modificato 13/06/2016

 

Intervista ad Armando Valladares, il più celebre dissidente cubano

Correlati: diritti umani; socialismo

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

traggo da <tempi 08/06/2016>: Incarcerato 22 anni per non aver abiurato il cristianesimo e amato il comunismo. «Castro mi ha tolto tutto, tranne la coscienza». La stessa che oggi è «minacciata anche nell’America di Obama».

Nel suo libro Contro ogni speranza. 22 anni nel gulag delle Americhe, racconta delle terribili sofferenze che ha dovuto patire in carcere. «ma più della mia opinione conta quella della Commissione dei diritti umani dell’Onu e di Amnesty International. Hanno scritto: “A Cuba il trattamento dei prigionieri politici è crudele, disumano e degradante. È caratterizzato da pestaggi, torture, isolamento per lunghi anni, privazione della luce del sole, di assistenza medica, visite e corrispondenza”».

La maggior parte degli intellettuali, dei giornali europei e del mondo odiano gli Stati Uniti ed esternano questa ostilità appoggiando i crimini di Castro, semplicemente perché Castro si è opposto all’America. Eppure le stesse identiche persone si stracciano le vesti per i crimini delle dittature di destra, però applaudono quelle di sinistra. Barbarie e crimini vanno ripudiati sia quando sono commessi a destra sia quando sono commessi a sinistra, invece c’è un doppio standard sulle dittature. I grandi sterminatori di popoli hanno sempre avuto simpatizzanti: li hanno avuti Hitler, Stalin, Franco, Mussolini, così come Fidel Castro e Che Guevara, che è stato un vero assassino. Abbiamo avuto tanti Gabriel García Márquez

Che cosa c’entra il premio Nobel letteratura 1982?

- García Márquez ha messo la sua penna al servizio della tirannia di Fidel Castro. È stato complice delle torture e dei crimini di un regime che ha sostenuto e difeso in tutto il mondo. Ha detto che Cuba era l’unico paese dove si rispettavano i diritti umani! Questa canaglia è stato delatore del dissidente Ricardo Bofill, che lo accusò portando le prove della delazione fatta alla polizia politica. A Cuba aveva un’amante, Blanquita, che poteva essere sua nipote, e Castro gli regalò una casa perché potesse fare le sue porcherie. Quando un intellettuale utilizza i mezzi che gli sono stati donati per mentire sulla realtà politica e mette la sua penna al servizio di una dittatura, anche se ha grandi doti intellettuali, diventa una minaccia per la società.

In Europa e Stati Uniti oggi libertà di coscienza e religiosa sono in pericolo?

Senza dubbio. La libertà religiosa è in pericolo, però l’obiettivo sono le confessioni cristiane, la distruzione dei loro valori. Qui in America ad esempio i tentativi di fare in modo che non si celebri più il Natale sono costanti. Vogliono eliminare Gesù Cristo dal Natale, ma questa celebrazione esiste solo per Lui!

Dalle vette della libertà, al fango delle elezioni. Chi voterà tra Donald Trump e Hillary Clinton?

Hillary Clinton ha mentito su Bengasi permettendo l’uccisione dell’ambasciatore americano Chris Stevens nel 2012. Se verrà eletta, sarebbe il terzo mandato di Obama, però più radicale. Trump invece viene presentato dalla stampa liberal come se fosse un criminale, un boss della droga, uno stupratore. Ma si tratta degli stessi giornali che hanno creato il mito dei “risultati della Rivoluzione cubana” e di Che Guevara, un assassino trasformato in “santo”.