La segreteria di Barack Obama risponde al mio messaggio del 2014.10.15

Il 15/10/2014 scrissi alla segreteria del Presidente degli US Barack Obama sugli errori politico-militari USA in Medio Oriente che hanno fatto nascere il mostro Isis. Ricevo la seguente risposta, che traduco commentandola.

Da: The White House Inviato: giovedì 6 novembre 2014 23:58
A: CzzC
Oggetto: Response to Your Message

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Isis, Turchia, Barak Obama nobel pace, danni

 

Dear Carlo:

Thank you for writing.  I have been meeting regularly with my national security team to discuss the situation in Iraq and how we can stop the advances made by the Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL) in Iraq and Syria.  ISIL poses a threat to the Iraqi people, to the region, to the international community, and to our Nation.

Part of the reason I ran for this Office was to end our war in Iraq and welcome our troops home.  As Commander in Chief, I will not allow the United States to be dragged into fighting another war on the ground in the Middle East.  There is no American military solution to the larger crisis in Iraq; the only lasting solution is reconciliation among Iraqi communities and stronger Iraqi security forces.  Our assistance to Iraq includes sharing intelligence information, providing military advisers, and delivering ammunition and military equipment.

Caro Carlo, grazie per lo scritto. Mi sono regolarmente incontrato col mio team di sicurezza nazionale per discutere la situazione in Iraq e come noi potessimo arrestare le avanzate dell’ISIL in Iraq e in Siria. ISIL rappresenta una minaccia per il popolo iracheno, per la regione, per la comunità internazionale, e per la nostra nazione.

Tra gli obiettivi del mio impegno in questo Ufficio posi la fine alla nostra guerra in Iraq e il riportare le nostre truppe a casa. Come comandante in capo, non permetterò che gli Stati Uniti siano trascinati a combattere un'altra guerra sul terreno in Medio Oriente. Non esiste una soluzione militare americana alla più grande crisi in Iraq [CzzC: però è stato il vostro abbattimento di Saddam a renderla più grave] l'unica soluzione duratura è la riconciliazione tra le comunità irachene e il rafforzamento delle forze di sicurezza irachene [CzzC: vendendo loro ancor più vostre armi, come quelle che sono finite in mano Isis?]. La nostra assistenza all'Iraq include la condivisione di informazioni di intelligence, la fornitura di consiglieri militari, e la distribuzione di munizioni e attrezzature militari. [CzzC: avete avuto 8 anni dal 2003 al 2011, dopo averle distrutte, per rafforzare le forze irachene nel senso che dici, con l’esito che sappiamo].

 

Additionally, we continue to work with the international community and government of Iraq to provide support for more than 1 million Iraqis displaced by conflict.  Our partnership with Iraq is premised on an inclusive political process—including steps that demonstrate the commitment of Iraqi leaders to represent the legitimate interests of all Iraqis.  We are encouraged by the political progress made by Prime Minister Abadi’s successful formation of an inclusive government along with a national program to address the urgent needs and grievances of the Iraqi people.

Inoltre, continuiamo a lavorare con la comunità internazionale e il governo iracheno per fornire il supporto per più di 1 milione di iracheni sfollati dal conflitto [CzzC: conflitto innescato da USA: vedi di non ripetere l’errore compiuto contro Gheddafi e contro Assad: la propensione alla violazione cruenta dei diritti umani coltivata dai maestri di odio della cultura dominante in quelle aree potrebbe rendere ancora necessaria la presenza di regimi pesanti contro quei terroristi abili a polverizzare i nostri metodi democratici, il che in attesa di emarginare i maestri di odio con un lunghissimo processo di rieducazione civile e religiosa]. La nostra partnership con l'Iraq ha come presupposto un processo politico di integrazione per gradi che dimostrino l'impegno dei leader iracheni di rappresentare gli interessi legittimi di tutti gli iracheni. Siamo incoraggiati dai progressi politici compiuti dalla formazione di successo del primo ministro Abadi di un governo inclusivo insieme a un programma nazionale per affrontare i bisogni urgenti e le rimostranze del popolo iracheno. [CzzC: auguri! E speriamo meglio di quanto fatto finora, ma c’è poco da essere incoraggiati con l’Isis alle porte di Baghdad].

