Si ripetono anche nel 2012 le tronfie parate anticattoliche in Ulster

ancora scontri per le parate: spari sui poliziotti, una ventina i feriti: quanto ci sarebbe di massonico in cotanta spocchiosa violenza?

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2012.07.14 Trassi da Avvenire 14/07/2012  pag 16

Ulster, ancora scontri per le parate: spari sui poliziotti, una ventina i feriti

 

BELFAST. Per la seconda notte di seguito a Belfast, la polizia nordirlandese è stata attaccata con colpi d’arma da fuoco di piccolo calibro, al termine di dieci ore di scontri con i giovani repubblicani del distretto cattolico di Ardoyne. Sono provvisoriamente venti gli agenti dei nuclei antisommossa feriti che, sotto una tempesta di bombe Molotov, hanno garantito l’incolumità alle logge orangiste che hanno attraversato il quartiere cattolico in marcia provocatoria. [CzzC: questa garanzia alla provocazione viene ripetuta ogni anno, e ogni anno si registrano disordini e vittime: ad esempio vedi articoli di luglio 1996, 1997, 1998, 2000, 2001, 2004, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, ..., ...]

L’enclave lealista e quella cattolica, presenti con due contromanifestazioni ravvicinate dopo la parata, si sono confrontate con un fitto lancio di mattoni. La fragile linea di separazione formata dalla polizia britannica, è apparsa del tutto inadeguata. «Abbiamo rischiato una strage», ha detto il leader moderato unionista del Dup, Nelson McCausland, che insieme al nazionalista Gerry Kelly dello Sinn Fein, ha accusato la Commissione Parate – l’organo decisionale imposto dal processo di pace – di essere «pericolosamente incompetente». Di altro avviso invece il Garc, cioè il collettivo dei residenti cattolici di Ardoyne, che con un comunicato denuncia l’urgenza di bandire le kermesse orangiste nell’area e dirottarle all’interno dei distretti protestanti di Woodvale, Shankill e Ballysillan.

[CzzC: le parate orangiste si fanno il 12 luglio ricordando che nel 1690 il principe William of Orange vinse la Battaglia di Boyne contro gli indipendentisti cattolici; e gli orangisti fanno la parata all'interno dei quartieri cattolici per il gusto della sfida umiliante; se fossero i cattolici a marciare in casa protestante per celebrare chissà quale vittoria contro di loro, tale marcia sarebbe stata messa fuori legge da secoli; ma per il viceversa non vale la forza del diritto alla pace, bensì il diritto della forza dei potenti labari  stolati, che ai cattolici non solo negano il diritto di far cessare quella marcia anacronistica e maestra di odio, ma anche il diritto di ottenere che gli orangisti marcino lontano dai quartieri cattolici.

Un esempio di differenza di civiltà:  Gerry Adams, leader del Sinn Fein, repubblicano, all'indomani della parata chiede all’ordine orangista di prendere parte al processo di pace: «Credo che molti tra gli orangisti preferirebbero che le persone parlassero delle tante parate fatte senza che ci fossero incidenti piuttosto che discutere in merito alle scene di violenza che fa da contorno a poche delle manifestazioni» e si è augurato che fatti simili a quelli di ieri non succedano in futuro; il leader del Sinn Fein ha anche criticato la scelta fatta dagli unionisti di far passare la sfilata nei pressi di un’area di Belfast abitata prevalentemente da cattolici: per questo forse i potenti labari  stolati e illuminati gli danno dell'intollerante.

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Andrea Varacalli

 

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