In GEORGIA mestano le tensioni USA-Russia 2.0: simili a Ucraina-Donbass?

3,8M ab. Ortodossi 81%, musulmani 10%, armeni 4%. Il 25 febbraio 1921 le truppe sovietiche guidate dal georgiano Stalin posero fine alla Repubblica Democratica di Georgia dove le elezioni erano state vinte dai menscevichi guidati da Noe Zhordania e la Georgia fu annessa all'Unione Sovietica, nonostante una resistenza durata fino all'agosto 1924.

Sganciatasi dall’URSS dissoltasi nel 1991, si svilupparono conflitti separatisti nelle regioni dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud che rimasero sotto il controllo della Russia in maniera analoga a quella dei conflitti in Transnistria e nel Donbass ucraino.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 2025.07.20; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2025.02.06 Roberto Vivarelli su <insideover> Trump ha deciso di azzerare i fondi dell’USAID e di assoggettarla al Dipartimento di Stato: si scopre che il ruolo dell’USAID andava ben oltre quello di una semplice agenzia per gli “aiuti umanitari”; gestiva ingenti fondi pubblici con scarsa trasparenza, finanziando progetti discutibili e, in alcuni casi, controversi. 47k$ per un’opera transgender in Colombia, foraggiato combattenti affiliati ad al-Qaeda in Siria., irrigazione dei campi di oppio in Afghanistan, 41,7M per le elezioni in Georgia a sostegno di candidati anti russi, contribuendo a destabilizzare le elezioni del 2020 e ripetendo pratiche simili nel 2024. Qui.fb altri finanziamenti pro gender, green &C.

 

↑2025.01.09 <yt♫, google> Sergio Romano dice che la Nato è fatta per fare la guerra e che sta accerchiando la Russia, focalizzandola come nemico, mediante alleanze politico-militari ai suoi confini. [CzzC: convengo che l’incauto espansionismo Nato ai confini russi non sia senza colpa sullo scatenarsi della guerra Russia-Ucraina, ma mi pare che il giudizio di Sergio Romano si sbilanci in verso putiniano ancor più rispetto al 2018 quando usò il verbo ACCOLSE (qui/2025 assente) nel dire come «la Nato fece entrare i Paesi Baltici e, se ci fosse riuscita, avrebbe fatto altrettanto con Georgia e Ucraina». [CzzC: qui provo a motivare perché mi paia sbilanciato questo giudizio di Sergio Romano].

 

↑2023.06.23 <settimananews> Dal 1° al 7 giugno si è svolta la 15ª sessione plenaria di lavoro della “Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa Romana Cattolica e la Chiesa Ortodossa”. Assenti i rappresentanti del Patriarcato di Russia, di Antiochia, della Bulgaria e della Serbia, mentre erano presenti le restanti 10 delegazioni degli altri Patriarcati (Costantinopoli, Alessandria, Gerusalemme, Romania, Georgia) e Chiese autocefale (Cipro, Grecia, Polonia, Albania, Cechia e Slovacchia).

 

↑2014.08.10 <wikipedia>: Erdoğan vince le prime elezioni presidenziali dirette in Turchia (in precedenza il Presidente era eletto dal Parlamento). Alle elezioni ha partecipato il 76% degli aventi diritto; ha vinto con il 52% dei consensi davanti agli altri candidati Ekmeleddin İhsanoğlu (38%) e Selahattin Demirtaş (10%). Ebbe onorificenze da Georgia, Kirghizistan, Kazakistan, Azerbaigian (turcofoni) … continua qui

 

↑2014.03.30 <Tempi.it>Stephen Cohen, docente emerito delle università di Princeton e NY: «Abbiamo raggiunto i confini della Russia con le repubbliche baltiche diventate membri della Nato. Poi nel 2008 in Georgia ... poi di nuovo in Ucraina ... se per vent’anni espandi un’alleanza militare con le sue componenti politiche [CzzC: continua qui]

 

↑2008.09.11 Alberto Ronchey sul <corriere>: sarebbe necessaria una particolare cautela nel valutare l’ipotesi di accogliere nella NATO la Georgia oltre all'Ucraina benché divisa tra russofili e occidentalisti … Spingere ancora la NATO verso i confini occidentali della Russia comporta il pericolo di provocare un sussulto esasperato nell'orgoglio nazionale «grande-russo» oltre che urtare il neo-nazionalismo di Putin e la sua oligarchia militare. [CzzC: ci paiono profetiche queste parole rilette 2025.07.14: ma lo stragismo di inermi azionato da Putin addossa al neo-zar una responsabilità criminale incommensurabile rispetto al concorso di colpa configurato dall’abbaiare della Nato alle porte della Russia. Se oggi Ronchey potesse parlare, stante lo stragismo putiniano, probabilmente farebbe una conversione di linguaggio come la fece Kissinger nel 2023 rispetto alla sua previsione del 2014].