don Paul RENNER all'UEL/2010 sulla storia della chiesa pubblicizza PIERO STEFANI

Riassunto dello stampato (intervista a Piero Stefani) consegnato da don Paul Renner ai frequentanti le sue lezioni presso l’Università dell’età libera a Rovereto sulla storia della chiesa, 4ª parte

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↑2010.02.gg RIASSUNTO

         Nella Chiesa la libertà non è riconosciuta...C'è lo scisma sommerso ...

         l'attuale posizione della chiesa non reggerà ... se uno vede il papa che, circondato da guardie svizzere, riceve in sontuosi saloni il corpo diplomatico, come fa a non ritenere che lì ci si accorga che è finito il regime di cristianità? ...

         Non posso chiedere a un Vescovo di non avere rapporti con il prefetto o con il sindaco. Solo che il vescovo dovrebbero essere semplicemente consapevole che questo non è Vangelo ... lo stesso vale per un papa che riceve il corpo diplomatico. Se invece si vuole ammantare tutto questo con il Vangelo, allora l'imputazione di tradimento è inevitabile ... non avrebbe alcun senso che il vescovo di Roma ricevesse nella sua cattedrale il corpo diplomatico... [CzzC: se ci fosse qui S. Francesco, che pure frequentò quei palazzi inchinandosi al Papa per ottenere l’approvazione della sua regola, (inchinato al Papa non in quanto ben vestito, ma in quanto successore di Pietro riconosciuto, amato, rispettato ed ubbidito come tale), non vorrei essere nei panni di P. Stefani e del suo presentatore don Paul Renner, quando il Santo rispondesse alla loro domanda “a chi eviteresti l’imputazione di tradimento, al papa o a noi?”. Tu che leggi pensi che io pensi che accuserebbe loro di tradimento? No, penso che non accuserebbe nessuno di tradimento, ma che ci darebbe una lezione di fede, speranza e carità e di attaccamento alla Chiesa di Pietro, dopo la quale assisteremmo a tutt’altre reazioni rispetto alle risatine e agli applausi(*) indotti da don Paul Renner ai suoi uditori durante la lezione in parola, quando ironicamente accusò i servizi segreti del Vaticano perché il suo microfono funzionava male].  

         In molti settori ecclesiastici si ha tuttora paura dell'opinione pubblica ecclesiale. Ai suoi vertici la Chiesa si pensa tuttora in modo clericale...  non esiste un'opinione pubblica che venga ascoltata. All'interno della Chiesa vige un modello di laicato pensato in modo organico ... ascoltato solo se è organizzato e organico. Se l'organizzazione, come nel caso di alcuni movimenti, è molto forte essa può ottenere i propri vescovi ed entrare a far parte, a pieno titolo, del sistema con un proprio ruolo e un proprio spazio. [CzzC: ad un parroco fan ed invitatore di don Paul Renner, un giorno chiesi di lenire il suo livore contro i movimenti ecclesiali, facendogli notare che questi ci sono sempre stati nella Chiesa, basti pensare ai Francescani e ai vari ordini religiosi e laicali: mi rispose che egli eliminerebbe anche quelli, perché nel Consiglio presbiterale decanale sono sempre loro a creare problemi con le loro specificità.] .

         Rispetto alle istituzioni ecclesiali si può confidare che, a poco a poco, ci si accorga che il re è nudo e che l'attuale, apparente rigoglio della cristianità è solo un riflesso condizionato provocato dai pluralismo religioso. Molte radici cristiane sono state scoperte solo grazie alla crescente presenza musulmana. Certo, finché ci saranno musulmani che riempiono le piazze per svolgere una preghiera che è in realtà un atto politico, è ben difficile che la nostalgia di cristianità declini.

 

(*) Tra gli entusiasti applaudenti le lezioni del noto teologo all’UEL, c’era NC, quella che diede (falsa?) testimonianza con una lettera a l’Adige per stracciare gli antiabortisti.