PAOLO RICCA VALDESE addita i CATTOLICI ANTISEMITI non meno di Lutero

Anche da Paolo Ricca come da Mancuso, invitati a catechizzarci su S.Paolo da parte del direttore del Centro Bernardo Clesio (Diocesi_TN) e dalla sua parrocchia odo catechesi confondente: non tutta tale, per carità, ma attenzione ai trucchi ingannatori conditi di paralogismo: ad esempio:

Tutta l’Europa Cristiana è stata antigiudaica e ha preparato la teoria antisemita: surrettiziamente non distingui, caro Ricca, tra cattolici e Luterani: vuoi forse rifilarci il paralogismo che i cattolici sarebbero stati antisemiti non meno dei luterani? Hai letto questo libro di Lutero?

Sui gay nessuno dica che, se la mia posizione è diversa dalla tua, l’unica cristiana sia la mia, come se l’unica posizione cristiana fosse quella di non mangiare le carni. Caro Ricca, vuoi forse rifilarci il paralogismo che astenersi da carni sacrificate a idoli sarebbe scrupolo uguale a quello di astenersi dall'assegnare un neonato a coppia gay? È per ciò che Scalfarotto si desidererebbe valdese?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/12/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: è il terzo dei 6 incontri su S.Paolo a Rovereto 2009

 

↑2009.03.12

1) Stralci delle prolusioni di/con Paolo Ricca 12/03/2009

Don A. ricorda

M. Perroni ha tracciato la figura dell’apostolo ripercorrendo il suo essere cittadino nella realtà della storia

- G. Ceretti: le lettere per le chiese sono diventate la lettera per la Chiesa.

- Paolo Ricca: la voce delle chiese sorelle della riforma davanti alla figura di S.Paolo.

02.50

A.M. presenta Paolo Ricca. Fraternità e amicizia che da tanto tempo condividiamo. Osservatore al Concilio Vaticano II. Suo commento teologico …

05.06

ringrazio dell’occasione di riflettere insieme sull’apostolo Paolo come apostolo ecumenico. Lettera ai Romani «la giustizia di Dio è rivelata … il giusto vivrà per fede …». La giustizia di Dio non è quella che Dio ci chiede ma quella che Dio ci dà incondizionatamente, giustizia passiva, che io ricevo, non quella che offro a Dio con le mie opere. E’ questa giustizia di Dio che mi salva e che mi dà la pace. E’ da qui che è nata la riforma del XVI secolo, onda lunga del paolinismo nella storia della chiesa.

Ma questa sera parlerò del Paolo apostolo in termini non specificatamente protestanti, perché Paolo è al di là delle nostre confessioni, è uno dei plasmatori del messaggio Cristiano, ci avviciniamo da sfumature diverse, confessioni cristiane, ma impariamo da Paolo a diventare ecumenici.

09.00

Ma all’inizio esisteva un problema ecumenico? L’ecumenismo non è un prodotto recente di 150 anni di vita? Sì, c’era un problema ecumenico anche all’epoca di Paolo, anzi, più problemi ecumenici. Vogliamo esplorare questi problemi ecumenici che hanno costituito la chiesa di Paolo.

Vi propongo questa sera 5 luoghi ecumenici della chiesa del 1° secolo.

10.55

1° chiesa e sinagoga

2° chiesa Israele e i pagani

3° l’unità della chiesa in mezzo alle divisioni umane, come si rapporta l’unità della chiesa rispetto alle divisioni nella società

4° la divisione possibile all’interno delle varie comunità, … unità della chiesa in rapporto alle divisioni sociali, unità della chiesa rispetto ai diversi partiti nella chiesa

5° unità della chiesa dove c’è divergenza teologica o etica, come si può mantenere anche colà (ad esempio oggi nei confronti della omosessualità).

 

14.18

1° Divisione tra Chiesa e Israele. Per Paolo è il vero problema ecumenico, perché la chiesa è figlia di una divisione, siamo figli di una comunità che era ebraica e dalla quale si è staccata o è stata espulsa la comunità cristiana. Il vero problema ecumenico non è la divisione tra cattolici e ortodossi, ma tra Cristiani ed ebrei, una tragedia, perché la chiesa cristiana, la cristianità in tutte le sue manifestazioni ha praticamente divorziato da Israele e Israele ha divorziato dalla chiesa e noi cristiani abbiamo considerato Israele come qualcosa che non ci appartiene più e con cui non abbiamo incontro. Pensate che nel 2° secolo nell’epistola di Barnaba si consideri l’ebraismo come una sorta di paganesimo, come se il Dio di Israele fosse come Giove o come Venere o come Mercurio. C’è stata un tale alienazione tra cristianesimo e giudaismo che appunto con l’ebraismo, a partire dal suo rifiuto di riconoscere Gesù come Messia, si è diventati completamente estranei, come se non avessimo nessuna delle idee di fondo. Questo per noi ha significato la perdita di un patrimonio spirituale religioso morale civile immenso che è il patrimonio dell’ebraismo post cristiano: tutta la tradizione rabbinica, talmud, commenti alla sacra scrittura …siamo vissuti dentro i secoli ignorandoli come se non ci riguardassero. Pensate alla mistica ebraica, straordinaria, completamente ignorata. Con questo divorzio dalla sinagoga abbiamo perso delle ricchezze incalcolabili. Non parliamo di quello che è successo agli ebrei a motivo di questo divorzio. E’ stata la loro tragedia storica. E non c’è soltanto la Shoah, c’è tutto quello che ha preceduto e in parte anche preparato la Shoah. Non si può dire che … perché gli studiosi distinguono tra un antigiudaismo cristiano e l’antisemitismo nazista, però non si esclude che … anche menti dell’umanesimo del ‘500, anche Erasmo è un antisemita e se leggete quello che scrive vi spaventate.

