Il TROPPO DEBITO MINACCIA LA LIBERTÀ: la sta perdendo l’Occidente, anche sulla difesa dei diritti umani, ...

piegato dai prestatori cinesi e islamisti. La libertà dell’occidente si illude per l’enfasi dei diritti individuali, fingendo di non vedere quanto i suddetti prestatori li calpestino: nella storia il debitore ha sempre dovuto piegarsi al prestatore, che non sia riuscito ad eliminare, il che con l’atomica non può più fare.

17/12/2014 <tempi> tramonto dell’Occidente per eccesso di debito: la china imboccata da Europa, Stati Uniti, Giappone e Regno Unito ha a che fare con il trionfo dell’individualismo che per massimizzare il suo carpe diem ha montato un immane latrocinio generazionale ipotecando il futuro dei giovani e la loro libertà.

Il Giappone ha debito/Pil al 227,2%, US 103%, area dell’Euro 92,7%, Uk 88,4%. In Italia ...

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[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 06/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: debito pubblico, potentati, libertà economia e finanza

 

 

2022.07.29 emergenza dollaro? <milanofinanza> Il regime di cambi flessibili sta diventando un'altra minaccia per l'economia globale, dal punto di vista pratico e filosofico [CzzC: direi perfino etico, visto il dilagare dei prestiti esteri in dollari (fino a 13T$) e la fatturazione commerciale denominata in dollari (anche quando nessuna delle due parti è americana) e visto che troppo spesso i creditori offshore tengono i loro libri contabili denominati in dollari: questi meccanismi ampliano la portata delle difficoltà finanziarie delle aziende ordinarie quando i tassi oscillano e si possono innescare grandi deflussi (o afflussi) di capitali per ragioni del tutto indipendenti dai meriti economici o politici di un Paese, solo perché gli investitori stranieri devono riequilibrare i loro portafogli].

 

2021.01.06 <avvenire> Draghi ha avvertito che "siamo sull'orlo del precipizio" per l'alto livello di indebitamento globale rispetto al Pil. E c'è lo sfasamento che si allarga tra Borse ed economia reale

 

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gli 82G€ che ci è costato nel 2013 in interessi il nostro debito pubblico si sono mangiati il 19% delle entrate dello Stato.

Le economie dell’Occidente politico affogano, tranne quella dell’Australia, in un mare di debiti, mentre quelle dei paesi emergenti no: Brasile 65,8%, India 60,5%, Cina 40,7%, Sudafrica 47,9%, Turchia 33,6%, Russia 15,7%, Iran 11,2%, Arabia Saudita 2,6%.

L’insostenibilità del debito fu uno dei principali strumenti attraverso cui prese corpo il colonialismo: Cina, Egitto e Impero Ottomano furono sommersi di denaro europeo, poi quando i sovrani locali non furono in grado di ripagare i prestiti arrivarono gli eserciti, oppure accordi commerciali imposti con la forza: gli US legarono a sé l’Europa occidentale con gli aiuti del Piano Marshall, ma anche col debito contratto dai paesi della Triplice Intesa durante la Prima Guerra Mondiale e da quelli della Nato dopo la Seconda con le banche americane. ... Negli anni Settanta Cuba trasformò i suoi giovani in mercenari dell’Impero sovietico in Angola e nel Corno d’Africa come forma di pagamento del servizio del debito che aveva con Mosca. La mancata remissione dei debiti contratti coi paesi occidentali e con quelli arabi durante la guerra Iran-Iraq spinse Saddam Hussein a invadere il Kuwait, e fu la sua rovina. La prontezza con cui la Polonia inviò 2.500 uomini a sostenere prima l’invasione e poi l’occupazione anglo-americana dell’Iraq nel 2003, in una guerra che non aveva l’approvazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, si spiega anche con l’indebitamento del paese con gli Us [CzzC: ed oggi spiega la sudditanza polacca alla chiamata alle armi contro la Russia reiterata dall’Obama nobel pace]