DARFUR afflitto da decenni di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, anche dopo al-Bashir
con bande paramilitari RSF foraggiate da potenze straniere, Emirati in testa.
<wikipedia>: Darfur = Paese dei Fur; i maggiori giacimenti di petrolio del Sudan sono in Darfur.
Chris Patten, già commissario europeo per le Relazioni esterne. “L'Europa pusillanime in Darfur”, Le Monde, 27 marzo 2007.
Save Darfur Coalition: «Almeno 400.000 persone sono state uccise; più di 2 milioni di civili innocenti sono stati costretti ad abbandonare le loro case ...
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.11.10; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Africa, Sudan, diritti umani scempiati; genocidi; ingerenza umanitaria
Le tre province che compongono il Darfur in Sudan
(con nomi in rosso su sfondo verde)

↑2025.11.10 <avvenire, internaz> Il disegno neocoloniale degli EAU (Emirati Arabi Uniti) sottende i recenti massacri a sfondo etnico in Darfur: gli EAU stanno sperimentando in Sudan la stessa strategia seguita in Libia con Haftar: puntare su una fazione per prendere il potere, fazione qui configurata dai paramilitari Rsf, suprematisti arabi le cui radici risalgono alle milizie Janjaweed, i diavoli che circa 20 anni fa, al seguito dell'allora presidente Al Bashir, sterminarono 300mila persone per ripulire il Darfur dagli “africani” agricoltori di pelle scura, commettendo un genocidio. Con il pretesto di combattere i Fratelli musulmani, loro nemici giurati, gli EAU mirano a controllare il Sudan e lo strategico Port Sudan sul mar Rosso; intanto in cambio di armi e mercenari gli EAU ottengono l’oro delle miniere del Darfur. [CzzC: quanto stride il ricordo del documento sulla fratellanza umana firmato nel 2019 con Papa Francesco ad Abu Dhabi].
↑2025.11.01 <rai♫ yt♫> Sudan, è carneficina nella città di Al-Fashir/Darfur caduta nelle mani delle Rsf-Janjawid: immagini satellitari rivelano i massacri. Medici senza frontiere: atrocità di massa, teologia dello stupro, bambini giustiziati, ONU impotente: è il fallimento del mondo libero.
↑2025.10.30 <geopol eunews avvenire vatic> La caduta di El Fasher/Sudan nelle mani delle Rsf, dopo 500 giorni di assedio è segnata dall’orrore: crimini di guerra, "giustiziati 2000 civili", un inferno nel Darfur, pulizia etnica♫; nel conflitto già 12 milioni di profughi; <ispi> spartizione territoriale in vista? I paramilitari delle Rsf, comandate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto “Hametti”, sono sostenuti dagli Emirati Arabi Uniti e dai loro allineati Ciad, Etiopia, Sud Sudan, Libia orientale; l’Egitto con gli allineati Eritrea e Gibuti sostiene invece il generale al-Burhan, leader delle Forze Armate Sudanesi (SAF) al potere dopo il rovesciamento di al-Bashir. Il conflitto in Darfur potrebbe far riaccendere quello tra Etiopia ed Eritrea. Ankara e Riad potrebbero mediare?
↑2025.05.28 <msf terres> Le violenze sessuali in Darfur/Sudan e Ciad orientale sono diventate una tragica quotidianità per donne, ragazze e bambini, vittime invisibili di un’emergenza ignorata. <amnesty> Vite distrutte dalle violenze sessuali da parte delle Rsf (Forze di Supporto Rapido).
