EFFICIENTAMENTO della P.A. italiana: PROPOSTE IN OTTICA UE

Svariate sono le proposte per efficientare la P.A. italiana (qui ad esempio se ne enucleano 8).

Se mi permetti un’utopia, farei una proposta secca in ottica di Stati Uniti d’Europa (altrimenti provare a piccoli passi ...)

- «in 10 anni liberarsi dal sistema normativo Italiano (tutte le leggi) ed adottare interamente il sistema normativo tedesco»: la Germania dell’Ovest impiegò meno tempo per riformare quella dell’Est e per farla marciare ai vertici europei in efficienza, servizi sociali, giustizia;

- oppure consentire ad alcune Regioni del Nord IT di autodeterminarsi per federarsi con alcune Regioni tedesche e francesi costituendo un primo nucleo di Stati Uniti d’Europa, ai quali potranno aggregarsi altre Regioni man mano che adottassero il medesimo sistema normativo.

In tutti i sistemi, ma soprattutto in quelli complessi, sono le regole ed il controllo che determinano il risultato, mentre la confusione normativa e la discrezionalità del controllo li fanno fallire; si pensi ai sistemi naturali degli esseri viventi o ai sistemi artificiali delle stazioni orbitanti; si veda la differenza tra la qualità dei sistemi Metropoli di Londra, Berlino, Parigi, Madrid, e quella di altri sistemi Metropolitani del pianeta.

Ma se non mi concedi l’utopia, tentiamo i piccoli passi.

- Mettere un tetto alla percentuale dei dipendenti pubblici (+ simil tali*) rispetto a tutti i lavoratori dipendenti, allineata a quella dei Paesi più efficienti; equiparare i diritti-doveri tra pubblici e privati dipendenti introducendo criteri che evitino la concessione di privilegi discriminatori come fu per le pensioni baby, vitalizi, esenzioni, provvigioni, statuti speciali per pochi.
Onde evitare che per un posto pubblico (statale, regionale, comunale o di relativi Enti controllati) si debbano gestire concorsi con centinaia di candidati (con dispersione di risorse smisurata rispetto alla probabilità di scegliere il vero migliore tra così tanti), ammettere a posto pubblico solo cittadini che abbiano espletato un congruo numero di ore (ad es. 5000) timbrate a cartellino presso dipendenza non pubblica*: anche qualche eccesso di nepotismo partitico si potrebbero così ridurre.

- Mettere un tetto al debito pubblico in rapporto al PIL (come c’è negli US).

- Mettere un limite alla validità dei diritti acquisiti quando siano in gioco questioni gravi come il conflitto generazionale: ad esempio applicare anche agli attuali pensionati il criterio imposto ai giovani (entità della pensione proporzionale ai contributi effettivamente versati, non figurativi, né di privilegio come per i parlamentari), magari diluendo su 20-40 anni l’adeguamento per i già pensionati.

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* considerare anche i dipendenti delle aziende municipalizzate e partecipate da capitale pubblico, con peso rapportato alla partecipazione pubblica/privata nell’azienda del lavoratore

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 07/06/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: processi operativi; muda; spending review, pubblica dipendenza, debito pubblico, welfare

 

20aa.mm.gg Vedi in questa pagina alcuni casi deludenti in cui ebbi a che fare con il servizio prestato alla collettività dalla nostra P.A., pur riconoscendo che essa annovera anche eccellenti professional, considerabili quasi dei missionari tenuto conto dello scarso riconoscimento medio che loro dà il sistema premiante della P.A. rispetto ai furbetti tutelati dal partito o dal sindacato o dal dirigente amante, ancorché poco o male facenti.