BAMBINO PROFUGO SPIAGGIATO ANNEGATO: maglietta rossa, pantaloncini corti blu, 3 anni, forse meno, la faccia nella sabbia e nell’acqua

<l’adige 03/09/2015, avvenire>: guarda questa foto: non sapeva dove stava andando e nemmeno il perché. [CzzC: piangiamo per lui e sulla nostra inciviltà del montante cinico individualismo, che dimentica la dignità della persona umana fatta a immagine e somiglianza di Dio e magari grida contro gli umani che si cibano anche di bestie commestibili a meno che non tifino teologia degli animali. E' terribile osservare che c'è in giro chi, per quell'individualismo, vorrebbe ributtare nei paesi della guerra i parenti di quel bambino che migrarono profughi per portarlo in salvo. L’indomani scopro che qualcuno ha focalizzato con accostamento di immagini bimbo-delfini la sperequazione con le attenzioni animaliste]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/12/2019; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2015.09.04 Il giorno dopo scopro che qualcuno ha focalizzato con accostamento di immagini la sperequazione tra la sensibilità verso il bambino in titolo e la solerzia animalista verso lo spiaggiamento dei delfini.

 

↑2015.09.03 <avvenire>: "Fermate la guerra in Siria, per favore. Fermatela adesso e noi non verremo in Europa". Nel giorno in cui la foto del corpicino senza vita di un bimbo siriano ha sconvolto il mondo, è ancora una volta un ragazzino, con disarmante lucidità, a spiegare la soluzione per fermare l'esodo dei profughi in fuga verso l'Europa.

 

↑2015.09.03 <asianews>: La morte del piccolo Aylan e quella di tutto il Medio oriente. Occorre affrontare il problema dei profughi, ma anche e soprattutto le cause della loro tragedia: le guerre in Medio oriente, i finanziamenti allo Stato islamico, le guerre per procura dei potentati regionali e mondiali.

 

↑2015.09.03 <liberoq>: parla Abdullah al-Kurdi, il padre del piccolo Aylan, il bimbo siriano di tre anni  trovato senza vita sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia