FILIOQUE: lo Spirito Santo proviene dal Padre E dal Figlio congiuntamente

Non è la diatriba teologica sul Filioque il primario impedimento per l’auspicato ritorno all’unità tra Cattolici ed Ortodossi: non fu primario nemmeno all’origine del Grande Scisma, figurarsi oggi con i passi di riavvicinamento compiuti soprattutto dopo il CV2° (vedi lo storico abbraccio Fr1- Kirill a Cuba 2016), mentre sono minime le differenze sugli ambiti più significativi della fede cristiana (dogmi, teologia, sacramenti compresa la Presenza eucaristica e la Confessione, depositum fidei con autorità responsabile in successione apostolica, ...) e in Medio Oriente già si è compiuto un Ecumenismo del sangue più che nei primi secoli di martirio.

Chi perorasse la protestantizzazione della Chiesa cattolica potrebbe temere per i suoi obiettivi se vedesse Cattolici e Ortodossi riunificarsi prima che con i Luterani, valorizzando la suddetta uguaglianza e soprassedendo a meno importanti differenze, compresi Filioque, primato e uniati.

<wikipedia>: L'espressione latina Filioque significa "e dal Figlio": vedi l’espressione del Credo cattolico qui ex Patre Filioque procedit intendente che lo Spirito Santo proviene dal Padre e dal Figlio congiuntamente, a differenza ad esempio degli Ortodossi per i quali lo Spirito Santo procede unicamente dal Padre.

Nel 1009, il patriarca Sergio II di Costantinopoli escludeva papa Sergio IV dalla lista dei patriarchi riconosciuti come ortodossi, apparentemente perché aveva esplicitato la sua adesione alla dottrina del Filioque. Nel 1054 avveniva il Grande Scisma, ma il patriarca Michele I Cerulario di Costantinopoli trattava la questione del Filioque, così centrale al tempo di Fozio, meramente come una delle tante pratiche scorrette dei latini, non come la più importante.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 21/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2023.09.06 Enrico Trevisi, nominato vescovo di Trieste nel Feb2023 succedendo all'arcivescovo Giampaolo Crepaldi, afferma «talvolta al posto che essere umili nel comunicare questa verità complicata che ... lo Spirito Santo procede dal Padre (e anche dal Figlio? Questione ecumenica aperta) ci siamo reciprocamente offesi, intestarditi l’uno contro l’altro». <AldoMariaValli, argentario> titola accusando che Trevisi «nega il Credo» e si chiede: «se è lecito dubitare del Filioque, perché non dubitare del resto? Ovvero: se i dogmi si devono decidere ecumenicamente o per evoluzione, perché non decidere tutto il resto a colpi di dialogo?» [CzzC: i dogmi non sono tutti parimente fondanti la nostra fede in Cristo e qualcuno dei meno datati potrebbe essere anche reinterpretato per un bene superiore come l'ut unum sint; se anche Valli avesse sottoscritto, come fece Trevisi, il manifesto delle parole non ostili, forse avrebbe imparato a non brandire ostilità titolando surrettiziamente negazione; ma ben più del suddetto manifesto dovrebbe bastare l'imitazione di Gesù sulla correzione fraterna quando dissentissimo da un parere altrui].

 

↑2017.09.22 Melloni: via il Filioque; per avvicinare o per intralciare la riunificazione Cattolici-Ortodossi? <espresso>: presentando la sua dotta traduzione del Credo, discussa con la filologa Silvia Ronchey, Melloni dice di voler "lasciare il Credo latino alla sua storia" e con esso il "Filioque" [CzzC: e se certi laici protagonismi nuocessero alle priorità del cammino verso l’unità tra cattolici ed ortodossi? Continua ...]