DIASPORA, PULIZIA di MINORANZE, cristiane, palestinesi, yazide, rohingya, …

diaspora indotta dall'auri sacra fames, ma anche tollerata da inerzia complice dell’Occidente, indotta da strategie coloniali (anche sioniste) e dal TIMORE per le ritorsioni e la dissuasione azionabili dal PULITORE perché alleato di vecchie potenze (tipo USA) o di potenze emergenti (Erdogan, wahhabiti, PCC, ...).

Vedi pagine specifiche su:

- Pulizia etnica dei cristiani, e relativi negazionisti anche di serie Campanini; Siria; Iraq; Sahel, Pakistan stupri; Greci del Ponto, Isis, perfidi sputi;

- Genocidio degli Armeni e relativi negazionisti, Nagorno Karabakh, Yazidi, Curdi ...

-  pulizia etnica dei palestinesi (azionata dai sionisti come terza era messianica?) non solo con la Nakba, ma anche con il colonialismo in Cisgiordania.

- Tentata italianizzazione dell'Alto Adige con Katakombenschule, Tolomei, Opzioni

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.11.10; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: cristiani perseguitati, negazionismo dei cristiani perseguitati; genocidio armeni; alleati us-uk…, loveJihad, Taybeh

 

Pulizia etnica di cristiani e di altre minoranze

 

2025.11.10 <avvenire, internaz> Il disegno neocoloniale degli EAU (Emirati Arabi Uniti) sottende i recenti massacri a sfondo etnico in Darfur: gli EAU stanno sperimentando in Sudan la stessa strategia seguita in Libia con Haftar: puntare su una fazione per prendere il potere, fazione qui configurata dai paramilitari Rsf, suprematisti arabi le cui radici risalgono alle milizie Janjaweed, i diavoli che circa 20 anni fa, al seguito dell'allora presidente Al Bashir, sterminarono 300mila persone per ripulire il Darfur dagli “africani” agricoltori di pelle scura, commettendo un genocidio. Con il pretesto di combattere i Fratelli musulmani, loro nemici giurati, gli EAU mirano a controllare il Sudan e lo strategico Port Sudan sul mar Rosso; intanto in cambio di armi e mercenari gli EAU ottengono l’oro delle miniere del Darfur. [CzzC: quanto stride il ricordo del documento sulla fratellanza umana firmato nel 2019 con Papa Francesco ad Abu Dhabi].

 

2025.10.30 <geopol eunews avvenire vatic> La caduta di El Fasher/Sudan nelle mani delle Rsf, dopo 500 giorni di assedio è segnata dall’orrore: crimini di guerra, "giustiziati 2000 civili", un inferno nel Darfur, pulizia etnica♫; nel conflitto già 12 milioni di profughi; <ispi> spartizione territoriale in vista? I paramilitari delle Rsf, comandate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto “Hametti”, sono sostenuti dagli Emirati Arabi Uniti e dai loro allineati Ciad, Etiopia, Sud Sudan, Libia orientale; l’Egitto con gli allineati Eritrea e Gibuti sostiene invece il generale al-Burhan, leader delle Forze Armate Sudanesi (SAF) al potere dopo il rovesciamento di al-Bashir. Il conflitto in Darfur potrebbe far riaccendere quello tra Etiopia ed Eritrea. Ankara e Riad potrebbero mediare?

 

↑2025.10.18 traggo da <laStampa> i coloni sionisti vogliono occupare la Cisgiordania e vivono come un trauma e tradimento la loro evacuazione dalla striscia di Gaza avvenuta dell'agosto 2005 quando 8.000 di loro furono obbligati a lasciare Gush Katif secondo il Piano di disimpegno attuato da Sharon; quei coloni sono tornati sulla Striscia di Gaza organizzando concerti e spettacoli trionfanti con la loro leader Daniella Weiss, mentre cresce la loro violenza in Cisgiordania contro i Palestinesi <internaz> che in questo periodo vorrebbero raccogliere le olive ma sono attaccati dai coloni israeliani, ad esempio (qui foto) a sud di Nablus (l'autore delle foto è stato ferito). <laStampa> perché i coloni israeliani tagliano e avvelenano gli ulivi palestinesi? Perché i soldati presenti non impediscono gli attacchi? <laStampa> secondo Ilan Pappé: “Questa è la fine del Sionismo, un progetto colonialista basato sulla pulizia etnica [CzzC: magari fosse la fine del sionismo colonialista! Temo invece che siano ancora troppi e potenti quelli che lo sostengono per occupare tutta la Terra di Canaan, obiettivo che è primaria causa del secolare conflitto in Palestina, assieme alla simmetrica rivendicazione islamista su tutta la terra dal Giordano al mare "from the river to the sea Palestine will be free"].

