BABYPENSIONI e PENSIONI D’ORO, immeritate rispetto ai contributi versati

Era il 29 dicembre 1973 quando il governo Rumor fece nascere le baby pensioni che ci costano ancora un’importante frazione di PIL; aggiungi <corriere 2016.02> 30 mila pensionati «d’oro» (assegni fino a 200k€) tenuti al riparo dalle riforme: deputati, assessori e giudici ... ; aggiungi una regione superdorata in latrocinio generazionale

[CzzC: osserva questa punta di scandalo in Sicilia: l’enorme discriminazione configurerebbe materia per denunciare il caso alla corte dei diritti umani (violazione del principio di uguaglianza in lesione dei diritti di chi ha dato e dà alla collettività ben più contributi rispetto alla pensione prospettatagli; eclatante latrocinio generazionale), se non fosse che a godere di quei privilegi sono anche i nostrani più altolocati delle corti di giustizia, che, guarda caso, scattano prontamente a cassare i primi timidi tentativi di tagliare pro solidarietà nazionale meno del 5% del grasso immeritato che cola sulle loro laute pensioni: sarebbero costoro i massimi tutori del principio che la legge è uguale per tutti? Facciamola una legge (perequatore generazionale) che riduca i più sproporzionati privilegi acquisiti, rapportando gradualmente tutte le pensioni al criterio contributivo imposto ai nostri giovani]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: è necessario un perequatore generazionale sulle pensioni immeritate rispetto ai contributi versati

 

2023.03.31 <investireoggi> I dipendenti pubblici appesantiscono i conti dell’Inps: la ns spesa pensionistica è fra le più alte d’Europa e il sistema già di per sé non regge più. Quota 100 è stato un errore che peserà per anni; le gestioni previdenziali con saldo ancora attivo sono quelle dei lavoratori dipendenti (11,5G€), dei lavoratori della gestione separata (7,7G€), dei commercianti (654M€), dei lavoratori dello spettacolo (288M€); tutte le altre gestioni sono in rosso e in particolare quella dei dipendenti pubblici e militari, il cui saldo negativo ammonta a 37,49G€, parzialmente mitigato da 10,8G€ di trasferimenti dallo Stato; seguono in misura molto minore le gestioni dei dipendenti delle FS, dei coltivatori diretti, degli artigiani e dei dirigenti ex INPDAI.

 

↑2018.10.24 <s24h> Il macigno delle baby pensioni: costano 7,5G€/anno, furono introdotte nel 1973 dal Governo Rumor, abolite da Giuliano Amato nel 1992, ne godono 400k persone che stanno passando in pensione il doppio o addirittura il triplo del tempo che hanno trascorso al lavoro. «Le baby pensioni - commenta Alessandro Rosina, ordinario di Demografia all’università Cattolica di Milano - sono forse l’esempio più eclatante di un Paese che perse la propria visione di un futuro solido e condiviso da costruire, scaricando sulle generazioni successive il costo di uno speciale privilegio dei pubblici dipendenti».

 

2016.02.23 <corriere sole24h> 30 mila pensionati «d’oro» (assegni fino a 200k€) deputati, assessori e giudici, tenuti al riparo dalle riforme che negli ultimi 25 anni hanno invece tagliato la previdenza dei comuni mortali. Enrico Marro commenta sul Corroere il Bilancio del sistema previdenziale italiano: si evidenzia l’esistenza di un altro sistema previdenziale, che rappresentano un mondo privilegiato [CzzC: osserva questa punta di scandalo in Sicilia: l’enorme discriminazione configurerebbe materia per denunciare il caso alla corte dei diritti umani (violazione del principio di uguaglianza in lesione dei diritti di chi ha dato e dà alla collettività ben più contributi rispetto alla pensione prospettatagli; eclatante latrocinio generazionale), se non fosse che a godere di quei privilegi sono anche i nostrani più altolocati delle corti di giustizia, che, guarda caso, scattano prontamente a cassare i primi timidi tentativi di tagliare pro solidarietà nazionale meno del 5% del grasso immeritato che cola sulle loro laute pensioni: sarebbero costoro i massimi tutori del principio che la legge è uguale per tutti? Facciamola una legge (perequatore generazionale) che riduca i più sproporzionati privilegi acquisiti, rapportando gradualmente tutte le pensioni al criterio contributivo imposto ai nostri giovani]

 

2015.05 da questa <tesi.luiss> leggiamo che le grosse uscite dalle casse dello Stato Italiano negli anni 80 possono ricondursi a scelte politiche mal calibrate: una gestione politicizzata e fallimentare del sistema previdenziale , in special modo per gli impiegati pubblici (babypensioni) ... la crescente burocratizzazione, il mantenimento di società ed enti ai soli fini clientelari, l’eccesso di occupazione diretta nel settore pubblico e ultimo ma non per importanza la grande corruzione.

 

2013.12.27 <sole24h> compie 40 anni il decreto che fece nascere le babypensioni (e che ci costa ancora oggi lo 0,4% di Pil)