Pubblicità ateista SUI BUS «Dio non esiste»

2009.01.gg <uaar>: con gli autobusatei iniziò in Uk la British Humanist Association, idea ripresa poi in Us, Australia, Spagna, Germania, Svizzera, Canada, Brasile, Croazia, Finlandia, Svezia, anche a Genova.

Il leader del complesso musicale degli Abba, Björn Ulvaeus tra i FINANZIATORI della campagna pubblicitaria in titolo.

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Pagine correlate: laicismo, Freedom from religion

 

 

↑2017.11.30 <fermenticattolici>: Dio è morto: abbasso DIO o abbasso l’ODIO? Milano, via Castelfidardo, per tre anni si vide scritto su un muro abbasso Dio!

 

↑2017.11.10 <F.Agnoli>: ogni tentativo di cancellare Dio sta insieme a quello di umiliare l'uomo, facendone una "scimmia nuda" ... un figlio del caso sperduto nell'universo ... Ma la natura dell'uomo non è solo quella della materia che lo costituisce [CzzC: già la vita è ben più degli atomi, ancorché l’essere vivente sia composto dagli stessi della materia non vivente; ma ancor più vale il discernimento tra uomo e bestia, radicato nella trascendenza dell’ Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος, rispetto al quale siamo fatti ad immagine e somiglianza, a differenza delle bestie, checché ne dicano Odifreddi o certa teologia]

 

2009.07.25 Traggo da <Avvenire> il leader del complesso musicale degli Abba, Björn Ulvaeus tra i FINANZIATORI della campagna pubblicitaria per negare esistenza di Dio. Secondo questi «umanisti» si dovrebbe cancellare ogni simbolo religioso che potrebbe essere ritenuto offensivo da chi non crede in Dio. Quindi via la croce dalla bandiera svedese. Una protesta contro la campagna degli atei viene dalla Finlandia dove una persona ha denunciato il testo al Consiglio etico nazionale ritenendolo offensivo nei riguardi dei fedeli islamici.

 

↑2009.01.gg <politicaonline> la campagna, già sperimentata a Londra viene promossa a Barcellona dall'Associazione Atei della Catalogna con donazioni private. Reazione teista a Madrid: un autobus interurbano, il #493, dell'impresa Martin, veicola lo slogan: "Dio sì esiste. Godi della vita in Cristo", un'iniziativa promossa e pagata dalla Chiesa Evangelica in particolare da Paco Rubiales, avvocato e pastore. L'arcivescovado di Barcellona ha diffuso una nota nelle diocesi catalane: "La fede in Dio e nella sua esistenza non è un motivo di preoccupazione né un ostacolo per godere onestamente della vita". Nella capitale iberica l'Associazione madrilena di Atei e Liberi pensatori (Amal) ha chiesto all'Impresa municipale dei Trasporti (Emt) di acquistare lo spazio pubblicitario integrale su due autobus, per promuovere il messaggio a favore dell'ateismo per due settimane, a partire dal 26 gennaio. Poi Valencia.

 

↑2009.01.14 <giornale>: qualche genovese potrebbe sentirsi offeso dalla pubblicità atea sugli autobus della città? L’illuminata sindaco Marta Vincenzi risponde «Si può sempre salire sul bus successivo» spianando la questione delle nostre radici culturali.

 

↑2009.01.13 <repubblica>: Spot sui bus: “Dio non esiste”. Sfondo azzurro con nuvolette bianche, la "firma" dell' Uaar ben indicata: due bus dell' Amt, per l' intero mese di febbraio, cominciando da mercoledì 4, porteranno in giro per Genova il messaggio dell' incredulità, per far uscire gli atei allo scoperto, dimostrare che esistono e hanno diritto di parola, dicono all' Uaar,

 

↑2009.01.12 <repubblica> anche a Genova dopo Londra, Washington e Barcellona: dal 4 febbraio nella città ligure due mezzi pubblici diffonderanno il messaggio lanciato dall'Unione atei Spot sull'ateismo: "LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno".

 

↑2009.01.07 <corriere> i manifesti sui BUS di BARCELLONA. <wikinews> Dio non esiste, goditi la vita»: gli atei predicano dai bus <corriere> «Se funziona con i protestanti, perché non anche con i cattolici?» si sono chiesti gli «Atei di Catalogna» che con altre organizzazioni sorelle hanno avviato una raccolta di fondi per tradurre in catalano e in spagnolo l'idea e lo slogan. In poche ore, come informa il sito Ateus de Catalunya, sono stati raccolti 1000€ per trattare con l'agenzia che noleggia gli spazi pubblicitari sugli autobus di Barcellona.