Energia da CENTRALI IDROELETTRICHE

Prima che arrivassero le grandi centrali termoelettriche (quelle che attualmente producono almeno 2/3 dell’energia elettrica che consumiamo ottenendo calore da combustione di idrocarburi o da reazione nucleare) furono le centrali idroelettriche le pioniere della produzione di energia elettrica, sfruttando l’antico sistema che permetteva all’acqua in caduta o in condotta forzata di azionare mulini, filande, segherie, magli, ... ; un esempio dell’importante fonte energetica? Come oggi si fanno le guerre per il petrolio, così chiediti perché nel 1918 l’Italia sottrasse l’Alto Adige all’Austria e lo colonizzò con pulizia etnica: CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/12/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: fonti rinnovabili di energia

 

2023.12.28 <da fb>L’installazione di rinnovabili in Italia dal 2008 al 2023.09 è passata da 23 a 62 GW rispetto ad un totale di 120 GW. L’idroelettrico è cresciuto poco (da 18 a 19 GW); l'eolico da 3 a 12, il solare da <1 a 29; geotermico e biomasse 10 GW. Produzione delle FER in percentuale della produzione totale è passata da 18% (2/3 costituita da idroelettrico) a 37%: l'idroelettrico produce 25 Twh, l'eolico 18 Twh, il FV 27, il resto 10 (dati ANIE). Negli ultimi due anni è stato forte il calo dell’idroelettrico per la forte siccità che ha ridotto la disponibilità idrica. In 15 anni l’aumento è stato di 39 GW (2,6 GW/anno): l’obiettivo di Repower EU è l’installazione di 10 GW FER per ogni anno fino al 2030: è necessario un salto di qualità.

 

↑2022.01.04 <rinnovabili> Dopo la messa a regime dell’impianto fotovoltaico galleggiante più grande al mondo, la Cina ha connesso alla rete la centrale idroelettrica a pompaggio più grande del mondo (3,6 GW) la Fengning Pumped Storage Power Station nella provincia di Hebei, superando il record alla statunitense Bath County Pumped Storage Station (3 GW): funzionerà come un impianto di picco, bilanciando la produzione elettrica intermittente degli impianti rinnovabili.

 

↑2010.03.28 centrale idroelettrica sotto il Baldo: respinti i progetti

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Come oggi si fanno le guerre per il petrolio, così chiediti perché nel 1918 l’Italia sottrasse l’Alto Adige all’Austria e lo colonizzò con pulizia etnica:

- non per l’italianità degli abitanti (non c’era nessuno a nord di Egna-Ora che parlasse italiano) né per lo spartiacque (come  insegnavano a scuola i libri fascisti o filo-massoni),

ma perché le centrali idroelettriche dell’Alto Adige erano grasso che cola perché fornivano energia anche alla Lombardia.

Oggi i bacini ideroelettrici sono ampiamente sfruttati, e solo a rischio di disastri ambientali se ne potrebbero fare di nuovi

- vedi laghi artificiali che in Brasile si mangiano pezzi di foresta amazzonica, polmone della Terra, grandi come una nostra Regione

- o il regime cinese che ha fatto trasferimento coatto quasi un milione di persone

- o la prospettata centrale sull’Adige tra Trento e Rovereto, bacino che farebbe alzare le falde fino ad allagare campagne e cantine

senza contare che i bacini artificiali possono creare un altro Vajont/Longarone per frane o terremoti o per attacco terroristico come paventato a Mosul. Comunque l’energia da centrali ideroelettriche è quella che finora gode di tecnologia più matura, sia per rapporto costi/benefici, sia per sicurezza e basso impatto ambientale, sia per rapidità di accensione-spegnimento per cui si presta benissimo ad affrontare i momenti di punta rispetto alle centrali termoelettriche che richiedono più tempo per adeguarsi alle variazioni di carico.

Fra l’altro, lo sapevi che quella idroelettrica è anche una delle forme più diffuse per immagazzinare energia? Durante la notte, quando l’energia costa poco, si pompa acqua dal Garda al lago di Ledro, e nelle ore di punta, quando l’energia costa di più, l’acqua scende in centrale del Ponale per produrre energia preziosa, con un ciclo su/giù che ha una perdita relativa, comunque più efficiente di altre forme di conversione ed immagazzinamento dell’energia: si sarebbe tentato di sfruttare anche il Baldo allo scopo, ma fu detto di no.