CASCHI BLU dell’ONU (Blue helmet)

<wikipedia>truppe che intervengono militarmente per conto dell'ONU in operazioni di peacekeeping. Alcuni hanno dato la vita per difendere inermi dagli aggressori, altri si sono defilati lasciandoli massacrare, altri si sono macchiati di orribili delitti.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/01/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: male fisico; complicità della Francia di Mitterrand in Rwanda

 

 

2018.11.20 <tempi stampa avvenire fides> islamisti dell’UPC (ex Seleka) massacrano 42 persone ad Alindao/Centrafrica: assalto alla cattedrale e al vicino campo profughi; i caschi blu della Minusca si sono ritirati nella loro base anziché difendere la popolazione dagli aggressori; solo il vescovo e tre sacerdoti rimangono con la gente. <fides> > Mons. J.J. Aguirre Munoz sottolinea che Gruppi come l’UPC sono formati da mercenari stranieri ... pagati da alcuni Paesi del Golfo ... continua

 

↑2018.05.04 <sputnik> L'ufficio del procuratore di Vienna ha avviato un'indagine sull’uccisione dei militari siriani da parte dei jihadisti sulle alture del Golan nel 2012, <ticino antidiplom.vid ambientew> filmato dalle truppe austriache caschi blu ONU che non allertarono i poliziotti dell’imboscata, né intervennero.

 

↑2018.02.27 <occhi> Sud Sudan: caschi blu accusati di abusi sessuali (per ora presunti)

 

↑2017.12.08 <stampa repubblica ansa>: morti 14 peacekeeper dell'Onu in un attacco in Congo: il capo dei Caschi Blu Jean-Pierre Lacroix "indignato" non in grado di identificare gli autori. Dei 14 morti, 12 sono caschi blu della Tanzania; oltre 40 feriti. "E' il peggior attacco contro i caschi blu nella storia recente dell'Onu", ha detto Guterres.

 

↑2017.08.19 <fc>: «La Vergine Maria unisce cristiani e musulmani. Celebrare l’Assunzione per la prima volta insieme militari di Unifil e autorità interreligiose qui in Libano, è l’esempio di un percorso di pace e convivenza» dice don Salvatore Lazzara, cappellano militare dei caschi blu di stanza nel sud del Paese dei Cedri il 15/08

 

↑2015.11.26 <tempi>. Congo. «I jihadisti hanno creato campi di addestramento con la complicità delle forze di pace Onu». La denuncia del vescovo Paluko: «Nella Monusco ci sono musulmani fondamentalisti che fondano scuole coraniche e moschee» [CzzC: vedi da quali regimi vengano dai ai caschi blu più numerosi uomini e $... comanda chi paga]

 

↑2015.07.20 <fattoq>: 41 anni fa l’invasione turca di Cipro, “aggressione illegale” per i greci,  “operazione di pace" per i turchi. A Cipro oggi ci sono 4 eserciti: cipriota ufficiale, turco-cipriota, turco e britannico, più i caschi blu dell’Onu: è la più lunga disputa europea del dopoguerra. In ambiente Onu chiamano la questione cipriota “cimitero dei diplomatici” perché fino ad oggi, nessuno è riuscito a venirne a capo. [CzzC: altrimenti sarebbe stata bombardata come la Serbia; da lì iniziò lo scempio turco del patrimonio culturale e artistico cristiano a Cipro]

 

↑2014.07.16 <repubblica> Olanda responsabile per Srebrenica. "Caschi blu mandarono 300 uomini a morire"; il 13 luglio del 1995 i soldati olandesi li fecero uscire dalla loro base, dove avevano trovato rifugio mentre era in corso il massacro ad opera dei serbo-bosniaci di Mladic. Le madri hanno fatto ricorso alla giustizia. Il Tribunale dell'Aja: "Se avessero permesso loro di restare, si sarebbero salvati"

 

↑2012.09.29 <ticino antidiplom.vid ambientew > I caschi blu dell'ONU (austriaci) riprendono in un video, senza intervenire, il massacro di 9 poliziotti siriani ad opera dei "ribelli" caduti in un'imboscata dei ribelli nella zona delle Alture del Golan. Kunasek , ministro della Difesa austriaco, ha istituito una commissione di inchiesta. Vedi anche 2018.05.04: l'ufficio del procuratore di Vienna ha avviato un'indagine sull’episodio.

 

↑2009.11.05 <stampa> Onu, 50 Caschi Blu condannati per stupri negli ultimi tre anni. La rivelazione delle Nazioni Unite: «Casi in aumento nel 2009»

 

↑1994.04.30 <benerwanda>: l’ONU pensava a salvare la propria faccia, non il popolo rwandese. Il 30 aprile al Consiglio di Sicurezza arrivò la bozza di una risoluzione che definiva ciò che stava accadendo in Rwanda come un ‘genocidio’. Questa parola venne però sostituita dall’espressione ‘crimine punibile dalla legge internazionale’. Una differenza cruciale: se fosse rimasto ‘genocidio’ l’ONU sarebbe stata obbligata a intervenire. Ma come ben spiegò l’ambasciatore britannico “se poi non attuassimo un pronto intervento faremmo una figura ridicola”. Così, a difendere i civili rwandesi rimasero un pugno di caschi blu, in maggior parte africani. Alcuni di loro pagarono la propria scelta con la vita.

 

↑1994.04.21 <benerwanda>: “Qui si sta pianificando un massacro; con i pochi militari che ho a disposizione non posso fermarlo, ma se ne avrò almeno 5.000 impedirò lo scoppio della violenza”. Il generale Romeo Dallaire, capo dei caschi blu in Rwanda fece più volte questa richiesta ai suoi superiori all’ONU, inutilmente. Per occuparsi della questione il Consiglio di Sicurezza aspettò il 21 aprile, dopo che anche le prime pagine del Washington Post e del New York Times avevano parlato di almeno 100.000 uccisioni. Ma il rapporto del segretario generale Boutros Ghali consegnato ai membri del Consiglio non teneva affatto conto delle richieste di Dallaire, e spiegava il tutto come semplici eccessi della guerra civile in corso nel paese.