Goffaggine laicista ALL’ATTACCO DEL VOLONTARIATO esplicitamente cattolico

Un sedicente laico accusa di mancanza di democrazia interna l’associazione di volontariato cattolica in cui opera, perché questa gli avrebbe impedito di fondare una sub-associazione laica come branchia di quella cattolica.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 20/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2016.12.25 Traggo da audiocast di Rai3.PrimaPagina FiloDirettoDel2016.12.25.mp3 (giorno di Natale) condotto da Alberto Chiara di Famiglia Cristiana.

At 09’33” dall’inizio del suddetto.mp3, qui estratto.mp3: buongiorno sono Matteo da Milano: visto che Lei appunto lavora per Famiglia Cristiana, io volevo chiedere il Suo parere su questo fatto che succede nelle associazioni di volontariato, ospedaliero nel mio caso, io sono volontario ospedaliero da 8 anni: dunque le posizioni di comando di tutte le associazioni di volontariato sono assunte da persone cattoliche osservanti in modo assoluto, cioè c’è una loro egemonia pressoché totale in queste associazioni [CzzC: trapela allusività contro le associazioni di volontariato cattolico in generale, a partire dal suo caso particolare (vero o montato ad arte eterodiretta?)]. Allora io dopo quasi 8 anni di volontariato al letto degli ammalati come semplice volontario laico sono stato praticamente minacciato di essere espulso per aver proposto di fondare accanto a loro, come loro branchia, un’associazione di volontariato che si chiamerebbe VOLA volontari ospedalieri laici associati, sono stato minacciato di essere espulso da questa associazione: secondo Lei è giusto che queste associazioni di volontariato si reggano sull’assoluto potere sull’egemonia di persone solo cattoliche osservanti e che non lascino spazio a nessun altro che pur facendo il volontariato come loro e forse anche più di loro (essendo dei semplici volontari e non ai posti di comando), solo perché non hanno la stessa idea religiosa, ma sono come il caso mio e di molti altri assolutamente laici. Però vengono accettati come volontari, ma non possono mai assurgere ad una posizione - non dico di comando o di guida - ma nemmeno esprimere in modo sicuro, in modo concreto anche le loro idee.

[CzzC: conobbi bene questo linguaggio, identico perfino nell’impronta vocale, tipico, ad esempio, di ammaestrati da sessantottini, eterodiretti da potenti matrici della cultura dominante cui, ben più che l’indipendenza di azione in ambito caritativo, interessa negare ai cattolici il diritto di operare pro bene comune pubblicamente col volto di cattolici: allo scopo montano accuse di tirannide e di discriminazione ideologica la cui fondatezza sarebbe tutta da dimostrare; e quand’anche emergesse la fondatezza dell’accusa per un caso particolare, è evidente e dimostrata l’assoluta prevalenza del rispetto per la collaborazione di non cattolici dentro le associazioni a statuto esplicitamente cattolico; ovviamente questo buon nome del volontariato cattolico anche presso i non credenti disturba gli ideologi del laicismo intollerante verso la presenza pubblica della cattolicità: essi apprezzerebbero la caritativa solo se priva di volto cattolico pubblico, come quel catechista (dei 3tram) che mi contrastava analogamente in quanto voleva che i cristiani interagissero nella polis senza presentarsi come cristiani, ma ritenendo la fede un fatto privato, esattamente come i sessantottini ci gridavano “tornate in sacrestia”].

Risponde Alberto Chiara: beh guardi, da come l’ha messa Lei non c’è che una risposta, ovviamente è inaccettabile: il Suo racconto porta ad un unico giudizio: non c’è democrazia interna nell’organizzazione che Lei frequenta ... Non deve esserci tirannia di nessuno nei confronti di altri, va da sé, tanto più e peggio in nome di valori religiosi che vengono distorti ... ci lamentiamo dell’uso distorto dell’islam e poi ... Però non vedo francamente un’egemonia diffusa; conosco poco il campo ospedaliero e di più quello della cooperazione allo sviluppo, dell’emergenza vera e propria, dell’aiuto all’infanzia e lì la pluralità c’è: accanto alla Caritas, accanto a organizzazioni che fanno capo al mondo salesiano o gesuita o altre organizzazioni che fanno riferimento alla rete di coordinamento FOCSIV delle ONG dichiaratamente cattoliche operano altri organismi dichiaratamente laici, pensiamo alla meritoria Emergency di Strada, a..., a Action Aid, ma vado così ..., agenzie dell’ONU, Unicef, Amnesty International, non vedo questa egemonia, questo monopolio che lei paventava. [CzzC: fin qui la risposta non sarebbe del tutto pertinente al focus della domanda, ma il bravo Alberto Chiara risponde anche alla surrettizia criminalizzazione generalista contro l’associazionismo cattolico (le posizioni di comando di tutte le associazioni di volontariato sono assunte da persone cattoliche osservanti in modo assoluto, cioè c’è una loro egemonia pressoché totale in queste associazioni); sappiamo tutti che non esiste un problema di antitrust nella compresenza sul territorio di associazioni di volontariato cattolico e non cattolico, ma Alberto fornisce precisazione a scanso di equivoci lasciati trapelare da malintenzionati. E veniamo all’accusa più subdola: l’illuminato VOLAnte sa che nella nostra democrazia non può cancellare i connotati cattolici dal volto delle associazioni cattoliche, né impedire loro di operare in pari dignità a fianco di quelle non cattoliche, e allora, come lupo contro agnello, criminalizza il volontariato cattolico con l’accusa di mancanza di democrazia interna, montando la fantasiosa accusa del veto a fondare la sub-associazione laicista VOLA come branchia di quella cattolica in cui il furbetto opera; la mala fede e la l’inganno sono così evidenti che appaiono un insulto all’intelligenza degli ascoltatori, come se fosse una montatura]

