Islamismo scempia tesori di arte cristiana e non solo

Vedi scempio turco del patrimonio culturale e artistico cristiano a Cipro, in Anatolia, in Siria, ... Sorvoliamo sugli islamisti pazzi che distrussero il museo di Mosul, Hatra, Palmira, limitiamoci pure allo scempio azionato da islamismo di stato alleato di un complice Occidente.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 31/07/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: scempi napoleonici

 

2018.03.23 <asianews fides> Afrin, raid aerei turchi devastano il sito cristiano <fb> di Brad patrimonio Unesco, che ospita diverse chiese e monasteri bizantini e tombe del periodo romano. Distrutti molti edifici fra i quali la tomba di san Marone (fondatore dei Maroniti) e la chiesa di san Giuliano. Esperto siriano: nemmeno l’invasione mongola aveva provocato simili danni. [CzzC: attenzione, notizia successivamente smentita <asianews> Vescovo di Aleppo: la tomba di san Marone non è stata distrutta, i siti cristiani patrimonio dell’Unesco sono salvi, sono state bombardate “solo alcune case”. Scrivo per errata corrige ad AsiaNews].

 

↑2015.07.20 <fattoq>: 41 anni fa l’invasione turca di Cipro, “aggressione illegale” per i greci,  “operazione di pace" per i turchi. A Cipro oggi ci sono 4 eserciti: cipriota ufficiale, turco-cipriota, turco e britannico, più i caschi blu dell’Onu: è la più lunga disputa europea del dopoguerra. In ambiente Onu chiamano la questione cipriota “cimitero dei diplomatici” perché fino ad oggi, nessuno è riuscito a venirne a capo. [CzzC: altrimenti sarebbe stata bombardata come la Serbia; da lì iniziò lo scempio turco del patrimonio culturale e artistico cristiano a Cipro]

 

↑2010.05.27 <video>: dramma culturale nella parte di Cipro occupata dai Turchi: museo bizantino di Nicosia dal 1982 tenta di salvare qualcosa dalla devastazione.

 

2008.08.24 <meeting>: distruzione e saccheggi nei monumenti cistiani della Cipro occupata dai Turchi. smantellamento di monasteri, trasformazioni di chiese in stalle, atti vandalici, e furti di icone e vasellami. A questi report è stata conferita una certa validità quando le icone bizantine delle chiese nelle aree occupate (per esempio la collezione Hadjiprodromou) sono state localizzate in magazzini d’arte dell’ Europa dell’ovest e in America.

 

↑2006.12.07 <mondogreco>: Simposio a Bari: "L’Arte Bizantina di Cipro. Un patrimonio da salvare". Quando nel 1974 le truppe turche invasero l’isola di Cipro, nessuno si sarebbe mai immaginato che a distanza di trent’anni stessimo qui a fare i conti con l’immensa razzia di opere d’arte trafugate, icone staccate brutalmente dalle Chiese e vendute sul mercato nero.

 

↑1974.07.20 <wikipedia>: la Turchia invade Cipro come reazione al colpo di Stato militare cipriota che aveva deposto il presidente arcivescovo greco-ortodosso Makarios con lo scopo di ricongiungere il territorio cipriota con la madre patria greca (enosis). [CzzC: inizia l’embargo della Turchia contro il governo di Nicosia e lo scempio del patrimonio artistico culturale cristiano nell’est dell’isola occupata dai turchi].