INDUISMO RADICALE INTOLLERANTE: discriminazioni e violenze contro altre religioni

e contro chi emancipasse la dignità delle donne e dei deboli come i DALIT. Gandhi era un indù devoto tollerante e non-violento; ma poi comparve il movimento nazionalista indù col partito Bharatiya Janata che trionfò nelle elezioni 1998 e dagli scontri tra indù e musulmani, costellati da vere e proprie stragi, si è passati ai linciaggi e alle persecuzioni delle comunità cristiane, emblematiche quelle contro i cristiani dell’Orissa. Continua in 2010.03.01

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 23/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: esempi di efferatezze in India; Orissa, progrom2008; santità asiatica? Yoga

 

2023.07.20 <repubblica wikipedia google> Nel Manipur/India, all’inizio di maggio la comunità maggioritaria dei Metei, prevalentemente induista, si è accanita contro la minoranza tribale e cristiana dei Kuki, che vivono sulle colline: 142 morti e oltre 60 mila persone cacciate dai loro villaggi vandalizzati; le vittime raccontano episodi raccapriccianti come il seguente: <ticino.ch asianews> tra i fuggiti nella foresta, tre donne e due uomini sono stati rintracciati dai poliziotti che, invece di portarli in salvo, li hanno abbandonati agli aguzzini; questi, dopo aver ucciso il padre e il fratello delle donne, le hanno stuprate e costrette a sfilare nude per la strada; dell’orrore, finito anche sul web, si è occupato il parlamento, dove il presidente del partito del Congresso Kharge ha attaccato Modi dicendo che spera di cavarsela «con poche parole, dopo oltre due mesi e mezzo di silenzio».

 

↑2022.02.28 <asianews> Samandar Singh, l'indù che nel 1995 colpì a morte suor Rani Mari, proclamata beata nel 2017, cambiato dal perdono della famiglia della vittima si è recato sulla tomba della religiosa: "io sono un indù e posso dire agli altri che perseguitano i cristiani per attività di conversione che si sbagliano”.

 

↑2021.12.30 <tempi> Con il blocco dei finanziamenti dall'estero alle Missionarie della Carità il premier Modi punta a strozzare l'eredità di Santa Madre Teresa, simbolo di una Chiesa viva e attiva. Da perseguitare con leggi, arresti, minacce di morte: preti in carcere, scuole assaltate; un leader indù ha di recente arringato la folla alla presenza degli alti vertici del partito nazionalista invitandola a «decapitare i cristiani»

 

2021.10.08 <asianews> Mangaluru/India, i radicali indù vogliono cancellare anche la memoria di p. Swamy. Un anno fa cominciava il Calvario del gesuita incarcerato per aver difeso i diritti degli ultimi e morto a luglio dopo quasi 9 mesi di detenzione. Ora nel Karnataka i nazionalisti contestano persino l'intenzione del St. Aloysius College di dedicargli un parco all'interno della propria struttura. Minacciando azioni violente.

 

2021.09.15 <asianews acs> Madhya Pradesh/India: 4 anni di battaglie legali sono stati necessari perché l'Alta Corte prosciogliesse p. George Mangalapilly accusato dai militanti indù di aver forzato la gente locale a convertirsi con "lo stratagemma" delle melodie natalizie cantate da un gruppo di seminaristi in un villaggio.

 

2021.07.29 <aleteia donnap> la 17enne indiana Neha Paswan è stata uccisa a bastonate da nonni e zii perché vestiva all'occidentale (indossava i jeans) e voleva diventare una poliziotta.

