Perché qualcuno non pare contento che Aleppo sia liberata dai jihadisti che la terrorizzano?

Rispondo all'amico NC che 28/11/2016 chiede/fb "Ma perché questi di R.VAT. fanno così fatica ad esultare per quella che è a tutti gli effetti una imminente liberazione?" rispondo.

Mi pare arguta la domanda: la risposta non è facile, data la complessità delle responsabilità e degli errori commessi su quel martoriato campo, ma la tua domanda, NC, mi pare abbia ben donde per essere pertinente. Non può sfuggire che l'articolo <radiovatican> conclude bilanciando la liberazione iniziale con "nella città sotto ASSEDIO l’Onu denuncia l’esaurimento delle scorte di viveri e il bombardamento degli ospedali", notizia che configura un pilatesco colpo al cerchio dopo quello alla botte, per togliersi la fatica di additare le maggiori responsabilità e dunque la fatica di prendere posizione con un giudizio, quantomeno sul male minore:

- se è vero che bombe governative hanno colpito ospedali nella Aleppo okkupata dai terroristi, è altrettanto certo che colà questi si annidano usando gli ospedali come scudi umani analogamente ad Hamas che a Gaza installa le rampe di razzi contro Israele sui tetti delle scuole per criminalizzare la reazione israeliana, terroristi che dalla parte di Aleppo da loro okkupata sparano razzi e ogni genere di arma stragista (bombole comprese + le autobombe) su case, piazze, ospizi e conventi della Aleppo libera dove è certo che colpiscono solo inermi);

- R.VAT citando nel finale l'ONU allude al governo di Damasco come ASSEDIANTE, della serie che se vincessero i ribelli sarebbe una liberazione dall'assedio.

Non ho una risposta alla tua domanda, ma forse qualche altra domanda indiziaria:

- ti ricordi quando il Papa, al colmo della carneficina di cristiani in Siria-Iraq, decise di inviare colà un suo esponente ad alto livello? Chi fu? Se non erro fu Galantino: l'avete mai sentito additare la responsabilità dei foraggiatori dei terroristi? Abbiamo dovuto attendere il segretario di Stato Parolin che, dopo la batosta incassata dal masso Nobel Pace con l'elezione di Trump, sbottò con questa invocazione liberatoria della pentola a pressione: “Adesso usi il peso degli Usa per portare la pace nel mondo”, linguaggio diplomatico che potremmo tradurre al normale all’incirca così: prima di adesso qualche illuminato usava il peso degli Usa per portare la guerra, o non lo usava per portare la pace; tertium non datur.

- O sbaglio?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 07/06/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: galassia dei ribelli siriani, danni da potentati, profughi; osservatorio OSDH

 

2018.06.05 <pnote> Amnesty conferma: Raqqa come Dresda: la coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Stati Uniti ha sempre minimizzato le perdite civili. Invece un rapporto di Amnesty international pubblicato di recente rivela l’esatto contrario. [CzzC: anche la coalizione Assad-Putin minimizzò le perdite civili per la liberazione di Aleppo, ma per quelle l’Occidente si straccaiava le vesti: quanta ipocrisia, caro Occidente, illuminato dalle matrici del mainstream sbilanciate pro islam sunnita, ancorché più stragista di quello filo-sciita]

 

2018.02.28 a “La Radio ne parla” odo Lucia Goracci <mp3> delegittimare la pax putiniana post liberazione di Aleppo e neutralizzare le notizie della ricostruzione di quella città perché «per tenere puntellato un regime si massacra la popolazione»; e <rincara.mp3> «regime che etichetta tutti quelli che stanno di là come terroristi o sostenitori di terroristi: ad Aleppo, a Damasco io ho trovato odio, risentimento, divisione ...» [CzzC: cara Lucia, ben sai quanto l’odio da te additato sia reazione a coloro che per anni lanciavano micidiali bombe dalla Aleppo est in loro mano sugli inermi di Aleppo Ovest; a parte il fatto, che ignori il tanto amore e perdono pure visibile colà (vedi Padre Ibrahim), concorderei con te che ... ma ... continua]