IDOLATRIA, tutt'altro che fede

Rinunciando ad adorare Dio, si potrebbe finire per adorare le proiezioni dell'egoismo del proprio pensiero, della serie «io faccio la verità col mio pensiero», magari plagiati, e quindi confidare in superstizioni, magie, spiriti e perfino in satana.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 09/10/2019; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2019.10.08 <2019.10.08> Padre Cavalcoli: attenzione alle aberrazioni del culto divino: occorre discernere nei culti indigeni cosa in essi si concilia col culto cattolico e che cosa vi contrasta, distinguendo modi diversi e quindi leciti e legittimi di render culto a Dio da modi illeciti e dannosi in quanto culto superstizioso idolatrico o spiritistico o magico agli angeli, alle bestie, alla natura, alle anime dei defunti, al demonio o a divinità pagane.

 

↑2013.10.15 Papa Francesco: Adoriamo Dio, amiamo il prossimo: anche oggi ci sono tanti idolatri, anche fra noi cristiani... se tu sei vanitoso, se tu sei un carrierista, se tu sei un ambizioso, vanitoso, perché ti credi perfetto, fa' un po’ di elemosina e quello guarirà la tua ipocrisia. La strada del Signore è adorare Dio, amare Dio, sopra di tutto e amare il prossimo. E’ tanto semplice, ma tanto difficile! Soltanto questo si può fare con la grazia. Chiediamo la grazia [CzzC: esattamente l’opposto del pelagianesimo].