Approfondimento che segue da qui.
↑2025.01.09 <yt♫, google> Sergio Romano dice che la Nato è fatta per fare la guerra e che sta accerchiando la Russia, focalizzandola come nemico, mediante alleanze politico-militari ai suoi confini. [CzzC: convengo che l’incauto espansionismo Nato ai confini russi non sia senza colpa sullo scatenarsi della guerra Russia-Ucraina, ma mi pare che il giudizio di Sergio Romano si sbilanci in verso putiniano ancor più rispetto al 2018 quando usò il verbo ACCOLSE (qui/2025 assente) nel dire come «la Nato fece entrare i Paesi Baltici e, se ci fosse riuscita, avrebbe fatto altrettanto con Georgia e Ucraina».
Provo a motivare perché mi paia sbilanciato questo giudizio di Sergio Romano.
Tacere il verbo ACCOGLIERE significa alimentare subdolamente la mistificazione che accusa “L’espansione a est della NATO” per giustificare i crimini che l’invasore commetterebbe come reazione all’aggressività occidentale.
I Paesi Baltici sono stati ACCOLTI nella Nato e non vi sono tenuti con coercizione: è stata accolta la loro richiesta motivata dal timore di uno scarpone chiodato che li aveva pestati per mezzo secolo, un timore giustificato anche dal non del tutto scampato pericolo.
Per contro, se in Bielorussia e Georgia, anziché regimi con analoghi scarponi, ci fossero democrazie che non eliminano gli oppositori, la maggioranza della popolazione chiederebbe modello di vita e di protezione occidentale che li liberasse da quei chiodi.
Vogliamo sperare che la superiorità militare ed economica resti per ancora un bel po’ di anni dalla parte delle democrazie occidentali rispetto alle dittature di serie Putin e PCC, “altrimenti” … ne sanno qualcosa Hong Kong e altri Paesi che sono caduti sotto i suddetti scarponi (Nicaragua, Myanmar, Cuba, …); Dio ci scampi dal suddetto “altrimenti”.