 

Beyond partnership with Iraq, we formed a global coalition of more than 60 countries and partners working to deny ISIL a safe haven, to counter the flow of fighters, and to diminish ISIL’s access to the sources of funding and weapons that have fueled the group’s advances in the Middle East.

Al di là di partenariato con l'Iraq, abbiamo formato una coalizione globale di più di 60 paesi e partner di lavoro per negare a ISIL un rifugio sicuro, per contrastare il flusso di combattenti, [CzzC: servono molto meno di 60 stati per spiegare all’Inghilterra le sue responsabilità nell’allevamento casereccio di terroristi, con lo spazio che concede ai maestri di discriminazione religiosa nelle moschee e nei tribunali islamici del suo territorio] e per diminuire l'accesso di ISIL alle fonti di finanziamento e di armi che hanno alimentato i progressi del gruppo in Medio Oriente.

 

At the same time, we are leading a diplomatic effort to work with Iraqi leaders and countries in the region to support stability.  Iraq’s leaders have taken important steps to enhance their relationships with regional partners, and to rise above their differences to forge support for a political plan for their country’s future.

Allo stesso tempo, stiamo conducendo uno sforzo diplomatico per lavorare con i leader iracheni e i paesi della regione per sostenere la stabilità. I leader iracheni hanno fatto passi importanti per migliorare le loro relazioni con i partner regionali. [CzzC: spero che tu non  voglia che l’Iraq relazioni ancora meglio con i filo wahhabiti foraggiatori di terroristi simil Isis e relazioni meno con l’Iran, vero nemico del Califfato nell’area.] e per elevarsi sopra le loro differenze onde creare il supporto per un progetto politico per il futuro del loro paese.

 

All Iraqis, no matter which faith they follow, must be confident they can live safely in their country and advance their interests and aspirations through the political process rather than through violence.

Tutti gli iracheni, indipendentemente dalla fede che seguano, devono essere fiduciosi di poter vivere in sicurezza nel loro paese e promuovere i loro interessi e le aspirazioni attraverso il processo politico, piuttosto che con la violenza. [CzzC: chi non potrebbe coltivare questa aspirazione? Non occorre essere massoni per coltivarla. Ma per passare dalle intenzioni alla realtà conforme, occorre tener conto delle condizioni al contorno che ci facciano individuare i mezzi contestualmente giusti ed evitare quelli più sbagliati come quelli che mi pare stiano Usando gli US contro Assad in Medio Oriente e nell’Europa dell’Est; forse alla tua sconfitta elettorale di mid term potrebbe aver concorso la percezione di questi errori da parte dei tuoi cittadini].

 

Again, thank you for sharing your thoughts

America cannot and should not intervene every time there’s a crisis in the world, but our leadership is necessary to underwrite the global security and prosperity upon which our children and our grandchildren will depend.  And we must do whatever is necessary to protect the security of the United States and the safety of our people.

Sincerely,

Barack Obama

Ancora una volta, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri.

L'America non può e non deve intervenire ogni volta che c'è una crisi nel mondo, ma la nostra leadership è necessaria per supportare la sicurezza e la prosperità mondiali su cui contano i nostri figli e i nostri nipoti. E dobbiamo fare tutto ciò che è necessario per proteggere la sicurezza degli Stati Uniti e la sicurezza del nostro popolo.

Cordiali saluti, Barack Obama

 

↑2014.11.10 Feedback da una d.ssa Ospedale/Rov Complimenti, C.! Risponde prima il presidente USA del nostro sindaco. Concordo sulle osservazioni. Ciao.