Benedetto XVI in LIBANO, 14-16 settembre 2012

Dal sito del Vaticano, Brani estratti dai discorsi: (ad es. dalla pagina di Benedetto XVI su vatican.it). Viaggi di Benedetto XVI

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Pagine correlate: guerra e pace, dialogo interreligioso, cristiani perseguitati

 

↑2012.10.03 Come Gesù salì sulla croce per vincere la morte, così la Chiesa è perseguitata per risorgere: ecco perché a Beirut il Papa sorprendere tutti esaltando la figura di Costantino, con un richiamo che supera i confini del Medio Oriente

 

↑2012.09.25 La visita di Benedetto XVI in Libano, un "segno" mariano: continua attualissimo l’impatto delle sue parole: al vertice interreligioso tenuto ieri a Bkerké, Hicham Nachabé, presidente dell'associaz. islamica Makassed commenta la vocazione del suo paese - il Libano delle comunità: "la presenza del Papa ci spinge a impegnarci di più nella conoscenza del cristianesimo".

 

↑2012.09.15 l'indicazione del modello libanese quale esempio di convivenza per il Medio Oriente e il mondo. Rischio che proprio dove è sbocciata la "primavera araba" proprio i cristiani, in quanto minoranza, possano soccombere.

 

↑2012.09.14 Inquietudine dinanzi alla crescita dei fondamentalismi in diverse regioni del mondo e alle aggressioni di cui sono vittime numerosi cristiani.

 

↑2012.09.14 Il Papa firma l'Esortazione apostolica sul Medio oriente, atto di fede nella vittoria della Croce: il testo.

 

↑2012.09.14 L'intero Medio Oriente ''guarda con grande speranza'' alla visita del Papa in Libano: lo scrive il Presid. Giorgio Napolitano in un messaggio al Papa.

 

↑2012.09.11 Il Papa potrà ascoltare dalla viva voce dei vescovi i rapporti reali sulla situazione dei cristiani in Siria, molto più drammatica di quanto non appaia sui media. Un vescovo afferma che la provincia di Homs è stata vuotata dai cristiani dai mujaheddin dell’esercito libero, come era accaduto nella montagna libanese durante la guerra civile: metà di loro sono rifugiati nella valle di Nassara “la valle dei cristiani”, e l’altra in Libano. Ma quello che appare più preoccupante è che chiese e monasteri sono stati sistematicamente distrutti, per impedire un eventuale ritorno.