Mustafà KEMAL Pascià ATATÜRK 1881-1938

Foto/Wikip. Atatürk si era formato nella loggia massonica di Salonicco: apparentemente laicista (fece chiudere i santuari, agli uomini vietò il fez, bevve fino alla cirrosi), lanciò i suoi Giovani Turchi a sterminare laicamente i Raias (bestie, termine col quale i turchi designavano i non credenti) per allargare il confine del dar-el-Islam: genocidio di oltre un milione di cristiani Armeni.

Leggo da centrostudilaruna.it: Ataturk abolisce il sultanato/califfato, fa chiudere i santuari con l’esercito, agli uomini vieta il fez, ma quando vorrebbe vietare anche il velo alle donne la popolazione insorge, e lo accusa di essere un massone, un dunmeh ovvero un ebreo in segreto; Ataturk pensa e si muove come un perfetto laico europeizzante, infrangendo i tabù con ostentazione: si mostra in costume da bagno e invita le donne turche a fare altrettanto; gioca d’azzardo; seduce, beve fino a morire di cirrosi epatica..

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: massoneria pro islam, Turchia, Erdogan negazionista del genocidio

 

2020.07.09 La Corte suprema turca ha annullato la decisione del gabinetto secolare Ataturk <F.Scaglione>, che nel 1935 trasformò la chiesa di AyaSofia in un museo. Ora nel museo patrimonio Unesco si celebrerà il culto islamico? Perché la cultura Occidentale non ha voluto proteggere Santa Sofia? [CzzC: l'inerzia dell'Occidente è complice di questo atto che, salvo singolari correzioni, si configura come schiaffo al cristianesimo, ma ripeto "salvo ...", perché non sappiamo ancora quali saranno effettivamente i passi successivi del sultano, cinico quanto abile e, nel frattempo, non aiuta paventare la deturpazione dei mosaici cristiani, anche se sappiamo, purtroppo, che ciò avvenne nelle chiese della Cipro occupata dai turchi. I have a dream: anziché solo un museo laicista senza alcuna di quelle celebrazioni religiose per cui la basilica fu costruita e usata per secoli, quel luogo potrebbe chiudersi alla frequentazione turistica più irriverente ed aprirsi alla preghiera, magari non solo musulmana ...?]

 

↑2020.03.11 <vietp> Il villaggio cristiano siriano di Kessab attende la fine dell’occupazione di Al Qaida di Idlib. La maggior parte degli abitanti di Idlib non è composta dagli originali residenti, che invero fuggirono anni fa all'arrivo dei terroristi, come accadde agli armeni di Kessab che <google> trovarono un primo riparo nella parrocchia armena ortodossa in Latakia; gli armeni di Kessab e quelli di Jebel Musa (Mussa_Dagh), appena al di là del confine, rappresentano ciò che rimane del vecchio Regno armeno di Cilicia, dopo il massacro ad opera dei Giovani Turchi che sterminò 1,2 milioni di persone

 

↑2015.12.05 Pur denigrando Erdogan come artefice di scelleratezze antidemocratiche, i massoni del nostrano grande oriente democratico, non osano ammettere quanto l’illiberale possa essere stato ispirato da fratelli massoni, viste quantomeno le onorificenze accordategli dagli illuminati e il filo da Merkel. Gli stessi massoni peraltro ammettono che l'esercito turco sia «in larghissima parte di ascendenza massonica, laica e kemalista, e che la nazione turca sia stata fondata da Ataturk e da altri lungimiranti Liberi Muratori»]

 

↑1915.mm.gg Traggo da Libertà&Persona: il massone Mustafà Kemal Pascià Atatürk (1881-1938), laicizzò la Turchia, ma favorì il dar-el-Islam, cioè della difesa dei territori islamici: i Giovani Turchi organizzarono il genocidio della cristianità greco-armena, uno dei più feroci della storia moderna, spostando più in là il confine del dar-el-Islam. Fu infatti dopo una proclamazione in piena regola della jihâd da parte degli imâm turchi e curdi paradossalmente decretata del potere “laico” dei “Giovani Turchi”, che venne mossa guerra ai Raias (termine che letteralmente significa gregge, bestiame, col quale i turchi designavano i non credenti) e il loro sterminio. I cristiani armeni, che già avevano subito un’ondata di uccisioni tra il 1895 e il 1896 oscillante fra le 100k e le 200k persone, seguita dal massacro nel 1909 della “piccola Armenia”, nella zona di Adana, in Cilicia, dove i morti furono da 15k a 25k, nell’agosto 1915 erano stati pressoché cancellati dai distretti orientali turchi. Sparito un insediamento bimillenario di oltre un oltre milione di individui (le stime più condivise parlano di 1.250.000 armeni ottomani residenti e di circa 70-100mila sopravvissuti), né mai fu possibile stabilire quante donne e quanti bambini fossero stati rapiti e forzati alla conversione all’Islam.