 

2021.04.28 leggo da <s24h> che l'allarme per i dati covid dell'India, andrebbe contestualizzato tenendo conto che sono 1,4 miliardi di abitanti: rapportando quel numero ai nostri 60 milioni, l'India non avrebbe più contagiati di noi mentre i loro morti alla settimana sarebbero un terzo dei nostri. [CzzC: contesterei a S24h la presunzione che in India i dati ufficiali abbiano la stessa attendibilità dei nostri, mentre sappiamo che ci sono decine di milioni di intoccabili (tribali, dalit, paria) tanto ignorati dal diritto che finisce in carcere chi ne difendesse i diritti umani, come l'84enne padre Stan Swamy da 200 giorni]

 

2021.04.26 <asianews> L'84enne gesuita p. Stan Swamy è in carcere in India da più di 200 giorni per il suo impegno in difesa dei diritti umani e forestali delle tribù Adivasi nel Jharkhand. È malato di Parkinson. [CzzC: in India ci sono persone, ad esempio i dalit, definite intoccabili, ignorate dal diritto; per ostacolare chi si cura di loro si arriva a montare fantasiose accuse di terrorismo]

 

2020.12.02 <allstand nbq asianews google> Induismo intollerante: nel villaggio di Sihdhwaram nella notte del 25 novembre una folla ha attaccato una tenda dove dormivano alcuni cristiani che avevano celebrato la preparazione per il Natale il giorno precedente (decine di feriti: anche morti?): le autorità negano violenze. La regione del Chhatisgarh non è nuova a simili incidenti: "I cristiani vulnerabili sono continuamente perseguitati" dice Sajan K George del Global Council of Indian Christians (Gcic)

 

↑2020.09.02 <allstandt> Induismo intollerante: chiamano i musulmani termiti e i cristiani peggio. Il pastore Bryan Nerren (che era anche stato arrestato per 7 mesi) assicura che la persecuzione contro i cristiani è cresciuta in India guidata dal partito nazionalista indù al governo.

 

2020.06.30 <asianews> India: Polizia accusata di aver ucciso due cristiani, padre e figlio, che erano stati arrestati per aver violato le norme anti-Covid-19. Le autorità del Tamil Nadu sospendono quattro agenti. Si sospetta una faida comunitaria. Card. Gracias: Violenza inaccettabile. Etica sociale e sistema giudiziario messi in discussione.

 

↑2020.06.16 Induisti massacratori di inermi <tempi> l’orribile assassinio di Samaru Madkami, 14enne cristiano pentecostale; nella notte 4-5Giugno estremisti religiosi indù hanno trascinato fuori di casa e condotti nella giungla lui e due suoi cugini: questi sono sfuggiti al linciaggio, lui è stato sgozzato, mutilato e sepolto nella foresta. «I cristiani sono continuamente perseguitati». Nel solo distretto di Malkangiri, dove si trova il villaggio di Kenduguda (nello stato dell’Odisha/India - Orissa fino al 2011) in India, nei tre anni precedenti il 2020 l’organizzazione Persecution Relief ha censito 14 omicidi a sfondo settario contro residenti cristiani. Nel solo mese di maggio in tre diversi incidenti fanatici religiosi hanno rinchiuso cristiani del villaggio in sacchi di iuta e hanno minacciato di farli annegare in un fiume vicino; in un’altra occasione alcuni estremisti hanno cercato di dare fuoco a due cristiani che sono sfuggiti al tentativo. Nel 2008 l’allora Orissa era stato la scena di una serie di raid contro comunità cristiane che avevano causato 90 morti e la distruzione di centinaia di luoghi di culto. Nel 1999 il pastore evangelico australiano Graham Stains e i suoi due figli maschi di 10 e 6 anni Philip e Timothy erano stati bruciati vivi dentro alla loro auto da una gang di estremisti indù a Manoharpur, sempre nell’Orissa.

 

↑2020.03.26 <or> Suor Meena Barwa violentata da indù radicali durante i progrom del 2008, si è laureata in legge:“voglio aiutare quelle che hanno sofferto ciò che ho sofferto io” dice ad <asianews> 

 

2020.03.16 <standt> abolire la nuova legge Citizenship Amendment Act (CCA) che agevola l’ottenimento della cittadinanza indiana solo ai non musulmani provenienti dai Paesi di Pakistan, Afghanistan e Bangladesh, dice l’Arcivescovo di Goa e Damn, Filipe Neri Ferrao, all’Agenzia Fides; «I cristiani in India sono sempre stati una comunità amante della pace e profondamente impegnati negli ideali di giustizia, libertà, uguaglianza e fraternità, sanciti dalla Costituzione», preoccupati i musulmani indiani (~15% della popolazione) del Paese.

