Si accanisce anche contro il VILLAGGIO CRISTIANO DI TAYBEH la prepotenza dei coloni sionisti
non solo perfidi sputi, anche provocazione con incendi e minacce «via da qui, o morte» pro pulizia etnico-religiosa.
Taybeh è l’antica Efraim biblica, dove il Vangelo di Giovanni (11,54 - decisione dei capi religiosi di uccidere Gesù) colloca un momento chiave nella vita di Gesù, è l’ultima località interamente cristiana della Cisgiordania. I suoi circa 1.300 abitanti vivono principalmente di agricoltura (ulivi) e di piccole attività artigianali; da giovedì 3 luglio, i coloni vengono a far pascolare le loro mandrie sui terreni delle famiglie, distruggendo i raccolti e bloccando l’accesso ai terreni e danneggiando sistematicamente gli ulivi. [CzzC: analoga tecnica di pulizia etnico-religiosa usano gli allevatori fulani islamisti contro gli agricoltori cristiani ad esempio in Nigeria].
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.08.03; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Cacciare via i palestinesi per mitica missione divina come se fossero ai tempi di Giosuè, sionismo influente; sionisti massacratori; Talmud cristianofobico; ma c’è anche un antisionismo da ebrei
↑2025.08.01 <giornale open > Iddo, il fratello di Netanyahu: «noi sconfitti sulla propaganda». [CzzC: dice alcune cose vere, ma altre ingannevoli: qui ne estraggo e commento alcune con key statuto di Hamas, antisionismo ≠ antisemitismo, occupare tutta la terra di Canaan per missione divina, Taybeh, minacce dai coloni alla nostra inviata Lucia Goracci che raccoglieva notizie sull’assassinio del giornalista Awdah Hathaleen assassinato per mano di un colono (Yinon Levi?)
↑2025.07.28 <fq avvenire sir> I cristiani di Taybeh sono stati di nuovo attaccati dai coloni israeliani senza freni: auto incendiate, blitz di un commando: «Via gli arabi o morte». [CzzC: l’indagine del governo di Netanyahu sugli incendi appiccati dai coloni ad inizio mese li aveva discolpati supponendo che, invece, i coloni avessero aiutato a spegnere gli incendi; ora diranno che le auto se le sono incendiate i cristiani?]
↑2025.07.14 <tg24♫> La città di Taybeh incendiata dai coloni israeliani: il nostro inviato tra le macerie. L'antica Efraim citata nei vangeli ha ricevuto la visita di solidarietà dei Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme, dopo le offensive. Tra loro anche il cardinale Pierbattista Pizzaballa: "In questi luoghi non c'è legge, è giusto che i rappresentanti delle chiese venissero qui per dimostrare una vicinanza queste persone".
↑2025.07.09 <agensir ts google vatican tempi manifesto fides> Terra Santa. Coloni israeliani attaccano il villaggio cristiano di Taybeh. Tre sacerdoti delle Chiese (latina, greco-cattolica melchita e greco-ortodossa) lanciano un forte appello alla comunità internazionale perché impedisca i crescenti e ripetuti attacchi condotti impunemente dai coloni israeliani contro terreni, i luoghi sacri e le proprietà della città. <agensir11Lug> 3° attacco: incendiati i campi vicino alle abitazioni. [CzzC: i coloni sionisti (ebrei ultraortodossi, ma non solo) possono aggredire coperti della impunità interna ed internazionale, facendo tanto male ad inermi abitanti della Palestina del cui territorio, anche della Cisgiordania, vogliono impadronirsi come se fossero ai tempi di Giosuè. Tale aggressività colonialista è una delle principali cause dirette ed indirette dello spargimento di sangue innocente in Palestina dalla nascita dello stato di Israele: è l'ideologia di quella risma di colonialismo che ha ucciso Rabin e che contrasterebbero altri come lui (e ce ne sono) che sinceramente volessero riportare la pace in quella martoriata terra]. <agensir> fermate questi attacchi! <tg24♫> Pizzaballa: «non c’è applicazione della legge».
↑2025.07.07 <foglio> Cosa c’è dietro la prepotenza pura dei coloni israeliani? Dicono che gli indigeni palestinesi non accettano l’esistenza di Israele, e allora non resta che sbatterli fuori, mandarli in Turchia o in Giordania o in Egitto … ; loro, gli ebrei, della diaspora ne sanno qualcosa, ma “quegli altri lì” non possono restare in terre che hanno il nome per loro sacro di Galilea e Samaria, conquistate dopo aver vinto un conflitto contro l’orda arabo-islamica che intendeva liberare il paese della Bibbia dai suoi residenti ebrei. [CzzC: mentre ci sono pacifici ebrei antisionisti, abbiamo soloni nostrani che sostengono il diritto di Israele di occupare tutta la terra di Canaan: anche di bruciare gli ultimi villaggi cristiani in Palestina e di sputarci addosso?]