TIMOR EST, enclave cristiana nell'arcipelago islamico salvata per pelo dal genocidio

Un genocidio prima dimenticato, poi tamponato dall’ONU che ha salvato quel che restava, un sacrificio che rischia di essere sprecato dalle corruttele e dalle ingiustizie dei soliti potenti ingordi.

Tra i tanti stati del mondo, ti chiedi perché dedico una pagina a questo minuscolo sperduto dell’Oceania? Perché quando l’impero musulmano di Jakarta stava per sterminare la minuscola isola cristiana nel silenzio dei nostri media, telefonai al numero reclami RAI e dall’indomani (non credo per merito mio) vedemmo copertura del genocidio tra le prime notizie TG1 TV.

Creo questa pagina il 09/08/2013 perché leggendo il bell’articolo di VT mi parrebbe che la liberazione dallo sterminatore non sia stata usata al meglio.

Storia di Timor est; il genocidio di Timor Est. Libri:

- “Timor est. Un genocidio dimenticato”.

- “Timor Est. La drammatica storia dell'indipendenza fino all'intervento ONU”.

- “La strage infinita. Indonesia: dal grande program anticomunista al genocidio di Timor Est”.

Anche a casa nostra ovviamente c’è una sinistra eterodiretta contro i cristiani che nega il genocidio e si scagliò contro l’intervento ONU.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Indonesia; Storia

 

 

 

2022.10.05 <aleteia> Santa Sede punisce il 74enne vescovo Carlos Filipe Ximenes Belo, eroe nazionale di Timor Est e Premio Nobel della Pace 1996. Grandi meriti si sono scontrati con quanto riportato dal quotidiano olandese De Groene Amsterdammer, che ha diffuso le accuse presentate da due uomini contro monsignor Ximenes Belo per aver abusato di loro negli anni Novanta, quando erano adolescenti. I provvedimenti sono stati “formalmente accettati” dal vescovo.  [CzzC: prendere cbdi, occorre evidenziare anche la versione dell'accusato]

 

↑2015.08.15 <news.va>: Card. Parolin a Timor Est: evangelizzare con fede e azione come 500 anni fa ad opera dei primi missionari domenicani. Particolarmente difficile fu il lungo cammino per la conquista dell'indipendenza ottenuta nel 1999: nel 1975.12 l’Indonesia ci ha praticamente invaso: dal 1975 fino al 1999 sono morte 200 mila persone a causa di questa guerra; c’erano bombardamenti aerei, ma anche dal mare e da parte dell’esercito di terra, con tanti morti tra i civili. Nacquero allora gruppi timoresi paramilitari per lottare contro questa invasione barbarica. La Chiesa cattolica, oggi, ha ancora una grande influenza ma deve fare ancora più evangelizzazione, aiutare il popolo a far sì che questa fede non sia soltanto da professare, ma faccia veramente parte della vita di ognuno: al che è di primaria importanza l’educazione. Ultimamente, abbiamo avuto problemi: tanti sono morti non solo per colpa degli indonesiani, ma anche per colpa dei timoresi stessi. Economicamente, Timor ha risorse: parliamo di petrolio e altre risorse. Però, la distribuzione di queste ricchezze non va al popolo, che ne ha maggiormente bisogno. Ci sono anche soldi male usati.

 

2013.08.09 VT#32/2013p31: Una Miss per Timor est? "Ma che Miss Timor! Abbiamo bisogno di Miss democrazia, piuttosto! di Miss educazione, che non è adeguata; di Miss amministrazione, che non è degna”. E' la testimonianza di un vecchio eroe della resistenza contro l'occupazione indonesiana. Intervista a don Francesco Chico Moser, fidei donum a Timor Est.

 

↑2009.04.26 Quella di Timor est resta una storia emblematica di diritti negati e guerre dimenticate in onta alla forza del diritto, perché soverchiata dal diritto della forza della potente e ricca (di petrolio) Indonesia “il più grande paese musulmano del mondo” (La Stampa 09/09//2010).

 

↑1999.05.gg Genocidio di Timor Est da parte dell’Indonesia: il massacro continua.

 

↑1998.12.29 Lisbona potrebbe processare Suharto per il genocidio di Timor Est (archivio storico corriere.it) dopo Pinochet, Suharto (nella foto).

 

↑1996.mm.gg <wikipedia>: premio nobel per la pace a Carlos Filipe e Ximenes Belo e a José Ramos Horta «per il loro lavoro verso una soluzione giusta e pacifica del conflitto nel Timor Est»

 

↑1991.11.12 Il massacro di Dili (detto anche strage di Santa Cruz; immagini): il mondo scopre come il regime islamista di Jakarta tenti il genocidio dei cristiani dell’isola: al termine di una cerimonia religiosa celebrata in memoria di un esponente della Resistenza, il corteo che ne seguì è barbaramente fucilato delle forze indonesiane presenti sul posto, benché queste non siano state provocate. La sparatoria si svoge all'interno del cimitero e molte delle vittime muoiono dissanguate poiché è impedito ai soccorritori di accedere al luogo del massacro. L'accaduto fu rocambolescamente filmato da un operatore di Yorkshire TV che riuscì in seguito a portare con sé la registrazione ed a diffonderla in tutto il mondo, il che provocò finalmente la reazione internazionale. Olanda, Canada e Danimarca sospesero le forniture militari all'Indonesia.