Violenza contro credenti non cristiani

Per la violenza contro i diversamente credenti azionata da fanatismo islamista al grido di Allah akbar, soffrono milioni di innocenti, soprattutto cristiani, ma anche inermi islamici cadono vittime dello stesso fanatismo islamista o induista o buddista o leninista (Cina, Nord Corea).

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/06/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: diritti umani; libertà religiosa; religione e laicità; blasfemia vera-lecita e falsa-letale.

 

↑2017.02.08 <agensir>: L’appello del Papa per i Rohingyacacciati via dal Myanmar, che vanno da una parte all’altra perché nessuno li vuole. È gente buona, pacifica: sono buoni, sono fratelli e sorelle! È da anni che soffrono: sono stati torturati, uccisi, semplicemente per portare avanti la loro tradizione, la loro fede musulmana”.

 

↑2014.05.29 <tempi> il governo comunista cinese discrimina e perseguita da anni la minoranza etnica degli Uiguri prevalentemente musulmana, nello Xinjiang; di conseguenza, attentati e disordini accadono spesso; più di 50 persone sono state giustiziate martedì scorso allo stadio davanti a 7 mila spettatori.

 

↑2014.04.07 India: Modi, candidato premier, è un nazionalista indù sospettato di complicità in uno dei peggiori eventi di violenza anti-islamica del Paese.

 

↑2014.03.08 <asiablog>: Myanmar: le popolazioni cristiane e musulmane sono di fronte a una persecuzione religiosa: il governo militare ha revocato la cittadinanza dei musulmani Rohingya nel Rakhine settentrionale e ha attaccato le minoranze etniche cristiane. Tale persecuzione è particolarmente evidente nella Birmania orientale, dove più di 3000 villaggi sono stati distrutti negli ultimi dieci anni. La deriva ultra-nazionalista del buddismo birmano rischia di fomentare l’odio della maggioranza buddista bamar verso le molteplici minoranze etniche e religiose.

 

↑2013.10.25 Myanmar:  il Nobel per la pace Aung San Suu Kyi tiepida nei confronti della violenza anti-islamica del suo Paese;  in varie località la comunità musulmana è stata oggetto di pogrom da parte di gruppi di buddhisti, mentre aumenta il successo del “969 Movement”, il movimento islamofobo capeggiato da un gruppo di monaci, secondo molti vicini ad ambienti politici e da questi protetti. Vari osservatori internazionali sostengono che i Rohingya (una minoranza musulmana di origine bengalese) sono soggetti a persecuzione da parte del Governo centrale ma Suu Kyi, nel corso della sua visita inglese, ha clamorosamente smentito l’accusa.

 

↑2013.10.16 Bruxelles: uno dei brand di alta moda francese, ha involontariamente prestato le sue scarpe per una pubblicità del gruppo anti-Islam fiammingo Women Against Islamisation. La pubblicità ritraeva l’ex Miss Belgio e senatrice Anke Vandermeersch con le gambe scoperte con indosso un paio di scarpe della marca belga: lungo la gamba della senatrice erano scritte frasi come “Conforme alla Sharia” e “Lancio di sassi” a simboleggiare la reazione che una gonna di quella lunghezza avrebbe scaturito in un paese islamico.

 

↑2013.01.17 Cina: Perché 96 tibetani si sono dati fuoco? Che cos’è «l’educazione patriottica» cinese? Un «genocidio culturale» e una delle più grandi azioni di violazione della libertà religiosa e di culto al mondo.

 

↑2012.03.16 Violenza anti-islamica in Francia: uno svitato attacca con mazza da baseball i fedeli delle moschea: un morto.

 

↑2011.05.27 Italia: aggredita figlia del responsabile della moschea di Padova: solidarietà alla ragazza aggredita: qualcuno dei nostri cretini intolleranti vorrebbe togliere il velo alle islamiche perché non tollera che ci sia in questo secolo chi si ribella al femminismo occidentale e, anziché seguire le vuote mode, segua una religione