modificato 23/01/2017

 

Msg A/da NC su Aperta-Mente patrocinato da Quartiere solidale

Correlati: no all’omofobia, senza tifare ideologia di gender

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

Dopo aver presentato due domande per il tavolo dei relatori di Aperta-Mente Gen2017, il 23Gen trovo in bussola una risposta manoscritta da Nx, esponente di QS, cui rispondo a mia volta, riprendendo solo parte (in neretto) della sua lettera originale per ovvie ragioni di privacy.

 

 

Caro Nx, non c’è alcun motivo per cui tu ti debba scusare per il ritardo con cui mi rispondi, ...

   Sapendoti esperto e saggio, auspico che anche in futuro siano accompagnate dal tuo benestare le proposte per la rassegna dei film promossi da Quartiere solidale ad alto contenuto valoriale su questioni sociali emergenti, anzi, sarebbe auspicabile che la prossima volta i temi (e quanti film assegnare ad ogni tema) siano optati dalla base di QS (ascoltare! Come ben dici), anziché essere preconfezionati dal vertice (ancorché poi approvati in sinodalità più o meno allargata): dalla base potrebbe emergere una scala di priorità diversa da quella espressa dalla rassegna2016-2017 patrocinata dal nostro QS e da SmartLab, che articola 21 film sui seguenti diritti/temi:

- i 3 film dedicati al tema animali e i 3 all’omosessualità cubano quasi 1/3 del totale: surclassamento delle priorità?

- 2 film ai diritti civili, 2 al lavoro, 2 al carcere, 2 alla salute mentale: bene!

- un solo film per ciascuno dei temi istruzione, giustizia, pace, razzismo, migranti, ambiente, ricchezza/povertà: declassamento delle priorità?

- nessun film sulla immane disoccupazione giovanile, sul latrocinio generazionale, sulla necessità di convivere con cittadini che seguono leggi (sharia) rifiutanti nostri cibi e usanze e perseguitanti abiuri, gay e donne vestite all’occidentale: ignoranza di priorità per paura di ritorsioni?

Nemmeno io potei partecipare alle serate di Aperta-Mente perché il 13/01 ero impegnato a prepararmi per il Weihnachtskonzerte che presentai il 14/01 in Suffragio – vedi calendario cultura del Comune; tuttavia avevo inviato con congruo anticipo a NC (e a te per conoscenza) due domande da presentare al tavolo dei relatori: chiedi a lui e/o a Nz se sono state lette al dibattito.

Credo nella necessità del dialogo, sia laicamente sia spronato dal Magistero petrino; credo così tanto che non mi limito ad intervenire per far numero o per “far presente posizioni diverse da quelle proposte”, ma, proprio per “crescere insieme” come ben dici tu, pongo domande sul piano dei diritti umani, che ci chiama a convergere per il bene comune, al di là della scontata diversità di opinione e rispettando la libertà di espressione non offensiva.

Non mi permetterei di far sentire alcuno inadempiente al dialogo con frasi del tipo “nel caso tuo sarebbe stato opportuno presenziare per far presente una visione diversa da quella proposta”; potrebbe essere impertinente l’allusione a chi sa quali intolleranti cattolici nel nostro quartiere che vorrebbero “impedire che si parli di omosessualità”:

- ti inviterei, anzi, di indicarmi come esempio chi cattolico qui volesse impedire che si parli di omosessualità,

- mentre sai bene quanti tifosi di Arcigay insultano come omofobi i laici e i cattolici che accampassero il diritto umano di non essere programmati a nascere per essere ceduti a due gay, e ce ne fanno anche di peggio, come, ad esempio, quelli del circolo Arcigay Cassero che

- simularono e pubblicarono su facebook una sodomizzazione col crocifisso

- poi alzarono il tiro dell'offesa ironizzando come polemiche "pretestuose e strumentali" (leggi Repubblica18/03/2015) le proteste dei cattolici offesi

- e promossero una serata «eretica e scaramantica» con tanto di «sbattezzo point»;

trovo giusto ed opportuno che QS si preoccupi di omofobia, ma anche che ignori la cattofobia?

È ovvio che Arcigay non è la Pivetti, l’ha solo ringraziata, ma Arcigay figurava sulle prime locandine della programmazione in parola tra i “conduttori” degli incontri di Aperta-mente.

In pertinenza ti chiederei, per favore e se possibile, di portare a NC e/o a Nz la seguente domanda a sipario chiuso:

in relazione ad Aperta-Mente ed eventualmente alle altre due iniziative calendarizzate a tema omosessualità, promosse anche da QS (dove non sarebbe trascurabile la densità di cattolici offesi dalle suddette irrisioni blasfeme targate Arcigay), chiedo se figurano compensi ad Arcigay o a suoi noti associati.

Mi scrivi che “Come credenti ci è chiesto di far nostro lo stile di Gesù davanti alla peccatrice, ma direi di più:

- Gesù ci ha insegnato anche a distinguere Cesare da Dio, e, nella fattispecie, sappiamo che i tifosi del gay pride si irriterebbero al solo pensare che li pensassimo, seppur misericordiosamente, peccatori: a prescindere dal fatto che non sta a me giudicarli tali (né stava a Buttiglione che perciò la pagò cara al Parlamento europeo),

come cristiano sono tenuto, anche senza sforzo, a “conoscere”, non solo ad ascoltare

e, dunque, tenendo presente che i tifosi di cui sopra non ragionano con il concetto di peccato, ma di reato, mi metto nei loro panni e li rispetto appieno, non li posso considerare peccatori come la Maddalena, l’omosessualità non è un reato;

- solo chiedo (e penso tu con me) anche a quei tifosi, come scrissi a NC, il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, compresa la libertà di espressione (art19 diritti umani) che non criminalizzi come omofobo chi volesse affermare la priorità educativa dei genitori (art 26.3 della citata nostra dichiarazione universale dei diritti umani) facendo amare ai figli la famiglia naturale, e, all’occorrenza, anche usando espressioni come queste di un certo Bergoglio

l’ideologia di gender è uno sbaglio della mente umana

Matrimoni e adozioni gay? «È l’invidia del Demonio».

In attesa di risposta alla domanda aggiuntiva, se possibile, ti ringrazio a prescindere dall’esito.

Un abbraccio fraterno in Cristo.