Usare più cautela nel parlare di tempo infinito, di mai o sempre, ...

non fosse altro perché il tempo è una grandezza relativa

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 25/10/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: botta e risposta; big bang

 

↑2022.10.22 Cosa capiresti dal seguente post "cosmologico"? «La materia da sempre... prova a mettere su un'asse delle cartesiane un punto 0 equivalente ad oggi ed un - infinito alle nostre spalle. Quanto tempo ci vorrebbe per arrivare sino ad oggi? Un tempo infinito e quindi non si arriverebbe mai...». Sorvolo sulle sgrammaticature, nonostante che l'autore si definisca un laureato in giurisprudenza e titolare di studio legale, ma gli tento una correzione fraterna come segue

va be' che facebook non è un libro di scienza, ma dovremmo usare un po' di cautela prima di postare grandezze fisiche in assi cartesiani senza spiegare cosa si intende quando si usano i termini "infinito, tempo, mai ...".

Forse non tutti sanno che, ad esempio, ci sino infiniti più infiniti di altri (l'infinito dei numeri reali è più infinito dell'infinito numerabile).

Forse non tutti sanno che quando dici "quanto tempo ci vorrebbe per" ha poco senso porsi tale quesito se non si spiega che la misura del tempo non è assoluta, ma relativa quantomeno rispetto alla velocità dell'osservatore e, dunque, non ha senso formulare sentenze veritiere sulla distanza di tempo rispetto all'infinito passato perché la grandezza fisica tempo e tutte le altre grandezze fisiche non esistevano prima del big bang il quale è accaduto solo pochi miliardi di anni fa e quindi nulla possiamo dire sulle distanze di tempo antecedenti quell'evento.

Con l'entanglement sta emergendo il concetto di co-istantaneità a prescindere dalla distanza (come e più della bilocazione di San Padre Pio?) e quindi ammettendo fenomeni collegati anche in supero della velocità della luce, cosa che stupirebbe Eistein più di quanto egli si stupì di fronte alle formidabili intuizioni di Georges Lemaître.

A proposito lo sai chè c'è un'enorme differenza tra il NULLA e il VUOTO e che proprio questa differenza potrebbe spiegare il Big Bang?

Ce n'è abbastanza per farci più umili e cauti prima di sciorinare sentenze in termini di zero o infinito, di sempre o mai, di tutto o niente?

Scusa la lungaggine; assicuro il massimo rispetto della persona altrui anche quando osassi tentare correzione fraterna alle opinioni, correzione assolutamente reciprocabile.

Linko pagina 10 enigmi sull'universo

Risp da NC: «Credo che tu non abbia proprio compreso quello che ho scritto...»