MOBILITÀ, VIABILITÀ, strade, ferrovie, vie di comunicazione

I saggi governanti hanno imparato, almeno come i Romani di 2300 anni fa, maestri nella costruzione di strade e ponti ad alta capacità di trasporto, quanto un'adeguata rete di collegamento viario sia vettore di sviluppo dell'economia e della cultura delle popolazioni che se ne avvalgono. Dopo il boom del dopoguerra, oggi il miglioramento della nostra rete è frenato sia dalla contrazione degli investimenti dovuta alla crisi finanziaria aggravata dal nostro immane debito pubblico, sia dagli intoppi normativi aggravati non solo per contrastare la corruzione ma anche dagli eccessi dei contagiati da ambientalite (NoTav) che avvertono le talpe di scavo gallerie come fossero una larva migrans nel loro corpo, il taglio di un albero come fosse quello di un loro arto e aizzano allarmismi sulla pericolosità degli scavi, esagerati sia rispetto agli accertamenti scientifici, sia rispetto al principio di precauzione, sia rispetto alle previsioni di evoluzione tecnologica: che c'entrano le previsioni? Ad esempio i suddetti esagerati continuano a montare l'enfasi sulla rotaia che dovrebbe sostituire il trasporto su gomma, perché meno inquinante e più efficiente, fingendo di non vedere che la tecnologia già ha demolito il loro criterio di efficienza/efficacia per l'incidenza tipica dell'ultimo miglio (salvo i treni con decine di containers o centinaia di autovetture o spettacolari come quello delle Dolomiti); sta sfumando anche il criterio inquinamento con vettori sempre più ecologici, automatici, multifunzione, condivisi, per cui tra qualche decennio l'inquinamento del trasporto su gomma risulterà non più significativamente superiore a quello su rotaia, con buona pace degli attuali detrattori della PiRuBi e dei NoTav.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: economia, ambiente, A31, Tangenziale di Rovereto

 

2021.06.15 <s24h> Nuova energia, nuove disuguaglianze: data l'enormità degli investimenti associati a criteri ESG (ambientali, sociali e di governance; circa 20T$, il 20% del globale) ci si aspetterebbe che essi siano mirati alle effettive priorità, ed invece gli investitori parrebbero più interessati a conformarsi in “frenesia green" alla sostenibilità che va di moda (con tecnologie affermate, come l’eolico e il fotovoltaico), anziché curare agli impatti a lungo termine: da un recente sondaggio svolto dall’Economist Intelligence Unit a livello mondiale, è emerso che gli investimenti connessi all'elettricità e alla generazione di calore rappresentano la porzione più consistente nell'ambito sostenibilità, mentre le costruzioni, i trasporti e l’agricoltura, pur essendo tra le principali fonti di gas serra, riscuotono un successo relativamente esiguo: intere porzioni del puzzle della sostenibilità restano sottoinvestite.

 

↑2017.11.09 <money>: Anche Tesla inquina: il MIT mette in guardia sulle auto elettriche [CzzC: dipende da come si produce l’energia elettrica consumata dalle auto elettriche]

 

↑2016.08.01 Si può anche investire sulla ferrovia intelligente, ad es. col treno delle Dolomiti: 85 km da Bolzano a Cortina via Gardena, Falzarego: sarebbe il treno più bello del mondo, che attraversando la zona dolomitica, offrirebbe viste spettacolari e la collegherebbe alla nuova ferrovia del Brennero: Trento destati! Pare che Bolzano corra di più, almeno col pensiero, per ora]

 

↑2016.07.11 <ladige>: perfino il Flixbus batte il treno: biglietto low cost (TN-RM 10€) [CzzC: strada batte ferrovia ma i No_PiRuBi castrano il futuro, come i pari nostalgici del 68]

 

↑2016.04.01 <linkedin>: Nuova Tesla Mod3: da 0 a 100 in 6", elettrica, 30k€, autonomia oltre 300Km, 5 stelle di sicurezza in ogni parametro ovvero la macchina più sicura di sempre, dotata come standard di autopilota. [CzzC: quando fra 20 anni le macchine elettriche avranno rivoluzionato l’inquinamento da trasporto, i nostrani ecologisti diranno che avrebbero potuto dire sì anziché no alla A31]

 

↑2016.02.09 <trentinocorrierealpi>: abort PiRuBi: il comitato paritetico veneto-trentino, a Roma, scrive la parola fine su un progetto quarantennale [CzzC: vedremo se sarà vero fine]

 

↑2016.01.09 [CzzC: in attesa che i Trentini, per decidere sul raccordo A31-A22, scendano a patti col fanatismo ecologista che si allevarono con migliaia di maestri di pensiero amanti del '68 e del posto pubblico, ma negligenti il dinamismo dell'imprenditoria libera dal tutore PAT come quella veneta, che saprebbe ponderare il vantaggio di quel raccordo, i veneti dirottano il servizio autobus Lavarone - A31. Se i Trentini imparassero dall'Alto Adige la coesione e il pragmatismo necessari per tutelarsi e svilupparsi ...]

 

↑2015.05.24 Come esalta le sue "poche" opere viarie un'amministrazione che si concentrò sulle piste ciclabili fino al punto da lasciar perdere la tangenziale della sua città

 

↑2014.11.19 <VT#46> Valdastico nord, guerrieri contro: la collocazione del “guerriero contro la Pirubi”, opera di Florian Grott, all'inizio di Besenello, è stato il momento culminante di una settimana di mobilitazione per dire “no” all'autostrada Valdastico Nord, la “PI.RU.BI.” [CzzC: il No di Besenello aizzato per far sboccare l'A31 a Trento?]

 

↑2011.09.18 Il PUM nega la tangenziale di Rovereto perché "se ne avvarrebbero solo il 4% degli automobilisti che attualmente attraversano la città" [CzzC: verità? O menzogna costruita ad arte per far dirottare lo stanziamento altrove?]