I fondatori del moderno sionismo erano più atei che ebrei ortodossi? A che pro sottolinearlo?
a che pro, dato che gli ebrei più ortodossi, tipo gli Haredim, perorano lo stesso obiettivo sionista di una stato di Israele su tutta la terra di Canaan? Qui una possibile risposta ad "a che pro"?
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.12.12; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Ben Gurion; Ben-Gvir, Bezalel Smotrich, Netanyahu, colonie missione divina, terza era messianica, Gaza, Palestina Gerusalemme/USA, Hamas
↑2025.12.12 Agnoli spiega che gran parte dell'ebraismo religioso di fine Ottocento nutriva avversione nei confronti del sionismo. I primi sionisti erano nazional-socialisti; Moses Hess, amico di Marx coniò l'espressione "religione oppio dei popoli". Agnoli cita l'antisionismo ebraico, tra cui l’ebreo religioso antisionista Jacob Israël de Haan che viene ucciso nel 1924 da terroristi sionisti che poi accusano dell’omicidio gli arabi: la formazione di uno Stato ebraico in senso tradizionale, prima dell’era messianica, sarebbe considerata dai "buoni ebrei" una trasgressione della Halachà: <foto1, foto2>.
COMMENTO
che i primi amplificatori pubblici del sionismo moderno avessero radici più socio-atee che "Haredimiche" è probabilmente vero, ed aggiungerei i non citati rapporti di non poco ebraismo con la massoneria. Ma gli attuali ebrei ultraortodossi (Haredim and company) sono quelli che ideologicamente e "prolificamente" più realizzano il sogno sionista varato oltre un secolo fa, alimentando le bande criminali israeliane che, protette dall'esercito, cacciano i palestinesi da quella parte di Palestina (Cisgiordania, West Bank) che non hanno ancora colonizzato; vogliono completare quella missione divina che un rabbino in radio Rai il 10 Dicembre 2023 udii definire "terza era messianica". Ci chiediamo a che scopo sia profusa tanta insistenza nel ricordare le radici ateo-socio-marxiste dei primi "pubblicani" del sionismo, quando gli ultra-religiosi dell'attuale destra israeliana perseguono esattamente lo stesso obiettivo.
A me piace tanto il "defensor fidei" Padre Cavalcoli, ma dissento da lui quando sostiene che "rimane fermo che la terra di Canaan appartiene ad Israele", sia che lo affermi per ragioni storico-divine, sia che non voglia giustificare tale obiettivo per ragioni ateo-socio-marxiste.
Dai frutti si riconosce l'albero, quand'anche fosse innestato.
P.S.1
Agnoli sostiene la sua tesi con le seguenti due foto
https://www.facebook.com/photo?fbid=10240477456497844
https://www.facebook.com/photo?fbid=10240477461817977
che attesterebbero l'antisionismo di "buoni ebrei"; stante l'attuale accanimento della destra religiosa israeliana contro inermi palestinesi di Cisgiordania, i suddetti "buoni" ebrei mi parrebbero eccezioni che confermano una corrente brutta regola, e potrebbero perfino essere diffuse ad arte per confondere i giudizi (quanto acuminata e cinica è certa intelligence da quelle parti!). Con tutto ciò credo fermamente nell'esistenza di buoni fratelli ebrei come credo che l'islam moderato esista, e con loro dobbiamo collaborare per promuovere e difendere i valori fondanti della nostra umanità.
P.S.2
→ A che pro? Credo che gli amici che insistono nel ricordare che i fondatori del moderno sionismo erano atei, siano in assoluta buona fede e anche abbastanza sgamati da non farsi menare per il naso da perfidi manipolatori delle informazioni, ipotizzati in P.S.1; credo invece che abbiano tanto a cuore, almeno come me, il dialogo ebraico-cristiano e il dovere di contrastare il montante antisemitismo anche con i contenuti veicolati dal suddetto post facebook.