CASTA et MERETRIX: la Chiesa non è senza peccato

Casta meretrix ("casta prostituta") è un'espressione mutuata da un testo di Sant'Ambrogio, che viene usata sovente per indicare la realtà della Chiesa, santa ancorché composta da peccatori, anche se Sant'Ambrogio non intendeva additare il peccato ma la salvezza della Chiesa nel riferirsi alla prostituta Rahab, così come prima di lui Clemente Romano, Giustino, Ireneo, Origene, Cipriano. Terribile il peccato di pedofilia commesso da consacrati: Gesù ha perdonato prostitute e ladroni, ma per un certo peccato sui bambini ha additato piuttosto l’annegamento con macina al collo.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 19/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: anche la Chiesa si macchiò di male fisico su inermi; ma occorre comparare e discernere tra false accuse, romanzi e leggende perfino sull’inquisizione nella storia della chiesa

 

2021.09.16 <avvenire> Il vescovo di Prato, Giovanni Nerbini, scrive alla sua diocesi, “ferita” dopo l’arresto di don Francesco Spagnesi, il sacerdote 40enne accusato di spaccio di droga che acquistava anche con i fondi della parrocchia (chiesa dell’Annunciazione alla Castellina); anche droga Gbl dello stupro e festini orgiastici; ex studente di medicina.

 

2019.04.11 <corr nbq aleteia sussidiario google spaciolla> il Papa emerito, Benedetto XVI, ha scritto sotto forma di appunti (per il Klerusblatt) sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, su come è nato e si è diffuso questo crimine anche nel mondo ecclesiastico, un crimine figlio di un «collasso morale». «Nella rivoluzione sessuale del 1968 tutto divenne libertà senza norma». [CzzC: vedi mia nota in educazione sessuale data 1968.mm.gg]

 

↑2016.03.15 <libro di Paolo Gambi “Quello che i preti non dicono (più)>

 

↑2012.05.27 A proposito di corvi e fuga di notizie in Vaticano: un nido di vipere? «Il clero del Basso Medioevo, del Rinascimento o quello dei vescovi incipriati del Settecento era molto peggio... oggi il personale è scadente, ma la qualità del vertice non è mai stata così elevata. Dall’epoca napoleonica in poi, tutti i pontefici o sono stati canonizzati, o meriterebbero di esserlo. Non è sempre stato così»