Da: CzzC     Inviato: domenica 14 ottobre 2012 23:38

A: Padre Gabriele FerrariSaveriano [CzzC: Padre Gabriele mi risponde subito così]

Oggetto: VT#40 Una Chiesa povera e libera

 

Rev. Padre Gabriele Ferrari,

        sono il CzzC che le telefonò 3 anni fa per chiedere spiegazione di alcune affermazioni che Lei pronunciò a fianco dell'Arcivescovo durante l'assemblea pastorale diocesana del 19/09/2009, perché furono riprese come clava nel Consiglio Pastorale della mia Parrocchia: «... comunità, non più ingessata nel clericalismo secondo una ecclesiologia ancora preconciliare che fatica a far posto alla ecclesiologia di comunione ... Non è il tempo che la chiesa faccia la prima donna, che la sa sempre più lunga di tutti». Al telefono mi rispose che Lei si dispiaceva che le Sue parole fossero state usate contro fedeli parrocchiani ritenuti troppo Papasuccubi e, per quanto riguarda espressioni come “la primadonna”, Lei mi precisò che si trattava di una “boutade”, mentre stava invece scrivendo un libro dove sottolineava l’importanza della Guida nella nostra Chiesa.

Oggi, domenica 14/10/2012 leggo il Suo FONDO sul settimanale diocesano Vita Trentina #40, dal quale ricavo ampi stralci che commento per porLe UNA DOMANDA senza pretesa che Lei mi risponda (Le riconosco la più ampia facoltà di ignorarmi conoscendo le Sue ben maggiori priorità).

Se Lei avesse tempo di leggermi oltre, preciserei l'intento di questa mia:

- fornire aiuto al discernimento per un gruppo di mini rasegna stampa cui offro volontariato di carità intellettuale di rosminiana terminologia;

- osare implicitamente un tentativo di correzione fraterna verso di Lei, ove presumessi (senza presumere di avere la verità in tasca, mentre riconosco a Lei la buona fede e una competenza teologica e pastorale ben maggiore della mia) di rilevare rischio di confusione, disorientante la nostra sequela di Cristo guidata dal Magistero petrino, in alcune Sue formulazioni per come le avrei intese;

-rendermi disponibile ad accogliere con rispetto ed attenzione una Sua correzione fraterna nei miei confronti, correlata al mio suddetto tentativo o a quant'altro le mie espressioni Le facessero ipotizzare di cristianamente erroneo; con questa medesima finalità inoltrerò la presente anche all’Ufficio Catechistico.

Prefisso i miei commenti con CzzC e mi perdoni la forma del tu che uso commentando qualsiasi autore.

A prescindere da quanto potrà leggermi oltre, La ringrazio e Le propongo un abbraccio fraterno in Cristo.

CzzC

www.xamici.org

P.S. Padre Gabriele risponde subito così

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Da VT#40 14/10/2012 pag 1 e 2: IL FONDO: Una Chiesa povera e libera firmato da Padre Gabriele Ferrari

 

Siamo ormai arrivati alla celebrazione del Sinodo sulla nuova evangelizzazione e all'apertura dell'anno della fede che il Papa ha indetto per ...

Che cosa uscirà dal Sinodo non lo possiamo sapere. Speriamo che esso stimoli un impegno corale delle comunità cristiane per condividere con tutti la gioia di essere cristiani, sia con quelli che ancora non conoscono la speranza cristiana della Pasqua ... sia ...

Non ci nascondiamo che questa speranza è per molto legata alla capacità della Chiesa di rinnovarsi. In questi ultimi tempi siamo stati spettatori di vicende e di fenomeni che provocano una caduta della credibilità della Chiesa e che hanno fatto dire al Papa parole molto pesanti. Non possiamo chiudere gli occhi su questi aspetti dolorosi della nostra Chiesa e anche se il processo al "corvo" si è concluso, rimane ancora l'impressione triste e dolorosa che le cose non siano né chiare né risolte. E tuttavia La Chiesa rimane e continua ad essere nostra Madre.

... La Chiesa al suo nascere era una Chiesa povera, di poveri e per i poveri e nel corso del Concilio ha riscoperto questa sua caratteristica: "Come Cristo ha compiuto la redenzione attraverso la povertà e le persecuzioni, così pure la Chiesa è chiamata a prendere la stessa via per comunicare agli uomini i frutti della salvezza. [E] quantunque per compiere la sua missione abbia bisogno di mezzi umani, non è costituita per cercare la gloria terrena, bensì per diffondere, anche col suo esempio, l'umiltà e l'abnegazione". Questo splendido testo della Costituzione sulla Chiesa, troppo presto dimenticato [CzzC: dimenticato da chi? Tu lo vedi dimenticato dal Magistero petrino e dai Vescovi a lui strettamente uniti?], era il punto di arrivo di una riflessione cresciuta nel corso del Concilio e che aveva raccolto molti consensi, grazie all'intervento di profeti come Mons.Helder Camara e come quel grande Padre Conciliare, il Card. Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna e moderatore del Concilio. Quella riflessione, circolata tra i Padri Conciliari, metteva in rilievo la necessità che la Chiesa superasse le suggestioni del potere e combattesse contro le tentazioni della società opulenta che insidia in maniera pericolosa lo spirito e la pratica della povertà evangelica richiesta ai discepoli di Cristo. Purtroppo e non solo nei secoli passati, la Chiesa ha ceduto alla tentazione del potere e, correndo dietro alla logica del mondo, ha sottovalutato la chiamata alla povertà evangelica. [CzzC: Padre GF, prima della DOMANDA principale mi permetterei di chiederti a corollario:

- se tu intendessi davvero che anche con gli ultimi due Papi (secolo presente) il Magistero petrino sia corso dietro alla logica del mondo e abbia sottovalutato la povertà evangelica;

- o se non ti paresse più fondata l'ipotesi contraria, e cioè che quel Magistero sia osteggiato e vilipeso (anziché godere della gloria terrena), proprio perché, essendo abbracciato a/da Cristo, propone Gesù figlio di Dio, crocifisso e risorto, come salvezza del mondo, senza correre dietro alla logica del mondo, predicando che Dio è carità piuttosto che viceversa, e ribadendo che alla confessione cristiana appartiene essenzialmente la disponibilità a soffrire (riflessione del Papa all'apertura del Sinodo; qui il 10/10 segnalai altre letture circa CV2°, Sinodo e anno della fede) piuttosto che cercare la gloria terrena di cui beneficiano sui media (e non solo) tanti suoi detrattori osannati come profeti dalla cultura dominante e da potenti labari].

Oggi la crisi mondiale e quella che sta attraversando la Chiesa richiedono con forza un ritorno alla "Chiesa dei poveri". Che senso avrebbe progettare una nuova evangelizzazione, se la Chiesa non si lasciasse essa stessa evangelizzare dalla forza della Parola, dall'esempio del suo Fondatore e dalla storia? Una Chiesa ricca, potente e imponente, che cede alla tentazione del prestigio, della spettacolarità e del trionfalismo, che vuol competere in visibilità e potere con il mondo, non solo non è credibile per il mondo d'oggi, ma non può pretendere di continuare la missione di Colui che "da ricco che era si è fatto povero". La distonia è troppo forte e il mondo la coglie come un'intollerabile incoerenza. La nuova evangelizzazione richiede umiltà, l'umiltà di Dio. Ce l'ha ricordato uno dei pochi Padri Conciliari ancora viventi, Mons. Luigi Bettazzi che alla domanda che cosa sia la nuova evangelizzazione e quali ne siano le condizioni ha risposto: "Una chiesa povera e libera".

[CzzC: Padre GF, qualcuno potrebbe vederti qui maestro di allusività usante il trucco dialettico #6 spiegato da Shopenhauer nel L’arte di ottenere ragione, ma, sperando che no, eccomi con la DOMANDA principale: ti chiedo per favore un paio di esempi concreti che dimostrino come il Magistero petrino configuri una Chiesa imponente, che cede alla tentazione del prestigio, della spettacolarità e del trionfalismo, che vuol competere in visibilità e potere con il mondo, mentre, per non parerti a mia volta allusivo, esemplifico qui come tu potresti essere imitato nell'allusività della specie su stampa parrocchiale roveretana e non solo.

A molti non sembra casuale che (relazione A) siano proprio i Cristiani più perseguitati dalla Cina, alle zone della Sharia, alla nostra UE (in Inghilterra è punito chi porta il crocifisso in modo visibile nei posti di lavoro pubblici) nonché gli amanti dei poveri come Madre Teresa di Calcutta (ma diffidenti della teoglib) a restare più aderenti al Magistero petrino, mentre (relazione B) a denigrare la Chiesa più fedele a quel Magistero e a tacere sui persecutori cino-islamo-laicisti siano piuttosto certi Conciliaristi di rottura e/o fans della teoglib e/o fans di sedicenti profeti come ad esempio don Paul Renner (tuo stimato stimatore) che colpevolizza i cristiani perseguitati per la loro pretesa di annuncio di verità “I primi a scatenare l’odio religioso siamo stati noi cristiani” ... “quella tra una religione vera e le tutte altre false è una distinzione brevettata da noi cristiani. Oggi spesso proprio i cristiani ne pagano le conseguenze ma tutto era partito, scorrendo la storia, proprio da noi…”: commentai questa sentenza con domande al don Direttore dello STAB Studio Teologico Accademico di Bressanone, come faccio ora con te, cui chiedo se ti sembra che le relazioni A e B non abbiano alcuna correlazione.

Memore delle belle parole che esprimesti al tavolo dei missionari africani trentini invitati a Trento "sulle rotte del mondo": «In Africa la condizione del povero mi costringe a misurarmi con le mie povertà»,

- presumo che mi permetterai di intendere queste nostre povertà rilevanti per la nostra fede e di vederle non a caso attenzionate dal Magistero petrino e dal Sinodo non meno della povertà materiale;

- mentre prevedo che non mi permetterai di intenderti come uno che mette le mani sull'esito del Sinodo, lasciando intendere che se il Sinodo non riporta la Chiesa alla povertà come intesa da te, da Bettazzi e dai teoglib non può pretendere di continuare la Missione.

Desidero che tu intenda i miei distinguo e le mie domande non come polemica ma come umile tentativo di aiuto al discernimento e in qualche passaggio come tentativo di correzione fraterna; ti dissi in premessa che sei libero di non rispondermi, e ti ringrazio anche solo per avermi letto, ma non nego che, se tu riuscissi a dedicarmi un altro po' di tempo, gradirei risposta alla DOMANDA principale e/o una correzione fraterna per gli errori/peccati che tu ravvisassi in questa mia.

Offro un abbraccio fraterno in Cristo e la promessa di preghiere per la tua Missione.

CzzC]