ALESSANDRO ESPOSITO pastore valdese

Il pastore rimanda alla sua chiesa per l’attendibilità delle sue parole, a scanso di tante chiacchiere seminate dai suoi sermoni, ben gettonati su MicroMega ed altre testate fameliche di denigratori del magistero petrino. Caro fratello cristiano, non credi nell’opportunità di qualche correzione fraterna

- per certi intendimenti sulla divinità di Cristo e la Trinità?
Non vi sarebbe alcuna testimonianza riconducibile ai sinottici attraverso cui si possa riconoscere che Gesù è Dio: tutte le affermazioni che avallano tale interpretazione sarebbero riscontrabili esclusivamente in Giovanni e nell'apostolo Paolo. La “confessione di fede trinitaria” non sarebbe biblica, ma ecclesiastica.

- per certi schiaffi odiosi che infliggi a chi si offende per la merda gettata sul volto di Cristo?

La correzione fraterna intenderei sempre reciprocabile.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/10/2020; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Valdesi cattivelli; arte offensiva

 

↑2014.04.21 Alessandro Esposito, pastore della chiesa di Trapani e Marsala, chiede, per una maggiore comprensione del suo pensiero, di non limitarsi a citazioni isolate del medesimo, ma di rifarsi al sito internet della sua chiesa.

 

↑2014.04.01 Pro opuscoli didattici per la scuola moderna Lgbt, il pastore valdese Alessandro Esposito si scaglia su MicroMega contro il magistero cattolico che sarebbe teologia dell’occultamento: le alte sfere del cattolicesimo deplorano il progetto scolastico ... tesi oscurantista fatta propria dal cardinal Bagnasco e rilanciata dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia

 

↑2013.01.24 Il pastore valdese Alessandro Esposito ricorda la merda sul volto di Cristo di un anno fa e sbeffeggia in merito i cattolici: perché? Perché si permisero la libertà di espressione di contestare quella merda artistica: odi il sermone valdese paladino della libertà di espressione all’indirizzo dei cattolici: censori rappresentanti dell’odierna inquisizione che, a secoli di distanza da una prassi consolidata in ambito vaticano, hanno rispolverato l’inveterato costume della messa all’indice delle opere sgradite... cattolicesimo bigotto e oscurantista... censura preconcetta, fatta di pregiudizio ed ignoranza ... integralisti... Luogo principe della libertà d’espressione è proprio l’arte, la quale non deve chiedere alcuna licenza de li superiori per manifestare, anche con toni irriverenti, il proprio pensiero ... L’arte si legittima da sé, non deve passare alcun vaglio, non deve rendere ragione ad alcuna (presunta) autorità morale, perché, per parafrasare Nietzsche, essa si trova per essenza «al di là del bene e del male», categorie troppo ristrette e semplicistiche per racchiudere ed esaurire lo spirito umano e le sue creazioni. [CzzC: Castellucci gode e ringrazia? Fosse solo lui! Comune sentire con comuni matrici?]