Brandire lo spirito di Fr1 come si brandiva lo «Spirito del CV2°» contro l’ermeneutica di continuità?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.05.24; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

 

↑2025.05.18 <VT#21p27> riportando pareri della Chiesa cattolica austriaca all’elezione di Papa L14, Paolo Valente seleziona il giudizio della presidente della Caritas [CzzC: Nora Tödtling-Musenbichler?]: “Continuerà a percorrere la strada della sinodalità e del dialogo che Francesco ha intrapreso” come anche a “promuovere la diversità nella Chiesa”. “Si batterà con coraggio per i poveri e contro la crisi climatica. Perché come chiesa, non possiamo più tornare indietro a un tempo precedente a Francesco”. [CzzC: mentre pregavo lo Spirito Santo per il Conclave, pregavo proprio per l’unità, col timore che il nuovo Papa potesse essere insidiato con accuse di “indietrismo” dagli ermeneuti di rottura che avevano brandito lo “Spirito del CV2°” contro l’ermeneutica di continuità dei Papi da Paolo VI a B16, se il nuovo Papa si fosse mosso più prudente rispetto a talune ambiguità; ci chiediamo se il “promuovere la diversità” (sottinteso di gender?) e il “non possiamo più tornare indietro a un tempo precedente a Francesco” possa già echeggiare il brandire lo spirito di Fr1 analogo al brandire lo Spirito del CV2]