La FITNA, SCONTRO antico tra califfi: ma anche moderno tra ISLAM e infedeli?

Il termine fitna si riferiva originariamente allo scontro tra i primi califfi; ora si estende a significare anche lo scontro dell’islam con l’Occidente

<wikipedia>: fitna in arabo letteralmente può significare prova, tribolazione, scandalo, corruzione, dissenso, litigio e perfino "guerra civile": l’islam

- con intendimento antico si riferisce allo scontro civile-teologico-politico che si sviluppò all'epoca dei primi Califfi e che portò un paio di secoli più tardi a costituire le basi del Sunnismo e dello Sciismo.

- con intendimento contemporaneo (vedi Gilles Kepel, uno dei massimo conoscitori delle dinamiche islamiste, dall'irrisolto conflitto israelo-palestinese, alla guerra Usa-Iraq, al terrorismo islamico) la fitna, non è soltanto quella che coinvolge al suo interno il mondo islamico (tutt'altro che monolitico e indifferenziato) ma assai più quella che contrappone con una crescente scia di violenza e di oltranzismo intollerante i due sistemi-mondo, occidentale e islamico [per l' islam il mondo si divide in dar al-islam (dimora dell’islam) e dar al-harb (dimora della guerra)] con l'Occidente visto dai musulmani come complice dei regimi che li angariano, pago dei petroldollari e del sostegno alla sua politica internazionale.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/04/2020; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2010.03.06 <corriere hcopy>: 13 secoli di jihad contro gli infedeli è una guerra permanente che può essere combattuta con mezzi militari o pacifici: proselitismo, propaganda, corruzione. Il mondo, per l' islam, si divide in dar al-islam (dimora dell’islam) e dar al-harb (dimora della guerra / fitna)

 

↑2006.04.14 <asianews>: Circa il 50% degli opinion leaders islamici afferma che un APOSTATA dovrebbe essere ucciso perché così è la sharia. Il tema della fitna è coranico e spesso giustifica la violenza. Ma una minoranza di circa il 15%, dice che non è giusto uccidere Rahman (afgano convertito al cristianesimo), perché a loro avviso il Corano non direbbe nulla a riguardo [CzzC: ma al tavolo trentino delle appartenenze religiose uno mi dice che non è il caso di far proclami contro questo tipo di persecuzioni].