Proteste in Iran con scontri e vittime: ordiscono mestatori di regime change?

Sarebbe fuorviante accodarsi alla eziologia di Saviano che accentua il diritto alle donne di scegliere se indossare o meno il velo”, e sarebbe riduttivo leggere ogni tumulto come una “primavera” per i “diritti civili”, come pure ricondurre ogni tafferuglio a un piano Cia. Il che non significa che destabilizzatori provetti in regime change, non mestino con tecniche LFB per pilotare a lor favore proteste spontanee

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità,  modificata 28/12/2018; col colore grigio distinguo i  miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2018.01.01 <repbl> nuovi scontri in Iran, 13 morti e 400 arresti. Rouhani: "Nemici ispirano proteste". [CzzC: l’Iran ha 80M di ab, la Turchia 78M, l’Egitto 96M, eppure a fomentare destabilizzazione in Medio Oriente è soprattutto un secondo gruppo di stati, quello dei sion-wahhabiti e loro alleati, soprattutto Usa, cioè Israele con soli 8,5M di ab e l’Arabia Saudita con 32M: checché dica Trump sull’Iran presumendolo terrorista, non appartiene al primo gruppo né agli sciiti ancora alcuno dei terroristi che hanno insanguinato l’Europa, che sono invece tutti sunniti e ben istruiti modo salafita caro ai Sauditi, i quali s’inciuciano perfino con Israele, per dar contro al comune nemico Iran sciita; siccome il secondo gruppo ha ammesso, perfino con le parole di Obama, di aver foraggiato Isis e la galassia dei terroristi siriani, mentre è stato il primo gruppo assieme alla Russia a demolire le basi siriane dei suddetti terroristi, è difficile supporre che la denuncia di Rouhani sia solo mania di complottismo; con tutto ciò è vero che l’Iran non brilla per rispetto dei diritti umani di donne, abiuri e dissidenti, ma li rispetta sempre meglio dei Sauditi che ben più oscurano e discriminano le donne, non permettono un parlamento elettivo ed eseguono condanne a morte in proporzione tre volte tanto rispetto agli iraniani, perfino contro chierici sciiti non estremisti, per provocare l’Iran]