ELENA BASILE dimessasi da diplomatica/2023 ha fatto irruzione nei talk show televisivi

con singolare diplomazia eclettica può passare dall'esaltare Israele come «società moderna, con una classe dirigente abile nel campo della diplomazia» a «da Israele politica mafiosa»; può passare dall'accostare i Palestinesi all'«OBLIO della storia a cui sono destinati i PARIA» a sentenziare che «l'Occidente è complice del genocidio a Gaza».

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.10.20; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2025.10.20 fidarsi di Elena Basile come suggerisce NC? Ci sta che la Basile esalti «Israele come società moderna, con una classe dirigente abile nel campo della diplomazia», ma liquidare i Palestinesi della Nakba come quelli che «cercano di sfuggire alla loro subalternità, all’OBLIO della storia a cui sono destinati i PARIA» ci sta solo per una Basile che, dimessasi dalla carriera diplomatica e lanciatasi nei talk show televisivi, sfrutta in maniera eclettica la sua diplomazia, ancorché il 12/10/2023 il sindacato dei diplomatici abbia spiegato che la qualifica di “ambasciatrice” è scorretta: «Basile ... non è mai stata promossa al grado di ambasciatrice». Ha pubblicato articoli su Il Fatto relativi alla guerra in Ucraina, assai poco diplomatici, usando lo pseudonimo di Ipazia: come abbia potuto pubblicare quei romanzi è strano, perché ai diplomatici serve sempre un permesso preventivo, che in genere viene negato. Il 13/10/2023 sul Corriere, Massimo Gramellini la commentava così: «ognuno ha diritto di argomentare le proprie opinioni dove e come meglio crede (in Occidente, almeno), anche a rischio di trasformarsi in una macchietta». Ad esempio? Lo scorso 13 settembre la Basile rigiocava le sue carte eclettiche ribaltando la suddetta esaltazione di Israele così: «Da Israele politica mafiosa e terrorista; l'Occidente è complice del genocidio a Gaza».

Chi volesse sostenere il sionismo colonialista potrebbe addurre testi e testimoni anche più credibili, migliori anche di quel Gianni B. Bozzo che tanti anni fa si esibiva profeta nel sentenziare che «Gli Stati arabi non sono in grado di firmare la pace con Israele»: l'Egitto firmò nel 1979, la Giordania nel 1994; il 15/09/2020 gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein hanno firmato gli accordi di Abramo ed è probabile che il processo di pace possa riprendere nonostante l'immane tragedia del 7/10/2023. Prego anche per questo, nello spirito del documento di Abu Dhabi sulla fratellanza umana, convinto nella bontà della soluzione "due stati" in Palestina che si riconoscano reciprocamente, ancorché soluzione aborrita dai coloni sionisti che pretendono tutta la terra di Canaan.

 

↑2024.03.04 <yt♫1 yt♫ fq> a fronte del rischio incombente di una conflitto nucleare che stanno facendo i governi occidentali? Elena Basile.fb, già ambasciatrice (quella che parlò di genocidio rinfacciando a Liliana Segre l’insensibilità ebraica alle sofferenze altrui - un’accusa inaccettabile), autrice del libro "L'Occidente e il nemico permanente", ne discute assieme al prof. Luciano Canfora (1942, storico, filologo) e Alberto Bradanini (1950 ex diplomatico e già Direttore dell’Unicri). [CzzC: la terza guerra mondiale non solo a pezzi? Stiamo precipitando nel day after? Sta finendo la valenza buona della deterrenza atomica? Continua qui.]