 

2025.10.14 <vatican> Cisgiordania, l’allarme sugli insediamenti e le conseguenze sui palestinesi: 40 mila persone sfollate da gennaio e un aumento della povertà dal 12 al 28% negli ultimi due anni. <fb> Solo lo scorso anno, 2370 ettari di terre palestinesi sono state annesse dallo Stato di Israele, che continua nell'obiettivo colonialista. <manifesto> La Cisgiordania non è nemmeno citata nei 21 punti del piano di Trump.

 

↑2025.09.24 <espresso> Ad Umm al Khair, in Masafer Yatta, si sta consumando la cancellazione di una comunità palestinese ad opera dei coloni sionisti; il villaggio di Umm al-Khair, nato nel 1948 dopo la 1ª Nakba, era stato tagliato a metà dalla strada che porta alla vicina colonia di Carmel, fondata nel 1980  <stampa> “Le nostre case bruciate dai coloni"; era da luglio che le ruspe dei coloni lavoravano nei terreni circostanti l'insediamento di Carmel per un nuovo avamposto da occupare inizialmente con i caravan; i coloni hanno terrorizzato i residenti di Umm al-Khair, distrutto i loro alberi, rotto le condutture dell’acqua, finché il 28 luglio uno di loro, Yinon Levi, ha cominciato a sparare e ha ucciso Awdah Hathaleen (attivista di "no other land") mentre stava filmando da lontano per documentare gli abusi dei coloni. L’assassino è stato rilasciato senza accuse formali.

 

↑2025.09.24 <post> le incursioni armate dei coloni sionisti nelle case dei palestinesi, un accanimento che ha lo scopo di intimidire e di provocare che uno degli abitanti della casa reagisca toccando un colono: in tal caso questo reagirebbe con la violenza e chiamerebbe la polizia, che nella maggioranza dei casi crede al colono e non al palestinese.

 

↑2025.08.05 <avvenire> la destra messianica dei ministri Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich pretende l’allargamento delle frontiere dello Stato ebraico e la riduzione della pluralità etno-religiosa di chi abita quei territori; è una’ultra-destra religiosa e nazionalista che tiene al potere Netanyahu. Per quanto suoni storicamente doloroso il dirlo, è una visione che riecheggia i dettami di Geopolitik, la scuola di geopolitica tedesca creata da Karl Haushofer (qui testamento/1945) dopo la prima guerra mondiale: ottenere il Lebensraum, lo “spazio vitale”, e cementarlo con un’unione sacra del suo Volk, il suo popolo. Anche per l’estrema destra ebraica, lo Stato attuale sarebbe in confini troppo stretti e per difenderlo dai suoi nemici occorre secondo loro possedere i territori dell’Israele storico (appunto, raggiungere il suo “spazio vitale”). Ma dato che i territori di Gaza e Cisgiordania (vero obiettivo dell’ultra-destra) sono abitati da milioni di arabi musulmani e cristiani, bisogna forzarne lo spostamento, termine neutro che sottende una deportazione di fatto.

 

↑2025.07.28 <fq avvenire sir> I cristiani di Taybeh sono stati di nuovo attaccati dai coloni israeliani senza freni: auto incendiate, blitz di un commando: «Via gli arabi o morte». [CzzC: l’indagine del governo di Netanyahu sugli incendi appiccati dai coloni ad inizio mese li aveva discolpati supponendo che, invece, i coloni avessero aiutato a spegnere gli incendi; ora diranno che le auto se le sono incendiate i cristiani?]

 

↑2025.07.22 riassumo il giudizio con cui Natalia Ginzburg fu profetica già dal 1972 in merito al sionismo massacratore: <post, LaStampa1972> “A volte ho pensato che gli ebrei di Israele avevano diritti e superiorità sugli altri essendo sopravvissuti a uno sterminio. Questa non era un’idea mostruosa, ma era un errore. Il dolore e le stragi di innocenti che abbiamo contemplato e patito nella nostra vita non ci danno nessun diritto sugli altri e nessuna specie di superiorità … Non eravamo affatto preparati a vederli diventare una nazione potente, aggressiva e vendicativa … non voglio stare dalla parte di quelli che usano armi, denaro e cultura (mass Media) per opprimere dei contadini e dei pastori … La sola scelta che a noi è possibile è di essere dalla parte di quelli che muoiono e patiscono ingiustamente”. Tratto da Natalia Ginzburg, “Gli ebrei”, pubblicato il 14 settembre 1972 su La Stampa.

