ESPROPRIO PROLETARIO in assenza di emergenze giustificative

Se, per evitare che muoia di fame chi mi fosse affidato in responsabilità, non mi restasse che rubare, ruberei agli abbondanti, ma i contagiati da sessantonite sublimatori dell’esproprio ne abusano ben oltre la necessità eventualmente indotta da emergenze giustificative, fino ad appropriarsi perfino di ciò che l’avversario stesse per concedere, anticipandolo anche in violazione della legge vigente, costasse pure un affronto istituzionale: a che pro? L’espropriatore guadagnerebbe in prestigio di vincente, sia sul piano emotivo (che in era di darwinismo sociale e di libertà negativa premia più il diritto della forza che la forza del diritto, con un che figo!) sia sul piano culturale con aureola di progressismo coraggiosamente profetico capace di sublimare la virtù della disubbidienza, sinonimo del vecchio vietato vietare: vedi politici e preti che fumano spinelli in pubblico con fregola di trasgredire la legge; vedi sindaci che sfidano prefetti fino all’affronto istituzionale per trascrivere estero-matrimoni gay nel registro dei nostri matrimoni non ancora facoltizzati, nonostante l’imminente riforma promessa da Renzi.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 26/12/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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↑2014.10.18 <laStampa> Questa mattina il sindaco Ignazio Marino ha fatto la prima trascrizione nel registro di Roma di 16 matrimoni di coppie omosessuali contratti all’estero, sfidando il prefetto di Roma il quale, in osservanza della circolare-stop del ministro degli interni, ha annunciato l’annullamento dell’atto. «Una scelta ideologica, che certifica un affronto istituzionale senza precedenti» basato su una «mistificazione sostenuta a livello mediatico e politico», scrive il settimanale della diocesi di Roma, scelte «illegittime» in un «contesto dal tono hollywoodiano» e «dal chiaro sapore demagogico». Bocciato da 8 romani su 10 scrive Repubblica. [CzzC: ribellarsi a ordini di legittime autorità (in assenza di emergenze giustificative) ed esproprio proletario sarebbero tipici indicatori di sessantonite ]