Tutta l’Europa Cristiana è stata antigiudaica e non ha causato ma ha preparato la teoria antisemita che ha potuto fiorire … e soprattutto non ha trovato resistenze se non in piccoli gruppi minoritari. Questo divorzio è ancora lì e non siamo in grado di prevedere un superamento del divorzio. Sono nate dopo la 2ª guerra mondiale delle amicizie giudaico-cristiane. Ma è molto poco un’amicizia, ci vorrebbe molto di più, ma meno male che ci sono questi primi balbettamenti di un discorso.

[CzzC da buon protestante qual è, non mi stupisce il Ricca che minimizza la portata dell’attuale dialogo cristiani-ebrei liquidandolo come balbettii: in altra sede avrebbe forse detto di peggio, tirando in ballo la leggenda nera dei silenzi di Pio XII. Inoltre, caro Ricca,perché bari sull’antisemitismo? Perché non distingui, tra cattolici e Luterani? Vuoi forse rifilarci il paralogismo che i cattolici sarebbero stati antisemiti non meno dei luterani? A me pare che, per quanto anche i cattolici nei secoli passati non siano stati scevri da atteggiamenti antisemiti (v. ebrei cacciati dalla Spagna, peraltro con i loro beni), si possa e si debba marcare la ben diversa gravità tra scritti e comportamenti antisemiti riscontrati nel mondo protestante rispetto a quelli riscontrabili nel mondo cattolico: c’è di che rabbrividire leggendo il libro di Martin Lutero “Degli Ebrei e delle loro menzogne”: clicca qui se non conosci già questa vergogna e sfido Ricca a trovare un venerato pastore cattolico che abbia vomitato cotanto odio verso i fratelli ebrei].

Paolo imposta il discorso nei capitoli 9,10,11 della lettera ai Romani. Era ebreo circonciso, zelante, viveva il problema sulla sua pelle. Come lo imposta?

26.40

La separazione della chiesa dalla sinagoga non era ancora definitiva (si concluse verso il 100). Paolo mantiene la precedenza che spetta a Israele: il suo ritornello è che l’evangelo deve andare prima agli ebrei e poi a tutti gli altri, Israele non è scavalcato …

31.50

ci sono 2 popoli di Dio, Israele e la chiesa? Sì, oppure un popolo di Dio in 2 tronconi. …

35.38

Paolo non parla di conversione per gli Ebrei, saranno riammessi .. tutti verbi al passivo, come se Dio determina la condizione degli ebrei per la salvezza, non c’è la dizione di conversione come c’è per i pagani …

38.32

2) ebrei e pagani:

40.40

la polemica tra Paolo e i cosiddetti giudeo-cristiani, Giacomo fratello di Gesù e capo della chiesa di Gerusalemme; Pietro ondeggia. Giacomo diceva …

44.2

non c’è bisogno di circoncisione …

49.00

koinonia/comunione, colletta che lui stesso porta a Gerusalemme. Ecumenismo non significa irenismo tutti d’accordo, No. Ci possono essere delle tensioni, degli scontri pur sempre nella fraternità, punti di vista opposti, ma all’interno di una comunione che Paolo vuol ribadire facendo questa colletta segno ecumenico fondamentale.

50.00

3) divisione teologica all’interno di una  comunità cristiana (Corinto)

54.50

dicevano “io sono di … io sono di quest’altro”. E Paolo rovescia il loro ragionamento: no, non sei tu che sei di Paolo, è Paolo che è tuo. Non sei tu che sei del papa o di Lutero, è il Papa o Lutero che sono tuoi. Non è il cristiano che appartiene al ministro, ma è il ministro che appartiene al cristiano [CzzC troppo facile invertire i termini per sostenere capziosamente la tesi protestante della minimizzazione del valore della chiesa istituzione e gerarchia: Papa e Lutero sarebbero la stessa cosa ed entrambi sarebbero parimenti miei? Beato lui che si accontenta di ingoiare anche il libraccio di cui sopra; forse la pensa come Ricca anche il Mancuso che 15 giorni dopo, per non distinguere le responsabilità cattoliche dalle protestanti a fronte dell’antisemitismo, ricaccia tutta la responsabilità sull’antigiudaismo di S. Paolo perché ebbe espressioni così dure contro gli Ebrei da far dichiarare a qualcuno che il pensiero di Paolo porta in sé la potenzialità dell’antigiudaismo e dell’antisemitismo