↑2024.07.05 <cmc> guerra non inquadrata dai nostri mass media in Sudan, Paese attenzionato dalle potenze interessate alle ricchezze di quel sottosuolo, Cina in prima fila, anche per il Darfur, mentre ogni giorno si aggiorna il numero dei morti, dei bambini rapiti, delle donne violentate. Epidemia e carestia sono in agguato. Una tragedia che dovrebbe riguardare tutti. E invece…
↑2023.11.10 <avvenire> sangue in Sudan: 800 le vittime solo in Darfur. Guerra civile, corpi per strada anche nel centro di Omdourman. Il tentativo di cessate il fuoco è naufragato in Arabia Saudita. [CzzC: il giornalismo potrebbe aiutarci a capire meglio quali siano le forze che alimentano gli stragisti (ideologiche come il jihadismo, tribali, Cina /Russia /Turchia? Comunque money?) e che stanno dietro le quasi neutre diciture del tipo «truppe ribelli», «miliziani delle Forze di supporto rapido RSF(*) dell’ex numero due di Khartum Mohamed Hamdan Dagalo», diciture che potrebbero portare il lettore affrettato a sorvolare con l'alibi che «tanto, lì è tutto un casi**o». “Follow the money” era il metodo investigativo di un famoso giudice: potrebbe essere un metodo analitico utile anche per i giornalisti che volessero aiutarci a fare un identikit degli gnomi che attizzano la terza guerra mondiale a pezzi. (*) le bande paramilitari RSF, già gestite dall'ex governo sudanese, sono composte principalmente dalle milizie Janjawid/Janjaweed che in Darfur hanno commesso crimini contro l'umanità secondo Human Rights Watch]
↑2009.22.18 Da: CzzC Inviato: mercoledì 7 gennaio 2009 22.18 A: Don R.
Oggetto: a proposito di Darfur
quella volta che pranzammo assieme a Roma, ci raccontammo del reciproco interesse per quel martoriato paese.
In forza di questo interesse mi sono soffermato su questa foto e ho trovato interessanti le 3 citazioni circa il titolo ironico "Com’è umana l'Europa"
- Chris Patten, già commissario europeo per le Relazioni esterne.
“L'Europa pusillanime in Darfur”, Le Monde, 27 marzo 2007.
«Dopo l’aprile 2004 i ministri degli Esteri europei hanno adottato in seno
al Consiglio d'Europa 19 conclusioni sul Darfur - la più recente in data 5
marzo - nelle quali il Consiglio dichiara non meno di 53 volte di essere
“preoccupato”, “vivamente preoccupato” o “profondamente preoccupato” per la
situazione nella regione. Come si poteva prevedere, il governo di Kartum non è
stato veramente impressionato dalla preoccupazione degli europei».
- Save Darfur Coalition
«Almeno 400.000 persone sono state uccise; più di 2 milioni di civili
innocenti sono stati costretti ad abbandonare le loro case e ora vivono in
campi per sfollati in Sudan o per profughi nel vicino Ciad; più di 3,5 milioni
di uomini, donne e bambini sopravvivono solo per l'aiuto internazionale».
- Gino Strada a
Pacifica Radio. New York, 8 aprile 2005.
«Non c’è nessun genocidio in Darfur. C’è un grande disastro umanitario».
Noto soprattutto l'ultima citazione, che confermerebbe lo strabismo del dott. Gino, qui indotto forse
- dal fatto che il Bashir dittatore di Khartum lo sublima per il suo ospedale (comunque buona opera)
- e/o perché gran parte del Sudan è in mano alla Cina, con i cui libretti rossi il dott. Gino alimentò i suoi verdi anni quando era Katanga di Mario Capanna.
Ciao. CzzC
↑2008.mm.gg Sudan: Gino Strada si schiera dalla parte del dittatore Bashir: “La storia del genocidio in Darfur è un’invenzione totale"
↑2008.03.15 Gino Strada/2005: «NON C’È NESSUN GENOCIDIO IN DARFUR; c’è un grande disastro umanitario». Si ripeté con indulgenti comprensioni in altri casi di massacri da terrorismo islamista. Trassi da <tempi2009.22> il suddetto virgolettato, che Gino avrebbe detto a Pacifica Radio, New York, 8 aprile 2005. [CzzC: aiutami a verificare se è vera la fonte Steve Bloomfield e Katherine Butler - L'Unità 15 marzo 2008].
↑2006.10.20 aiutami a trovare l'audio di h7:20 Rai3 20/10/2006 dai cui microfoni Gino Strada commentava come segue l'articolo ONU che il Sett.2006 parlava di ~400k morti e 2M di sfollati in Darfur: «Quale genocidio? In Darfur non c’è nessun genocidio; tutta un’invenzione giornalistica». Cotale sbilanciamento di giudizio potrebbe essere derivato dal fatto che doveva gratitudine ad al Bashir che sosteneva la pur meritoria opera di Gino a Khartoum?