modificato 2014-11-14

 

Antonio Socci contro Bergoglio per Asia Bibi e Mariam

 

Correlati: Antonio Socci, Bergoglio ha dissenzienti

 

 

Pagina senza pretesa di esaustività o di imparzialità: sono mie(CzzC) le frasi blu, i links e le domande(1) all’autore; inserisco corsivo, grassetto, colore per immediatezza di riferimento.

 

Dai questi commenti e domande che indirizzai a Socci il 14/11/2014 estrapolo i riferimenti ad Asia Bibi e Mariam

 

 

09/11/2014 dal blog di Socci

commento e domando all’autore

In effetti Bergoglio non ha mai voluto dire una parola neanche in difesa della povera Asia Bibi, madre poverissima di quattro figli che da cinque anni è chiusa in una lurida prigione dove viene sottoposta a torture indicibili e che è stata condannata a morte per impiccagione solo perché cristiana.

La povera donna scrisse al Papa, ma invano. Neanche la conferma della sua condanna a morte in corte d’appello nei giorni scorsi ha smosso Bergoglio, che è sempre molto timido e reticente quando si tratta dei musulmani.

E’ dovuto intervenire, tre giorni fa, impietosito, Kirill, il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, per chiedere formalmente al Presidente del Pakistan, a nome della Chiesa ortodossa, la grazia per la cattolica Asia Bibi. Ma papa Bergoglio no.

Caro Socci, ti chiederei_#1 se davvero pensi che Papa Francesco sia rimasto indifferente alla lettera di Asia Bibi: forse il tuo carattere impulsivo ti impedisce di comprendere quanto siano complesse e ferali le forze in gioco sulla questione blasfemia in Pakistan, tanto che il pronunciare da parte del Papa il nome di Asia Bibi potrebbe aumentare per reazione il rischio della sua soppressione in carcere, come è già avvenuto colà per altri condannati di blasfemia: lo sai che al condannato a morte Mumtaz Qadri omicida reo confesso del Ministro che difese Asia Bibi, è stata intitolata una moschea? Anche il silenzio di Pio XII sugli ebrei deportati dai nazifascisti, fu accusato di indifferenza, mentre ben sai che fu provvido per evitare il peggio: conosci la virtù della prudenza?

Del resto tacque ostinatamente anche sul caso di Meriam in Sudan. Come sui tanti cristiani che in Pakistan vivono la stessa tragedia di Asia Bibi. E sulle violenze e gli abusi subiti soprattutto dalle ragazze cristiane.

Nelle omelie quotidiane di Santa Marta Bergoglio si dedica piuttosto a randellare coloro che considera “conservatori” (che sono poi maggioranza, come si è visto al Sinodo). E assesta colpi pesanti e continui sui cristiani in generale da lui dipinti ogni giorno come ricettacolo di tutti i difetti.

Eppure sono quegli stessi cristiani che egli, come pastore, dovrebbe difendere e confortare. Gli stessi cristiani che ad ogni latitudine subiscono, sotto ogni potere e ogni ideologia, persecuzioni, martirio e odio.

Caro Socci, ti chiederei_#2 se sei così scarso di conoscenza sulle dinamiche dei rapporti internazionali con i regimi della sharia, da ritenere che il Papa avrebbe potuto abbracciare Meriam ben prima, se ne avesse esplicitamente chiesto la liberazione; credo che tu non sia così ingenuo e che converresti che una richiesta nominativa del Papa, capo della religione contestata dal verdetto di apostasia, avrebbe fatto significare cedimento a lui da parte dei giudici, e dunque, avrebbe ostacolato la trattativa diplomatica che fece graziare Meriam forse proprio perché la grazia poté apparire concessa per intercessione di stati laici come US o UK e non come cedimento al Papa.

 

1) Commenti e domande configurano un tentativo di correzione fraterna con questi intendimenti