«le immagini sono più reali della realtà» dice OLIVIERO TOSCANI al festival della filosofia sulla gloria

<fratellidarte 22/09/2014>: il festival della filosofia sulla gloria chiude con il noto fotografo ancorché si definisca scarsamente preparato in filosofia. Per lui «l’immagine oggi è tutto per la nostra società, il 90% di ciò che conosciamo lo conosciamo attraverso le immagini che sono più reali della realtà. [CzzC: la realtà preesiste all’immagine (l’universo esisteva prima che nascesse la vita con gli occhi per vederlo) e l’immagine, come la parola, può descriverne una rappresentazione più o meno corrispondente al vero, talvolta con lodevole approssimazione, ma talvolta anche ingannando, soprattutto con la comunicazione per immagini notoriamente più incisiva nella mente umana, anche se meno precisa di quella logico-verbale.

L’aforisma che le immagini sono più reali della realtà ci rimanda ad una tristemente nota ideologia, quella per cui Lenin, copiando Hegel, millantava che «se la realtà non si adatta al materialismo storico, tanto peggio per la realtà» e sappiamo quanti milioni di inermi massacrati in quel peggio leninista patì l'umanità, tutt'ora ferita da suoi nostalgici].

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/02/2020; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2020.02.08 Oliviero Toscani capta immagine anche pentendosi di aver banalizzato la caduta del ponte Morandi fino a ferire i parenti delle vittime con quel «a chi importa se cade un ponte»; capta immagine non solo come pentito, visto che Gad Lerner lo consola-difende con "Oliviero Toscani è un geniale ..., un grande artista, un innovatore che per amore di battuta può lasciarsi scappare terribili bestialità insieme a tante verità". [CzzC: che correlazione vedrei tra i due? Per il Toscani «le immagini sono più reali della realtà»; il Lerner tifò nel '68 (e forse ancora) per ideologie della serie «tanto peggio per i fatti se non si accordano con la teoria». Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, ma il mercato dell'immagine è cinico: paga a prescindere da offesa ed inganno].