 

↑2025.07.16 <acs rm7> Siria: nuova ondata di violenza contro le comunità cristiane. Attacco incendiario alla chiesa greco-melchita di San Michele ad Al-Sura (regione meridionale di Suwayda, verso il confine con la Giordania, dove ci sono anche scontri tra governativi e i drusi appoggiati da Israele): la zona è ancora sconvolta, distrutte anche 38 abitazioni cristiane, 70 persone rifugiate nella chiesa di Shahba. Sventato un attentato con autobomba contro la chiesa maronita di Mar Elias, nei pressi di Tartus, poche settimane dopo l’attentato suicida del 22 giugno alla chiesa ortodossa di Sant’Elia a Damasco, che provocò 30 vittime. Stiamo vedendo un’escalation di minacce mirate alle minoranze cristiane, già provate da anni di conflitto, povertà e isolamento.

 

2025.05.25 condivido <fb/F.Agnoli> Lo storico Ilan Pappé, ebreo antisionista, ricorda che la Nakba ha molti negazionisti, ma è un fatto storico terrificante e dimostrabile. Con Noam Chomsky è coautore del libro "Ultima fermata Gaza". Estraggo da qui: sono diversi i libri sulla Nakba scritti in inglese da professionisti: ad esempio Flapan nel 1979 e nel 1987, Baruch Kimmerling nel 1983, Nur Masalha nel 1992, Benny Morris nel 1987, 1990 e 1993, Pappé nel 1988 e 1992, Sergev nel 1986 e 1993, Israel Shahak nel 1975, Ruth Shapira nel 1992 e Avi Shlaim nel 1988; anche se solo alcuni di questi sono stati tradotti in ebraico, rendono possibile, a chiunque volesse, documentarsi su come lo stato di Israele sia stato costruito sulle rovine del popolo indigeno della Palestina che si era visto distruggere sistematicamente mezzi di sussistenza, case, cultura e terra.

 

↑2024.12.08 <VT#48 p14> il sogno della grande Israele: a poco a poco e in modo inarrestabile nei piccoli villaggi palestinesi gli abitanti arabi vengono cacciati, le case distrutte, le greggi abbattute e in quei territori si insediano i coloni ebraici. Il centro per i diritti umani Adalah ha messo in luce che lo statuto delle nuove comunità ebraiche prevede “l’accettazione solo di israeliani ebrei o di residenti permanenti che osservano la Torah e i comandamenti secondo i valori dell’ebraismo ortodosso”.

 

↑2024.02.15 <avvenire> Nagorno, al via il ritorno degli azeri: occupare le case dei cristiani. Dopo le nuove tensioni, con 4 soldati armeni uccisi sul confine, l'Azerbaigian avvia la campagna per ripopolare la regione da cui ha provocato l'esodo di 130mila civili della minoranza armena. [CzzC: L’Azerbaigian siede con noi nella CEDU (Convenzione europea dei diritti dell’uomo) dalla quale abbiamo cacciato la Russia nel 2022: gli Azeri col loro gas hanno comprato il nostro silenzio complice]

 

↑2023.11.02 <avvenire> il rabbino Jeremy Milgrom è nel direttivo dell'associazione Rabbis for Human Rights, fondata nel 1988 in risposta «alle violazioni dei diritti umani nei territori occupati»; ne fa parte un centinaio di rabbini. Dalle pagine di Haaretz ha fatto appello alla comunità internazionale perché agisca per porre fine alla violenza esercitata dai coloni nei confronti dei palestinesi della Cisgiordania. Una violenza che sta spingendo intere comunità «sull’orlo dello sfollamento forzato. Nelle ultime tre settimane, cioè dalle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre, i coloni hanno sfruttato la mancanza di attenzione pubblica nei confronti della Cisgiordania per intensificare la loro campagna di attacchi violenti nel tentativo di trasferire con la forza le comunità palestinesi. Durante questo periodo, non meno di tredici comunità di pastori sono state sfollate».

 

↑2023.09.27 <rai msf enews> migliaia di famiglie cristiane in fuga disperata dal Nagorno Karabakh, diaspora provocata dagli islamisti azeri. [CzzC: continua qui alla data]

 

2022.06.07 <ProTerraSancta> La NAKBA. Cosa si intende per sionismo; quando nel 1906 Ben Gurion giunse in Palestina, si contavano 645.000 arabi e 55.000 ebrei; 1922 1° censimento, 14% ebrei; 1922.11.01 fine del sultanato Ottomano; il nazionalismo palestinese e quello ebraico si svilupparono in parallelo con percezioni opposte: gli arabi vedono la presenza degli intrusi ebrei come un altro volto del capitalismo ebraico, mentre gli ebrei si considerano i legittimi abitanti della Terra promessa; la Grande rivolta del 1936 in Palestina; attentato del 22 luglio 1946 al King David Hotel sede degli inglesi; 1947.11.29 risoluzione ONU 181: 33 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astenuti respinta dai leader arabi; la NAKBA del 1948.

