Ikea dileggia ciò che ho abbiamo di più caro? E io compero altrove

Quando Ikea tolse dal suo catalogo per l'Arabia Saudita tutte le foto con presenza femminile <tg24sky 02/10/2012> supposi che si fosse censurata anche per gentile rispetto di certe sensibilità religiose oltre che per non subire ritorsioni sulle vendite (quasi come il governo Renzi burkò le nostre statue per Rohani), ma è la stessa Ikea a smentire, verso altre religioni, il suo intento rispettoso, ad esempio

- facendo del Gesù Bambino nella capanna una caricatura come in questa foto che mai oserebbe fare con simboli dell’islam

- o caricaturando il Family day 2016.01.30 che difende il diritto di un concepito di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay.

Signori padroni dell'Ikea, sapete certamente cosa si commina ai gay in Arabia Saudita e, pertanto, deduco che a muovere le vostre decisioni nella fattispecie sia solo la dea pecunia anche nel disprezzo della sensibilità delle religioni non altrettanto vendicative; perciò vi dico addio come cliente.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Art18, 19, 26.3/diritti umani; programmato a nascere x2gay gender inquisizione, presepefobia

 

↑2017.12.04 Presepefobia o blasfemia? Per Ikea il Gesù Bambino nella capanna si può caricaturare in maniera <foto nbq>  come mai oserebbe fare con simboli dell’islam

 

↑2016.02.03 <lib&pers>: qualunque sia la tua famiglia dicono molte pubblicità, Coop questa non sono io», e rende tessera], Ikea, Eataly, Granoro, Buitoni, Findus, Barilla, Bertolli, Coca-Cola, Disney, ..., alla faccia di chi si ostina, come i papasuccubi, chiamare famiglia solo quella formata da coppia XyXX

 

2016.01.28 <ilfattoquotidiano>: Ikea lancia la sua provocazione al Family Day 2016.01.30 a Roma, col suo messaggio sui social“Qualunque sia la tua idea di famiglia, se ami qualcuno non c’è bisogno di istruzioni” + la  campagna in tutti i negozi della catena “per celebrare con un bacio l’idea di una famiglia aperta a tutti“. [CzzC: cara Ikea, anche la mia famiglia è aperta a tutti, ma, in compagnia di miliardi di altre famiglie e della nostra Costituzione, non intende confondere la famiglia naturale padre-madre con altre unioni: la libertà di espressione (art.19 della nostra dichiarazione universale dei diritti umani, negletta dalla contro-dichiarazione di quei paesi per ingraziarti i quali censuri la tua libertà di espressione, permette a te di lanciare provocazione al nostro Family day e a me la resilienza di passare oltre davanti ai tuoi negozi per cercare una concorrenza che rispetti meglio i diritti umani, anche se non fosse migliore di te per il prezzo: abbiamo al mondo qualcosa di più importante della dea pecunia che tu, cara Ikea, oltretutto, incensi in maniera goffamente sbilanciata]

 

↑2012.10.01 <tg24sky 02/10/2012> : via le donne dal catalogo Ikea in Arabia Saudita: il gigante dei mobili ha ammesso di aver rimosso tutte le foto con la presenza femminile. Lo riporta l’edizione svedese del free press Metro, che confronta le immagini con quelle presenti nei listini illustrati europei.