1.01.0

le donne non potevano nemmeno testimoniare …

1.06.40

5) come mantenere l’unità anche dove c’è divergenza teologica o etica

Ultimo punto. La chiesa di Corinto ebbe il problema di una divergenza etico-teologica sulla quale le opinioni erano opposte: il problema delle carni sacrificali

1.10.50

capolavoro pastorale-ecumenico: come oggi (per fine vita, aborto, omosessualità) oggi abbiamo opinioni diverse, dissenso intorno a questioni di una certa rilevanza all’interno di un’unica comunità cristiana, dissensi che …

Per Paolo nella comunità cristiana i rapporti sono regolati da 2 leggi, la legge della libertà e la legge dell’amore; ai forti che dicono che si può mangiare la carne perché gli idoli non ci sono, Paolo dice è vero che hai il diritto di mangiare le carni, però se vedi che questo tuo comportamento scandalizza il tuo fratello debole, rinuncia al tuo diritto per amore del tuo fratello per il quale Cristo è morto: perderesti la comunione con un fratello per un  cibo? Applica la legge dell’amore rinunciando alla libertà.

Al fratello debole dice “se hai visto che il tuo fratello ha rinunciato al suo diritto, accetta questo suo sacrificio, ma non imporre il tuo scrupolo pretendendo che non mangi le carni anche quando tu non ci sei. Afferma la legge della libertà pur affermando la legge dell’amore. Affermate entrambe le due leggi, ma in modo diverso a seconda dei soggetti cui sono dette.

Per fare un esempio nostro, l’omosessualità. Non c’è un giudizio morale su una propensione naturale altrettanto naturale della eterosessualità. Quello che deve succedere per salvaguardare l’unità è che nessuno dica che, se la mia posizione è diversa dalla tua, l’unica cristiana sia la mia, come se l’unica posizione cristiana fosse quella di non mangiare le carni, entrambe hanno le loro ragioni. Entrambe hanno la verità che l’idolo non esiste e che si può mangiare la carne sacrificale, ma è vero anche lo scrupolo del fratello debole, che accetto come scrupolo Cristiano. [CzzC: evidente banalizzazione in chiave relativistica del rapporto libertà - amore: caro Ricca, vuoi forse rifilarci il paralogismo che astenersi da carni sacrificate a idoli sarebbe scrupolo uguale a quello di astenersi dall'assegnare un neonato a coppia gay? È per ciò che Scalfarotto si desidererebbe valdese? Lo sai che in Inghilterra verrebbe escluso dal sostegno statale un Ente che cura le adozioni e che, per obiezione di coscienza, rifiutasse di prestarsi pro adozioni gay? Lo sai che una ASL delle Marche ha definito reato la rinuncia di un medico a prescrivere la pillola del giorno? Caro fratello Ricca, se voi protestanti dovete ammettere che tra di voi non vi capite più (ce lo dice il tuo amico Mancuso), perché avete perso la conta delle nuove sette che vi nascono in seno ogni giorno, prova a pensare che ciò possa derivare anche da cotanto relativismo … No?, sono fuori strada? Scusa allora il mio ingenuo tentativo di correzione fraterna, assolutamente reciprocabile].

Vedrete come nella chiesa Cristiana possono convivere posizioni diverse: importante è che nessuna posizione si affermi come posizione esclusiva, soltanto questa è la legge di Dio. Tutto lo sforzo dell’apostolo Paolo era di tenere insieme, ma non nel compromesso; anche nel mantenimento della diversità c’è possibilità di comunione. Il Paolo di 2000 anni fa ripropone tutte le nostre questioni, con grande attualità e spero che questo anno paolino serva a farci conoscere il Paolo ecumenico e diventiamo anche noi un po’ meglio ecumenici.

[CzzC: ah, questo sì, possiamo cercare unità anche in profonda diversità: senza sputtanarci in pubblico, possibilmente, come fate voi valdesi, non di rado la domenica mattina alle 7,40 con la vostra rubrica a Radio1, mettendo spesso in cauda venenum contro i fratelli cattolici: ti potrei portare una dozzina di documenti al riguardo, se me li chiedessi e copia delle lettere che scrissi in merito a vostri pastori particolarmente ironici nel ferire attraverso i media i fratelli cattolici].

 

2) Domande e risposte finali

[CzzC: ho annotato in particolare questa denuncia di don A. contro certi integralismi cattolici responsabili di indurre scismi]