NATALIA LEVI GINZBURG: capace di perorare il vero e il giusto anche controcorrente
Fu educata atea dai genitori (Giuseppe Levi, prof universitario antifascista triestino ebreo; Lidia Tanzi, milanese cattolica), ma leale e coraggiosa. Letterata, si orientò prevalentemente sui temi della memoria e dell'indagine psicologica. Collaborò col Corsera. Nel 1983 venne eletta al Parlamento nelle liste del PCI. Il 25 marzo 1988 scrisse per l'Unità il famoso articolo “Quella croce rappresenta tutti”: vedi qui.
Natalia Ginzburg è annoverata tra gli intellettuali ebrei, ma ebbe il coraggio di dissentire da quelli che massacrano inermi.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.07.23; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: crocifissi nei luoghi pubblici; religione e laicità; radici cristiane; laicismo; sionismo; in Uk ammessi tribunali islamici e velo ma vietato crocifisso al collo

↑2025.07.22 riassumo il giudizio con cui Natalia Ginzburg fu profetica già dal 1972 in merito al sionismo massacratore: <post, LaStampa1972> “A volte ho pensato che gli ebrei di Israele avevano diritti e superiorità sugli altri essendo sopravvissuti a uno sterminio. Questa non era un’idea mostruosa, ma era un errore. Il dolore e le stragi di innocenti che abbiamo contemplato e patito nella nostra vita non ci danno nessun diritto sugli altri e nessuna specie di superiorità … Non eravamo affatto preparati a vederli diventare una nazione potente, aggressiva e vendicativa … non voglio stare dalla parte di quelli che usano armi, denaro e cultura (mass Media) per opprimere dei contadini e dei pastori … La sola scelta che a noi è possibile è di essere dalla parte di quelli che muoiono e patiscono ingiustamente”. Tratto da Natalia Ginzburg, “Gli ebrei”, pubblicato il 14 settembre 1972 su La Stampa.
↑2015.12.03 <Sgarbi.fb> la Natività disegnata da Piero della Francesca, un monumento della ragione; la Natività nella Cappella degli Scrovegni, e in altre grandi opere d’arte: possiamo essere felici di tanta bellezza, noi e anche altri di religione diversa: la grandezza della nostra religione è l’umanità di Gesù, Dio sceso in terra per diventare uomo; celebriamo questa persona che ci ha reso amici, che ha trasformato l’«homo homini lupus» in «homo homini deus». Buon Natale a tutti: dobbiamo a Gesù Cristo la nostra liberà, l’uguaglianza, l’indipendenza della donna, la bellezza, tutto.
↑2011.03.15 ≈d l’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) gode per il libro di Sergio Luzzatto “Il Crocifisso di Stato”, perché a loro dire «demolisce alcune affermazioni di Natalia Ginzburg» che, pur donna di sinistra, il 1988.03.25 aveva esaltato su l’Unità il Crocifisso che rappresenta tutti. [CzzC: scontato che l’UAAR si specchi nell’anteprima del libro («Senza il crocifisso degli edifici statali d'Italia sarebbe più giusta, più seria, migliore»), ci chiediamo se sposi in toto anche le prolusioni che estraggo qui dalle pagine 25, 26 e 27 del suddetto libro, che estrae dal Talmud; keys lapidazione, cristianofobia, profanazione del Crocifisso, perfidi sputi].
↑2009.11.05 <fattoq> Marco Travaglio: dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano ... Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. Da duemila anni è uno “scandalo”, l’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità [CzzC: continua in M.Travaglio alla data: cita anche di Natalia Ginzburg]
↑2009.11.05 <libero>: Il Crocifisso rappresenta tutti: a lezione da Natalia. Ieri, approfittando di un viaggio a Roma ho avuto modo di leggere il testo integrale della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che esaminando il ricorso presentato dalla signora Soile Lautsi, di Abano Teme, ha stabilito che l'esposizione del crocifisso in classe è atto discriminante e violento. La sentenza la trovate qui, leggetela, vi renderete conto della pochezza intellettuale e morale delle 15 paginette firmate da Sally Dollé Francoise Tulkens. Anche il dibattito che è seguito alla decisione della Corte non è stato esaltante e alto ...
↑2009.11.02 Per la CEDU, Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, la presenza dei CROCIFISSI nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". Il Governo presenta ricorso e la vincerà vedi 18/03/2011. BERSANI: «Penso che in questo delicato campo il buon senso finisce per essere vittima del diritto ... e che un'antica tradizione come quella del crocifisso non possa essere offensiva per nessuno».
↑1988.03.25 (o 22?) Natalia Ginzburg scrive per l'Unità il famoso articolo “Quella croce rappresenta tutti” opponendosi alle contestazioni di quegli anni: «dicono che il crocifisso deve essere tolto dalle aule della Scuola .. A me dispiace che il crocefisso scompaia ... Mi sembra una perdita. Se fossi un insegnante, vorrei che nella mia classe non venisse toccato il crocifisso ... II crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l'immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l'idea dell'uguaglianza fra gli uomini fino allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo?
Testimonianza ricordata anche in <vita, libero, ilfattoq uccr riscossac>
↑1972.09.14 <La Stampa> Natalia Ginzburg: “A volte ho pensato che gli ebrei di Israele avevano diritti e superiorità sugli altri essendo sopravvissuti a uno sterminio. Questa non era un’idea mostruosa, ma era un errore. [CzzC: questo articolo ritrovai da Post nel 2025.07: continua qui]