KIRCHENSTEUER o KIRCHENBEITRAG tassa sulle religioni in Germania e Austria

1,1% dell’imponibile Irpef lordo? <wikipedia>: In Germania e Austria le comunità religiose e filosofiche sono enti pubblici che hanno il diritto di imporre tasse. Lo stato non paga ma favorisce la riscossione. I fedeli, pagando la Kirchensteuer hanno il diritto di essere iscritti nell'elenco di coloro che professano la fede religiosa e ad ottenere i servizi religiosi.

[CzzC: articolo 2017.06: in Italia, invece, vige l’8x1000, l’unica destinazione di spesa statale sulla quale i cittadini possono esprimersi con democrazia diretta attraverso un voto, per ripartire l’ammontare (8 per mille del gettito Irpef, appunto) in proporzione ai voti ricevuti dai convenzionati. È un sistema geniale per finanziare le religioni, con due differenze fondamentali rispetto al sistema tedesco della Kirchensteuer:

- chi non sceglie non si tiene in tasca alcunché (fece scalpore in Germania la vicenda di qualche calciatore italiano che si dichiarò non credente per intascarsi la sua quota della tasse, invece di destinarla a una Chiesa di sua scelta);

- la quota di chi non sceglie è ripartita fra i beneficiari in proporzione ai voti espressi, come nelle ordinarie votazioni pubbliche, dove chi non vota non influisce sulla ripartizione dei seggi in palio].

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: sostentamento dei sacerdoti; cattolici che negligono l’8x1000 assonanti con i Valdesi

 

2024.11.24 h6:30 odo da un esperto altoatesino in radioRai1che la Kirchensteuer in Austria fu introdotta nel 1938 dopo l’occupazione da parte della Germania; a suo dire varrebbe l’1,1% dell’imponibile lordo, esenti i meno abbienti; decine di migliaia di persone se ne cancellano ogni anno. Per la legge sulla privacy lo stato non comunica all’Ente beneficato il nome del tassato. [CzzC: lo scorso 5 Agosto mentre ero alla tavolata in via della Terra appresi da una signora che in Germania che si era cancellata dalla tassa, e che poi dovette reiscriversi per poter ottenere lavoro da un Ente di emanazione ecclesiastica e, quando fece off-on un’altra volta le fecero osservare l'improprietà del suo andarivieni]

 

↑2023.02.01 <leonardolugaresi> una “modesta proposta” per affrontare il problema del sinodo tedesco [CzzC: la trovo una proposta scherzosa, ma meritevole di riflessione: una chiesa tedesca parallela a quella sedicente progressista, ma libera dalla Kirchensteuer].

 

↑2023.01.27 <dolomiti> Giacomini Alessandro, referente UAAR TN, collaboratore di Micromega: «Perché bisognerebbe vietare il battesimo dei minori (pedo-battesimo) e come ci si può sbattezzare». E tira in ballo anche il caso dei 1,7M€ di Luca Toni con la Kirchensteuer.

 

↑2021.04.26 <costanzamiriano> i cattolici di Austria, Germania, Svizzera si stanno “convertendo” a ciò che loro stessi chiamano la “chiesa di mezzo”, di cui fanno parte movimenti come Maria 2.0, Maria Magdalena, Iniziativa Parrocchiale (fieramente disobbedienti a Roma), Gioventù Cattolica, Movimento femminile cattolico, ..., tutto ben pubblicizzato dalle Diocesi e sostenuto dalla tassa del Kirchenbeitrag [CzzC: scisma sommerso? Raccolgo il grido di dolore dei cattolici afflitti da cotanto modernismo e il loro invito a pregare, ma mi insorge anche un po' di diffidenza nel leggere «noi siamo tornati al rito antico di comunità come San Pio X e Fraternità San Pietro per assistere alla Messa»]

 

↑2017.04.13 <introvigne>: l’8x1000 è un sistema geniale per finanziare le religioni. Il genio fu mons. Nicora, che negoziò con Craxi per il Vaticano, ottenendo due differenze fondamentali rispetto ad esempio al sistema tedesco della Kirchensteuer:

- chi non sceglie non si tiene in tasca alcunché (in Germania il cattolicissimo Trapattoni si dichiarava non credente per intascarsi la sua quota della tassa Kirchensteuer che sarebbe andata a una Chiesa di sua scelta; la Conferenza Episcopale tedesca dichiarò peccato mortale tale prassi suscitando le critiche ironiche di Benedetto XVI)

- la quota di chi non sceglie non va allo Stato ma è ripartita fra beneficiari in proporzione ai voti espressi [CzzC: è il più democratico criterio di destinazione di una spesa pubblica, fra l’altro riconfermato annualmente con referendum: anche per questo è tanto inviso a certi illuminati laicisti e cattolici da loro abbagliati]

 

↑2016.10.11 <espresso>: "In Germania alcune persone cercano da sempre di distruggermi" dice B16° nel libro-intervista uscito nei giorni scorsi e cita l'esempio della "menzogna" montata contro di lui da alcuni suoi connazionali quando cambiò la vecchia preghiera del Venerdì Santo contro i "perfidi Iudaei"; B16° aggiunge che la Chiesa tedesca sarebbe troppo "mondana" e sulla tassa ecclesiastica in Germania precisa: ho grossi dubbi sulla correttezza del sistema così com'è: non intendo dire che non ci debba essere una tassa ecclesiastica, ma la scomunica automatica di coloro che non la pagano, secondo me, non è sostenibile … in Germania spesso i cattolici hanno nei suoi confronti della Chiesa una mentalità sindacale più che di fede.

 

↑2013.07.gg <hellasverona>: Serie A: Luca Toni, la Germania vuole da lui 1,7 milioni: «Evasa tassa di religione, la Kirchensteuer». La sentenza della Corte di Appello di Monaco con riferimento al periodo in cui l'attaccante giocava nel Bayern Monaco.

 

↑2012.09.24 <blog>: la conferenza episcopale voleva “scomunicare” chi decidesse di non pagare la salata tassa, (Kirchensteuer, e va dal 3% all’8% del reddito) che in Germania viene applicata direttamente dagli uffici tributari qualora ci si dichiari aderenti a una delle religioni del Paese. Decisione stemperata dopo il dissenso del Vaticano.