Lo SPAZIO e il TEMPO sono FINITI, non INFINITI: sicuro?

a mio avviso l’affermazione di finitezza ha validità nell’universo del nostro misurabile: ma è l’unico?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/04/2025; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2025.04.14 commento il Zichichi <fb> postato da NC: Abbiamo visto che lo Spazio è immenso, ma non infinito. E il Tempo? Qualcuno potrebbe pensare che lo Spazio sia la dimensione più importante dell’Universo. È vasto, pieno di galassie, stelle, pianeti. Ma se lo Spazio è il palcoscenico, il vero protagonista è il Tempo.

Il Tempo è una quantità fisica affascinante. A differenza dello Spazio, che possiamo percorrere, toccare, esplorare, il Tempo ci sfugge continuamente. Il passato non esiste più, il futuro non esiste ancora, e il presente è un istante che scompare nell’attimo stesso in cui lo pensiamo.

Einstein ha dimostrato che il Tempo non è assoluto. Scorre diversamente a seconda delle condizioni: vicino a una massa enorme, il Tempo rallenta. Se viaggiamo a velocità prossime a quella della luce, il Tempo si dilata. È una grandezza che cambia, si modella, si adatta.

Ma allora, se il Tempo è così malleabile, quanto Tempo c’è nell’Universo? Sappiamo che l’Universo ha avuto origine dal Big Bang, circa 15 miliardi di anni fa. Un numero che, rispetto alla nostra vita, sembra immenso. Eppure, se lo confrontiamo con la complessità del Cosmo, appare incredibilmente piccolo. Pensateci: in appena 15 miliardi di anni siamo passati dal nulla assoluto all’esistenza di centinaia di miliardi di galassie, ognuna con centinaia di miliardi di stelle. Ogni atomo di Carbonio nel nostro corpo è stato forgiato nel cuore di una stella esplosa miliardi di anni fa.

È come trovarsi davanti a un grattacielo altissimo senza riuscire a capire da dove siano arrivati tutti i mattoni per costruirlo. Di Tempo, nel Cosmo, ce n’è poco. Altro che infinito.Né lo Spazio, né il Tempo, sono infiniti. Questa è la grande scoperta della scienza moderna.

[CzzC: La dimensione dell'universo che possiamo misurare oggi è stimata in circa 93 miliardi di anni luce, 6 volte di più dei 15 miliardi di anni luce dal Big bang, come se lo spazio si fosse dilatato ad una velocità superiore a quella della luce, il che teoricamente sarebbe impossibile, perché nessun oggetto con massa può andare a velocità superiore a quella della luce, ma siccome velocità = spazio fratto tempo, per ridurre la frazione a meno della velocità della luce basta che cambi la misura del tempo.

Oltre uno spazio di 93 miliardi di anni luce non possiamo dire nulla di fisico, quindi l'affermazione che «lo spazio è finito» ha validità relativa, non assoluta, cioè è valida nel cosmo del nostro misurabile, non oltre.

La matematica invece può andare oltre la nostra finitezza e c'è chi (come il cosmologo Max Tegmark) teorizza che, se esiste una struttura matematica coerente, debba esserci anche un suo esistente fisico e che, dunque, «da qualche parte debba esistere qualsiasi universo matematicamente possibile».

Peraltro a me basta anche un'affermazione a valenza relativa e non assoluta, come quella di Zichichi sulla finitezza dello spazio-tempo: dell'universo (o multiverso) di cui noi non possiamo avere riscontro fisico poco mi importa, salvo che non sia Dio il cui volto ci è stato rivelato da Cristo.]