 

↑2019.09.13 <asianews> India, giovane madre uccisa dalla famiglia del marito perché ‘cristiana e dalit’. Parvati Devi aveva 23 anni; lascia una bambina di tre anni e il marito Rohin Oraon, 25 anni, che chiede giustizia: secondo lui infatti l’assassinio era programmato da tempo per punire la sua famiglia “disobbediente” alle regole della tribù e della divisione castale. Egli è preoccupato per il futuro della figlia che continua a domandargli: “Perché lo zio ha ucciso la mamma? Uccideranno anche te?”.

E ieri <asianews> Jharkhand, radicali indù devastano un college dei gesuiti. La dirigenza chiede aiuto alla Commissione nazionale per i diritti umani e a quella per le minoranze

 

↑2019.08.01 <tempi uca> India. Radicali indù bruciano vivo Mohd Khalid un ragazzo musulmano di 17 anni che si era rifiutato di intonare l’inno «Jai Shri Ram» a Rama, la settima incarnazione della divinità Visnù. L’omicidio è l’emblema di come vengono trattate le minoranze religiose nel paese [CzzC: cbdi non trovo la notizia in altre fonti]

 

2019.07.29 <asianews> Induismo contro i cristiani: Vasudev Devnani, alto esponente del Bharatiya Janata Party (Bjp) del premier Narendra Modi e membro dell’Assemblea legislativa del Rajasthan (nord India) accusa i cristiani di dirigere una “fabbrica delle conversioni”, additando alcuni missionari pentecostali che a suo dire promettono denaro a quanti decidono di abbandonare l’induismo. False accuse secondo il Gcic. In Rajasthan esiste la famigerata legge anti-conversione, uno strumento di molestie, intimidazioni, arresti.

 

↑2019.05.28 <asianews> Chhattisgarh/India, ripresi gli attacchi contro i cristiani nel post elezioni. Nel villaggio di Bodiguda una folla di 300 radicali indù ha devastato le case di tre famiglie cristiane che hanno rifiutato di convertirsi. La polizia si oppone alla registrazione della denuncia.

 

↑2019.04.29 <asianews yt> radicalismo indù: cristiani e musulmani ‘vanno sterilizzati con la forza’; la provocazione è di Sadhvi Deva Thakur, vice-presidente <yt> di Hindu Mahasabha che sostiene uno stato confessionale indù. Secondo John Dayal, una sorta di “paranoia” ha assalito gli indù quando sono scesi di poco al di sotto dell’80% della popolazione. John Dayal è segretario generale dell’All India Christian Council; a suo avviso “per i soldati del Sangh Parivar [organizzazioni militanti indù] quelle parole sono metafore per annientamento, genocidio, soluzione finale.

 

↑2019.04.26 <asianews> Continua la persecuzione contro le scuole cristiane in India. Uno degli istituti cattolici più antichi del Manipur è stato dato alle fiamme; un altro, nel Maharashtra, attaccato dai radicali indù. Le scuole accolgono bambini poveri e tribali.

 

2019.03.27 <persecution> India: gli estremisti indù chiudono le chiese cristiane: "perché adorare un Dio straniero?". Essi vedono il cristianesimo come uno sgradito elemento alieno, fingendo di non sapere che il cristianesimo è stato portato in India nel primo secolo da San Tommaso Apostolo e che esistono ancora comunità cristiane in India che si fanno risalire a quel santo. La rabbia nazionalista indù contro il cristianesimo è alimentata da ignoranza oltre che da un’intolleranza insegnata, che arriva al tentativo deliberato di annientare.

