ESISTENZIALISMO: provate a vivere (veramente) come se dio non esistesse

<wikipedia> è variegata e non omogenea la corrente di pensiero esistenzialista, anche se di massima nasce in opposizione all'idealismo, al positivismo e al razionalismo; in molti suoi rappresentanti prevale un carattere umanistico e mondano, sia pessimista sia ottimista, collegandosi dunque in diversi aspetti all'irrazionalismo; in altri assume anche un'accentuazione religiosa; è per questa accentuazione che aprii questa pagina (vedi dettaglio in data 2007.03) incuriosito dalla affermazione che "senza Dio non potrebbe esserci un bene a priori, poiché non ci sarebbe alcuna coscienza infinita e perfetta per pensarlo; non starebbe scritto da nessuna parte che il bene esiste, che bisogna essere onesti, che non si deve mentire", ma affermo che il credente nel Dio di Gesù persegue il bene di tutti dialogando con tutti, quindi anche con chi fosse sicuro di poter fondare un'etica senza trascendenza, ed agisse sempre COME SE DIO NON ESISTESSE, comportamento che, peraltro, ricorre anche nei sedicenti credenti, talvolta me compreso.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 06/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: conoscenza della verità, bene e male, senso della vita, salvezza

 

2020.07.31 <assocDonG.Tantardini> Sant’Ignazio e l’affidamento alla GRAZIA di Dio. La Congregazione per il clero ha pubblicato un documento ponderoso che al §23/124 mette in guardia su due falsificazioni della santità: lo gnosticismo (fede avulsa dalla vita) e il pelagianesimo (contare unicamente sulle proprie forze). Etica senza trascendenza? Esistenzialismo? Non è vero che Sant’Ignazio abbia detto: «Fa’ come se tutto dipendesse da te, vivi come su tutto dipendesse da Dio», ma ha detto «Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo poi che in realtà tutto dipende da Dio».

 

↑2020.04.14 <tempi> Lettera estrema (cioè cristiana) sul coronavirus. Francesca Zanetto ginecologa 44 anni madre di famiglia, racconta la sua esperienza in Uganda e adesso qui a contatto quotidiano coi pazienti covid: cos’è quest’illusione che è tutto nelle nostre mani? [CzzC: ho letto tutta la toccante testimonianza di Francesca; mi ricorda l'omelia di stamane di Fr1 in S.Marta sulla fede-fedeltà <qui at 3:50>: tante volte nel nostro cuore adoriamo gli idoli; la propria sicurezza apre la porta agli idoli; ma è cattiva la propria sicurezza? No, è una grazia essere sicuro, ma essere sicuro anche che il Signore è con me; ma quando c'è la sicurezza e io al centro, mi allontano dal Signore come il re Roboamo, divengo infedele <sussidiario>]

 

2007.03.gg [CzzC: traggo da <nzibaldone2007.03> dopo aver trovato la citazione su calendario di Tempi Gennaio 2009]

PROVATE A VIVERE (veramente) COME SE DIO NON ESISTESSE

JEAN PAUL SARTRE, L’esistenzialismo è un umanismo, Milano 1978, pagg. 60-62

(cit. in Massimo Borghesi, Secolarizzazione e Nichilismo, Cantagalli, 2005)

«L’esistenzialismo si oppone energicamente a un certo tipo di morale laica che vorrebbe togliere di mezzo Dio con la minima spesa.

Allorché alcuni professori francesi tentarono di costituire una morale laica, ragionarono press’a poco così: Dio è un’ipotesi inutile e dannosa: eliminiamola; ma è necessario tuttavia, perché ci siano una morale, una società, un mondo civile, che certi valori siano presi sul serio e considerati come esistenti a priori; bisogna che sia obbligatorio a priori essere onesti, non mentire, non battere la propria donna, fare figli, ecc ecc.

Dobbiamo fare quindi un piccolo lavoro che permetterà di mostrare che quei valori esistono ugualmente, iscritti in un cielo intellegibile, anche se Dio non esiste. In altre parole – ed è credo, la tendenza di quel che in Francia si chiama radicalismo – niente muterà se Dio non esiste; ritroveremo le stesse norme di onestà, di progresso, di umanesimo e avremo fatto di Dio un’ipotesi obsoleta, che morirà tranquillamente da sola. L’esistenzialista al contrario pensa che è molto scomodo che Dio non esista, poiché con Dio svanisce ogni possibilità di ritrovare dei valori in un cielo intellegibile; NON PUÒ ESSERCI UN BENE A PRIORI POICHÉ NON C’È NESSUNA COSCIENZA INFINITA E PERFETTA PER PENSARLO; NON STA SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE IL BENE ESISTE, CHE BISOGNA ESSERE ONESTI, CHE NON SI DEVE MENTIRE".