Da CHI fu abbattuto il DC-9 dell'Itavia a USTICA il 27/06/1980?

nel 2018 annotavo che mi piacerebbe poter trovare le pagine del settimanale "Il Sabato", che, se non ricordo male, fu tra i primi a scrivere che la caduta dell'aereo in titolo poteva essere stata causata da missili alleati e nominava i caccia francesi, la qual cosa il 2013.09 Giuliano Amato additò in modo esplicito.

Strane storie si incrocerebbero con Ustica: ad es. il maresciallo dell'aeronautica Alberto Dettori fu trovato impiccato nel 1987; i colonnelli Mario Naldini e Ivo Nutarelli morti nel 1988 nell'incidente con le frecce tricolori a Ramstein/Germania.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: stragi; schiaffi all'Italia

 

2023.09.02 <tg24 yt♫ agi riform google> Giuliano Amato sulla strage di Ustica: “era scattato un piano per colpire l'aereo sul quale volava" il leader libico, che però "sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi”. La versione dei fatti “più credibile”, continua Amato, è quindi quella della “responsabilità dell’aeronautica francese”, complici “gli americani” e “chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli quel 27 giugno”. <open> Le stesse accuse da Cossiga nel 2008: «E lui sapeva». <adnk> Macron: “Francia ha già fornito ogni elemento in suo possesso” [CzzC: schiaffetti?]

 

↑2021.06.26 <rainews> La ricerca della verità sulla morte del maresciallo dell'aeronautica Alberto Dettori trovato impiccato nel 1987: I familiari contestano: "Non si è impiccato lo hanno ammazzato". Era in servizio al radar di Poggio Ballone il 27 giugno 1980, la notte in cui il Dc-9 Itavia è stato abbattuto da un missile. Ha visto ciò che non avrebbe dovuto vedere. E che non doveva raccontare.. <lastampa> Il tribunale di Grosseto in aprile aveva archiviato l'inchiesta sulla sua morte, ma i familiari e l'associazione Rita Atria proseguono la loro battaglia di verità e giustizia

 

↑2020.06.27 <s24h> Quarant’anni fa la strage di Ustica, danno collaterale di «una guerra non dichiarata» per dirla con le parole del giudice Rosario Priore che ha indagato per anni; lo scenario internazionale in cui si colloca il caso del DC9 Itavia. <repubblica> strage di Ustica rimasta senza responsabili; un labirinto di verità: dalle rivelazioni sulle missioni segrete di Parigi ai misteri della base di Aviano, dalle testimonianze sui raid di Gheddafi alle manovre dei nostri generali.

 

2018.06.26 <scenareconom> il DC-9 dell’Itavia a Ustica fu abbattuto dai caccia francesi mentre cercavano di uccidere Gheddafi? <google> Così dice il libro del giudice Rosario Priore[CzzC mi piacerebbe poter ritrovare le pagine del settimanale "Il Sabato" che se non ricordo male fu tra i primi ad ipotizzare missili francesi]

 

2017.12.24 <MiPost> Intervista esclusiva con il giudice Priore sul caso Ustica. Solo nel 1999 la Nato comunicò la presenza di una portaerei di uno Stato del Patto Atlantico al largo di Napoli al giudice istruttore Rosario Priore ...

 

2012.02.01 <fq> La morte dei colonnelli Mario Naldini e Ivo Nutarelli il 28/08/1988 nell'incidente alle frecce tricolori a Ramstein/Germania (+ decine di altre vittime a terra) incrocia il DC9/Ustica? Quella sera del 1980 i due piloti miltari “squoccarono” 2 volte, cioè lanciarono un allarme, un “codice 73”, che esclude un problema al loro velivolo e segnala un altro tipo di emergenza. Nell'incidente del 1988 strani elementi farebbero ipotizzare sabotaggio

 

2011.02.26 <stragi.80> La Fiat di Cesare Romiti, Ustica e il mistero del Mig libico. Gheddafi ripeté decine di volte che quella notte nei cieli del basso Tirreno il vero obiettivo (degli americani e dei francesi) era proprio lui e non il Dc9 dell’Itavia. E trentuno anni dopo quella tragedia, mentre Gheddafi sta crollando, riemergono inquietanti particolari sui rapporti tra Italia e Libia, sulla vicenda di quel Mig caduto sulla Sila, forse lo stesso giorno in cui fu abbattuto il Dc9, Mig recuperato grazie alla Fiat, su intervento diretto di Romiti che ebbe a dire: nei dieci anni della Libia in Fiat, con circa il 10% non ci fu «mai un’interferenza, mai una richiesta. Si sono sempre comportati come banchieri svizzeri».