modificato 31/12/2016

Evitare inganni sulle radici dell’Islam: Sofri risponde a Ferrara

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

<Il Foglio 2016.12.30> Sofri: Caro Giuliano, il riconoscimento cui mi inviti a proposito del peculiare legame fra islamismo e islam - se non fraintendo - è facile, anche troppo ... L’islamismo non ha sempre e ovunque uno stesso tasso di aggressività, e anche quando si fa più virulento trova generosamente nemici da odiare e sterminare fra popoli e individui di religione islamica ... il tunisino Amri appare essere stato uno scalzacane e non un formidabile emissario dell’Isis e dell’Internazionale islamista, la quale non manca peraltro di formidabili emissari.

[CzzC: Ferrara, Sofri, grazie che tentate di sbrogliare la matassa del dilemma tra islam moderato (che esiste) e fondamentalismo islamista terrorista, ma dove sarebbe il bandolo? Forse negli Art.18 e Art. 19 della nostra dichiarazione universale dei diritti umani (libertà di cambiare credo e libertà di espressione): in che senso?

Siccome agli Usa/Nato premeva l'alleanza (militare anti Russia e finanziaria coi petroldollari) di regimi fondamentalisti (tipo wahhabiti), cosa abbiamo fatto? Non solo abbiamo loro concesso di non firmare la nostra dichiarazione dei diritti umani, ma con Unesco abbiamo sublimato una loro diversa dichiarazione che pare fatta apposta per legittimare l’uccisione di abiuri e blasfemi.

Tra i milioni di persone educate all’imperativo di uccidere un correligionario che abiurasse o un presunto blasfemo, vuoi che non capiti uno su diecimila vocato ad uccidere infedeli inermi in qualche  luogo espressione di questa blasfemia (Charlie Hebdo, Bataclan, feste pagane, ...)?

Inarrestabile il terrorismo finché culleremo regimi che uccidono abiuri e blasfemi