Armi nucleari in Italia

Non sono tanto ingenuo da non credere che se abbiamo ancora pace in Europa dopo la 2ª guerra mondiale dobbiamo ringraziare il potere dissuasivo delle armi nucleari della nostra alleanza occidentale. Ma dopo la dissoluzione dell’impero sovietico e stante lo sviluppo dei rapporti commerciali, scientifici e culturali dell’Europa con la Russia, parrebbe giusto il momento di trattare seriamente sulla riduzione degli arsenali nucleari (un inizio di DISARMO), anche perché vengono ben d’altro che dalla Russia i maggiori pericoli per la nostra sicurezza in casa e ai nostri confini, in primis per le minacce dell’integralismo islamista (che potrebbe essere contrastato più efficacemente proprio da sinergie tra i due blocchi ex contrapposti). Diversa importanza continuerebbe ad avere la deterrenza nucleare verso le atomiche di regimi come Nord-Corea, Cina, Pakistan che minacciano con drammatica violazione dei diritti umani e della democrazia (quella che rispetti almeno la libertà di espressione): ma le relative testate dissuasive dovrebbero essere dislocate ben altro che in Italia. Perciò appare singolare che col sessantottino Gentiloni l’Italia abbia votato no alla risoluzione ONU pro avvio2107 dei negoziati per mettere al bando gli ordigni nucleari, nonostante che a favore ci fossero non solo 123 Paesi (tra cui Austria, Brasile, Irlanda) contro 38, ma anche una risoluzione del Parlamento europeo 415sì/124no.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 26/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2016.10.29 <altraeconom>: l’ONU vota 123sì/38no pro avvio2017 negoziati per mettere al bando gli ordigni nucleari (campagna ICAN), ma l’IT con Gentiloni vota contro: a favore c’erano non solo Austria, Brasile, Irlanda, ma anche una risoluzione del Parlamento europeo 415sì/124no. [CzzC: non sorprende che un sessantottino si inchini alla cultura dominante del masso Nobel pace, anche perché pecunia non olet (Nato-F35)]

 

↑2014.04.03 <linkiesta>: Gli F35 italiani saranno armati con bombe nucleari: il Dipartimento di Difesa Us «ha annunciato di aver avviato un programma di modernizzazione delle sue bombe nucleari B-61 per renderle idonee all’uso da parte dei cacciabombardieri F-35». Comprese quelle presenti sul nostro territorio. Si tratta di poco meno di cento ordigni, divisi tra la base di Aviano (PN) e quella di Ghedi (BS)