 

↑2018.08.30 <asianews> India, arrestati cinque attivisti critici di Modi. Si vuole ‘creare una cultura del silenzio’. La polizia accusa i difensori dei diritti umani di aver incitato le proteste dei dalit. Arrestato e rilasciato anche un sacerdote di Ranchi. Segretario dei vescovi: “Il dissenso è un valore per la democrazia”.

 

↑2018.05.09 <agensir aleteia avvenire> «Da quando Narendra Modi è salito al potere gli attacchi anticristiani non hanno fatto che aumentare», dice ad ACS Mons. Thomas Paulsamy, vescovo di Dindigul (Stato di Tamil Nadu). «Modi vuole trasformare l’India in un Paese esclusivamente induista»

 

↑2017.10.27 <asianews>: il governo dell’Uttar Pradesh (induismo intollerante?) aveva deciso di eliminare dalle guide turistiche il Taj Mahal (mausoleo islamico di epoca moghul dedicato all’amore eterno, 50k visitatori/die), oggi si ricrede: “Il Taj Mahal è parte integrante della nostra cultura e il governo è impegnato nella sua conservazione”.

 

↑2017.09.21 <asianews>: Madhya Pradesh: l’Hindutva contro i poveri. Chiuso l’ostello che dal 1997 ospitava studenti tribali. La polizia è arrivata con cinque jeep cariche di estremisti indù, spaventando i bambini. Sajan K George: “I nazionalisti sono contro i cattolici perché vogliono continuare a sfruttare dalit e tribali”.

 

↑2016.06.21 Fanatismo induista <asianews>: Lo yogi Adityanath, membro del partito nazionalista indù al governo e candidato ministro ha dichiarato che Madre Teresa sarebbe stata “parte di un complotto per convertire l’India al cristianesimo”. Card. Toppo: lasciateli dire, era amata da tutti [CzzC: tranne che dai fanatici induisti, massacratori di inermi]

 

↑2015.10.23 <asianews>: Delhi: intellettuali marciano per le strade contro il clima di intolleranza dell’Hindutva (fondamentalisti indù): pacifica protesta contro l’uccisione di un loro collega per le sue idee sull’adorazione delle divinità indù e di un musulmano “colpevole” di aver mangiato carne di vacca.

 

↑2010.03.01 traggo da <missioniconsolata> Induismo intollerante? Violenze contro i Cristiani in Orissa: scatenate col pretesto dell’ omicidio di Swami Laxmanananda Saraswati, ancorché rivendicato da guerriglieri maoisti del People’s Liberation Revolutionary Group: i seguaci dello Swami Saraswati accusarono i cristiani, che da tempo lo Swami Saraswati avversava accusandoli di mangiare le vacche sacre e di battezzare i cosiddetti «tribali», una popolazione indigena di circa 500 gruppi che insieme ai kanikar, i muthuvan, gli urali e i mala arayan sono ancora oggi considerati dei dalit, degli intoccabili, dei fuori casta: la feroce persecuzione contro i cristiani, sostanzialmente impunita, anzi a volte appoggiata dalle forze dell’ordine, fece centinaia di vittime, anche bruciate vive, senza contare abitazioni e chiese distrutte. CONTINUA qui

 

↑2008.10.10 Il massacro dei cristiani in Orissa era programmato da tempo: L’ondata di violenze ha ucciso finora 61 persone, fatto 18 mila feriti, distrutto 4500 case, incendiato 181 chiese. Essa è stata in apparenza motivata dall’uccisione di Swami Laxamananda Saraswati, un leader del Vhp, avvenuta il 23 agosto scorso, ad opera di un gruppo di maoisti, anche se i gruppi fondamentalisti indù da subito hanno accusato i cristiani dell’assassinio. “In realtà – spiega Raghuvanshi – fin dal 14 agosto, circa 10 giorni prima della morte dello Swami, una folla di membri dell’Rss è arrivata al villaggio di Sahasipudar minacciando la gente di violenze se avessero ancora continuato a seguire il cristianesimo. Gli estremisti hanno avvertito i cristiani che d’ora in poi la Gita [uno dei libri sacri dell’induismo – ndr] doveva essere il loro testo sacro”.