Tutti devono rispettare la democrazia interna, Lei compreso, tutti a norma della costituzione hanno il diritto di poter esprimere la propria esperienza, il proprio tempo, le proprie energie a vantaggio dell’associazione stessa e dunque di candidarsi in qualche modo alla gestione di una sezione piuttosto che di un comitato provinciale o regionale i vertici nazionali, poi nella dinamica della democrazia interna troverà consenso o gli sarà negato [CzzC: adesso la risposta è pertinente, ma troppo buona (è Natale) perché evita di sgamare il malevolo inganno], ma sulla base di capacità e programmi e non di una idea religiosa; dunque, per come l’ha messa Lei, per come ce l’ha raccontata Lei, assolutamente concordo con Lei che è una maniera tirannica da condannare. [CzzC: c’è da circostanziare e da dimostrare quanto sia vera la suddetta accusa, e magari scoprire chi abbia alle spalle o cos’abbia in pancia per comportarsi così l’accusatore].

23,10 SMS di Laura: nelle mense Caritas c’è una gerarchia da caserma: provare per credere: è una voce di denuncia all’interno del mondo del volontariato di ispirazione cattolica, ne prendiamo atto e diamo lettura dell’SMS di Laura. Forse invece osserva Paolo se c’è egemonia è equamente divisa tra laici e cattolici

23,58 Franca da Padova rispetto alla signora intervenuta ieri sul reinserimento dei carcerati: le statistiche dicono che per il 95% dopo l’uscita dal carcere torna a delinquere; invece la recidiva di quelli assistiti dall’esperienza nel modello Padova è così bassa che è conosciuta in tutto il mondo anche come risparmio dello stato.

31,18 Marina da Torino: con riferimento al Matteo che voleva fondare una associazione laica come branchia di una cattolica ... : faccio parte da più di 30 anni dell’A.V.O. (Associazione volontari ospedalieri) che è l’unica associazione nazionale che opera negli ospedali con 15k volontari e 240 sedi è stata fondata da un medico cattolico di Sesto San Giovanni prof Longhini recentemente scomparso che pur avendo una matrice cattolica ha sempre lavorato in laicità (abbiamo volontari anche musulmani, ascoltiamo gli altri e non facciamo alcun tipo di proselitismo). Il problema grosso è che oggi nascono le associazioni come funghi nel senso che ognuno ha il suo piccolo protagonismo, il suo piccolo problema, magari fonda associazione di 10-15 persone che crea disagio e confusione nella gente; ritengo che più che altro sia questo il suo problema: ci sono associazioni grandi come la nostra che hanno esperienza in diverse strutture, anche psichiatriche per anziani e specialistiche: il fatto di creare una miscellanea di associazioni è profondamente negativo e crea confusione nella gente.

33,43 altri ascoltatori per SMS: Angelo scrive: conosco bene il volontariato ospedaliero, non risponde al vero quanto ha detto Matteo sulla dittatura dei credenti: forse vogliono espellerlo per il mancato rispetto dello statuto fondando nuove associazioni quindi è da cercare altrove la radice del contenzioso ...

34,08 è Natale, non creiamo steccati tra credenti e non: il mondo del volontariato italiano è molto variegato, abbiamo varie ispirazioni religiose cristiani, islamici, branchia scoutistica ebraica, un mondo specchio della pluralità delle fedi e culture: questa arroganza e dittatura del cattolicesimo in Italia non la vedo. In ogni caso se e quando si manifestasse è ovvio che va bloccata e condannata: il primo a farlo è il Papa che continua a chiede ai credenti di vigilare su loro stessi, l’abc del convivere civile.