 

↑2022.01.27 <tempi> L’orrore della Shoah attraverso gli occhi di William Congdon nell'inferno di Bergen Belsen «Avremmo potuto fare lo stesso». Analogamente la canzone di Claudio Chieffo/1967, La nuova Auschwitz: «Non è difficile essere come loro,...». Analogamente, direi, Hannah Aarendt nel suo rapporto sulla banalità del male. [CzzC: rapportando vale per ciascuno, anche per me; vale anche per gli strateghi della 3ª guerra mondiale a pezzi con i milioni di vittime dirette e indirette causate dai loro bombardamenti (Iraq, Libia, Siria, ...) e dalle pulizie etniche (dei cristiani dal Medio Oriente, dei palestinesi dalla Palestina, ...). Preghiamo che almeno l'evidenza dei danni provocati da 30 anni a questa parte insegni loro ad evitarne altri sui confini Ucraini].

 

↑2020.10.27 <sussid> Erdogan addestra jihadisti in Siria per rifare l’impero turco. Il generale curdo Mazloum Abdi Kobane (nel Rojava) ha lanciato l’allarme: in Siria, nelle aree curde occupate dalla Turchia, ex miliziani dell’Isis e di al Qaida vengono addestrati da Ankara <repubbl> L’Occidente fermi Erdogan: contro i curdi sta facendo pulizia etnica

 

↑2018.02.19 <oraprosiria> Dalla sua indipendenza e dalla creazione di Israele, la Siria ha continuato a fornire un sostegno costante alla causa palestinese ed è sempre apparsa resiliente all’ordine israelo-atlantico, il quale mira ad annientarla costasse trasformarla, come la Libia, in un mosaico di tribù e in diaspora come i Palestinesi, spogliati nel nome di una 'missione divina'. [CzzC: detesto … continua qui con keys Roger Garaudy, coloni sionisti sorretti da influenti alleati, wahhabiti inclusi]

 

↑2016.08.17 <askanews> Vergarolla 70 anni fa, Debora Serracchiani/PD: “E’ prezioso il lavoro di quanti continuano a cercare la verità, a svelare anche minuti episodi di quel tragico giorno sulla spiaggia di Pola, a ricostruire un mosaico ormai sempre più leggibile nella sua nefandezza. Fu strage etnica ed ideologica, fu un massacro di innocenti, fu la follia premeditata di uomini non sazi di sangue”. Era il 18 agosto del 1946 quando sulla spiaggia alla periferia della città istriana, gremita per la tradizionale manifestazione natatoria della “Pietas Julia”, l’esplosione di un ingentissimo quantitativo di esplosivo fece perire non meno di ottanta persone.

 

↑2016.07.27 <manifesto> Cristiani sradicati da Siria e Iraq, cancellati secoli di coesistenza

 

↑2013.08.29 <repubblica> Ettore Tolomei fu un intellettuale ferocemente nazionalista che aveva trovato nel fascismo l' occasione per portare avanti una becera opera di italianizzazione del Sud-Tirolo basata sulla superiorità della cultura italiana nei confronti dei barbari germanici. Tanto da imporre spesso traduzioni insensate dei toponimi in spregio della cultura locale (ad es. Val Fiscalina, da Fischleintal che significherebbe Val Pesciolino): non a caso Tolomei fu citato da Salvemini come "il boia del Tirolo ... l' uomo che escogitò gli strumenti più raffinati per tormentare le minoranze nazionali in Italia". E non certo a torto, vista la motivazione della Legion d' onore conferitagli nel 1935 ...

 

↑2010.04.13 <avvenire>Sarajevo, la diaspora dei cristiani, una pulizia etnica in sordina, un esodo causato da una persecuzione implicita. Ne parla il cardinale Vinko Puljic, dal 1990 arcivescovo della capitale della Bosnia-Erzegovina, allo storico Roberto Morozzo Della Rocca, in un denso libro-intervista

 

2007.08.25 <fides> “Guerre tribali”, “conflitti ancestrali”, “scontri etnici”, “jihad”. Sono solo alcune delle definizioni usate per descrivere i conflitti che insanguinano l’Africa da un sistema dell’informazione spesso distratto e impreciso. In realtà, le attuali guerre africane non hanno nulla di diverso dai conflitti che si combattono in altre parti del mondo, inserendosi nella categorie delle cosiddette “guerre post-moderne[CzzC: comunque mosse da dea pecunia].