Massoni «non siamo una lobby di potere»

associazione di spirito laico, non ateo, che, non a caso, riunisce, soprattutto a cavallo tra Ottocento e Novecento, molti protestanti con qualche presenza ebraica: vedi lo storico Fulvio Conti.

i Massoni festeggiano Mazzini: laici ma con punti in comune coi cattolici (?). Massoni, l' ora della svolta 'Siamo liberi pensatori'. Continua in data 2004.11.21

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Pagine correlate: Grande Oriente d' Italia, Chiesa e massoneria, massoneria fingentesi benevola coi cattolici:

 

2004.11.21 traggo da Repubblica.it: i Massoni festeggiano Mazzini: laici ma con punti in comune coi cattolici (?)

Massoni, l' ora della svolta 'Siamo liberi pensatori'

Torneranno a Genova nel 2005, per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, e i duecento anni della loro associazione, i massoni del Grande Oriente d' Italia. ....

E Genova è stata scelta per il suo essere una città che proprio da Mazzini e dagli altri protagonisti del Risorgimento, come il Gran Maestro Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Simone Schiaffino, ha mantenuto una forte tradizione massonica, identica in tutta la Liguria, dove vivono 38 logge con circa 900 iscritti, un terzo dei quali, si ritrova nelle 14 logge genovesi. ...

Oggi il Gran Maestro Gustavo Raffi, repubblicano storico, parla di temi come la difesa della scuola pubblica: «va privilegiata, altrimenti si afferma un principio di diseguaglianza, di separazione tra culture», la globalizzazione: «è un fenomeno che non può essere circoscritto a un flusso di denaro e scambio di merci», la guerra: «nessuna guerra può essere giusta, perché il fallimento della diplomazia», in un modo pacato, condivisibile da molti. Lui ribadisce: «non siamo una lobby di potere, la nostra è una scuola di pensiero che privilegia libertà e pluralismo, al nostro interno si ritrovano fratelli moderati, conservatori, progressisti». E i rapporti con la chiesa? Li riassume con grande efficacia Paul Renner, sacerdote, direttore dell' istituto di Scienze religiose di Bolzano. Renner elenca cinque punti in comune tra Chiesa e Massoneria.

1) Il primo: entrambe vogliono aggregare le persone per ragioni extrafinanziarie, per essere comunità e non società.

2) Il secondo: «l' amore per la storia intesa come passato, presente e come un futuro in cui avere speranza».

3,4,5) E ancora: la lotta contro l'ignoranza di massa, la ricerca della verità [CzzC: per cercare la verità il Gran Maestro Gustavo Raffi interpella Dan Brown] il «ridare valore alla parola». [CzzC: il 2013.05 porrò domande ad un GM sulla massoneria fingentesi benevola coi cattolici]

È lo storico Fulvio Conti a ripercorrere la storia della massoneria, e a sottolineare «lo spirito laico, non ateo» dell' associazione che, non a caso, riunisce, soprattutto a cavallo tra Ottocento e Novecento, molti protestanti con qualche presenza ebraica.

Alessandro Meluzzi, psichiatra, ex politico, ritorna al problema della comunicazione. Si deve distinguere tra metodo e contenuto, spiega. Sul contenuto si è «arrivati al disastro» dopo i fatti della P2, da cui il Gran Maestro prende le distanze. Così: «la P2 sta alla massoneria come le Br al Pci, e i danni maggiori li abbiamo subiti proprio noi». Meluzzi prosegue: « il metodo è la relazione tra uomini che credono alla solidarietà». Un antidoto a un' epoca di integralismo e guerre di religione. [CzzC: sperando che non le favoriscano con la preferenza per il jihadismo piuttosto che per il cattolicesimo]